Weirather vince il super-G di Lake Louise
Tina Weirather vince il primo super-G della stagione, mettendo in fila una ritrovata Lara Gut e la campionessa del mondo Nicole Schmidofer.
Un super-G molto impegnativo, dove le atlete hanno dovuto tenere ritmi altissimi per non farsi sorprendere dai cambi di direzione che arrivavano sulla faccia a gran velocità, infatti il tracciatore italiano Alberto Senigalliesi, ora al servizio delle francesi, ha disegnato un tracciato molto veloce e impegnativo, su neve durissima dopo i meno venti gradi della notte.
Tina Weirather, la grande favorita di oggi, conferma il pronostico e domina la gara, parte molto bene fin da subito, in ingresso muro rimane strettissima, facendo una linea tutta sua che la porta a dover recuperare quota nelle curve successive; nonostante questo incrementa il suo vantaggio e porta gran velocità nel finale, le avversarie non potranno nulla contro di lei.
Seconda, sulle code della Weirather, si piazza un ritrovata Lara Gut, che nella parte superiore della pista aveva tenuto il passo della rivale, anche lei fa una linea strettissima in ingresso muro, ma non ha la capacità di recupero di Tina e perde molta velocità, velocità che le mancherà nel finale dove probabilmente ha perso la vittoria.
Sul gradino più basso del podio troviamo Nicole Schmidofer, la dominatrice degli ultimi mondiali, che conduce una gara molto regolare, inizialmente va molto veloce senza commettere errori, sul ripido si concede a qualche rischio di troppo, ma è veloce nel finale e questo le basta per strappare l’ ultimo posto a disposizione sul podio.
Ai piedi del podio si piazza una delle regine del gigante, Tessa Worley, che parte con il pettorale numero uno e sfrutta molto bene la tracciatura del suo allenatore, tiene il passo delle migliori nel tratto iniziale e sul muro, nella parte più tecnica insomma; ma nel finale non trova la scorrevolezza che hanno avuto le velociste più pure e paga qualche decimo di troppo che la relega in quarta posizione.
Alle spalle della francese troviamo la grande rivelazione di questo weekend, ovvero la versione velocista di Mikaela Shiffrin, che ancora una volta stupisce per la sicurezza e la precisione delle sue linee, almeno per quanto riguarda la prima parte di gara, infatti l’ americana si fa sorprendere in ingresso muro e da lì in avanti le mancheranno il tocco e la velocità necessaria per competere per posizioni ancora più prestigiose della quinta che si è conquistata quest’oggi.
Con il pettorale numero quattro era partita una delle grandi favorite di oggi, Lindsey Vonn, che si è dimostrata subito molto veloce nella parte alta, salvo poi inclinarsi troppo e scivolare, come purtroppo le sta succedendo sempre più spesso nell’ ultimo periodo.
La migliore delle azzurre è Johanna Schnarf, in sesta posizione finale; l’ altoatesina sci molto bene per più di metà gara, seppur un po’ troppo rigida e brusca. Purtroppo Johanna sbaglia il curvone lungo che immette nel tratto finale e perde così molta velocità.
Grosso spavento per Anna Hofer, che inforca la porta esterna del curvone finale e finisce rovinosamente nelle reti B. Anna ci ha poi rassicurati raggiungendo il traguardo sulle sue gambe dopo che Matteo Guadagnini l’ ha liberata dalle protezione nelle quali era rimasta incastrata.
QUESTA LA CLASSIFICA DOPO I PRIMI TRENTA PASSAGGI:
1 | 7 | WEIRATHER Tina | LIE |
1:18.52 | |
2 | 9 | GUT Lara |
SUI |
1:18.63 | +0.11 |
3 | 5 | SCHMIDHOFER Nicole |
AUT |
1:18.79 | +0.27 |
4 | 1 | WORLEY Tessa |
FRA |
1:19.35 | +0.83 |
5 | 14 | SHIFFRIN Mikaela |
USA |
1:19.36 | +0.84 |
6 | 6 | SCHNARF Johanna |
ITA |
1:19.40 | +0.88 |
7 | 2 | FLURY Jasmine |
SUI |
1:19.44 | +0.92 |
8 | 13 | HUETTER Cornelia |
AUT |
1:19.46 | +0.94 |
9 | 11 | GOGGIA Sofia |
ITA |
1:19.52 | +1.00 |
10 | 17 | SUTER Corinne |
SUI |
1:19.77 | +1.25 |
11 | 3 | VENIER Stephanie |
AUT |
1:19.90 | +1.38 |
12 | 15 | REBENSBURG Viktoria |
GER |
1:19.96 | +1.44 |
13 | 16 | GISIN Michelle |
SUI |
1:20.05 | +1.53 |
14 | 10 | MOWINCKEL Ragnhild |
NOR |
1:20.11 | +1.59 |
15 | 12 | HAEHLEN Joana |
SUI |
1:20.21 | +1.69 |
Mattia Laudati