Vlhova vince la Coppa del Mondo. Slalom di Lenzerheide e coppa di specialità a Liensberger
Col sesto posto nello slalom delle finali di Lenzerheide Petra Vlhova ha vinto matematicamente la sua prima Coppa del Mondo generale, che è anche la prima per la Slovacchia e la seconda per il suo tecnico Livio Magoni dopo quella con la slovena Tina Maze nel 2013. La gara di oggi è stata stravinta da Katharina Liensberger che si aggiudica anche la coppa di specialità.
1”24 il vantaggio dell’austriaca sulla statunitense Mikaela Shiffrin e 1”95 sulla svizzera Michelle Gisin. Nessuna azzurra in zona punti, Irene Curtoni ha disputato la sua ultima gara di Coppa del Mondo saltando la penultima porta. Una coppa di specialità strameritata per Liensberger che, oltre a essere campionessa mondiale delle porte strette, sua prima vittoria nel Grande Sci, quest’anno non ha mai fatto peggio del quarto posto ed è salita sul podio in otto gare su nove precedendo alla fine nella classifica finale Shiffrin e Vlhova rispettivamente di 35 e di 38 punti, inoltre è la prima austriaca a vincere questo trofeo a nove anni dall’ultima volta in cui ci riuscì Marlies Schild.
Petra invece, finita oggi a ben 3”15 da Kathi, è riuscita a mantenere il vantaggio accumulato nei primi due mesi stagionali e a contenere il ritorno di Lara Gut, che dopo le gare della Val di Fassa l’aveva dirittura superata in testa alla classifica generale, per poi riscavalcarla dopo gli slalom di Are. Certo, la ticinese può recriminare sulla cancellazione di discesa e superG ma lo sci è così e il regolamento della FIS, pur assurdo perché non prevede il recupero delle gare delle finali, è questo e finché non verrà cambiato va accettato.
Quarta a soli 4 centesimi da Gisin la norvegese Kristin Lysdahl, al miglior risultato della carriera, quinta la svedese Sara Hector, al miglior risultato in slalom, in cui non arrivava tra le prime dieci da oltre cinque anni, settima e ottava due astri nascenti, la statunitense Paula Moltzan e la slovena Andreja Slokar, al secondo top ten in Coppa dopo il quinto posto dei Mondiali, nona la ceca Martina Dubovska, decima la rediviva francese Nastasia Noens, a due anni dal suo ultimo top ten alle finali di Soldeu.
Per il terzo slalom consecutivo le azzurre non prendono neanche un punto ma stavolta è perché li prendono solo le prime quindici: Federica Brignone si è piazzata diciassettesima e l’esordiente Sophie Mathieu diciannovesima. Detto dell’uscita di Irene Curtoni, celebreremo la sua carriera tra poco in un pezzo a parte, e chissà che la gara di oggi non sia un passaggio di consegne tra la debuttante Mathiou e la veterana che saluta il Circo Rosa. Domani il gigante di chiusura di un’entusiasmante, ma finita un po’ in sordina, Coppa del Mondo femminile.