Vinatzer quarto nello slalom mondiale di Cortina
Finisce con un quarto posto per l’Italia lo slalom maschile, l’ultima gara dei Mondiali di Cortina d’Ampezzo. Alex Vinatzer fa finalmente una bella prestazione ma si piazza ai piedi del podio, l’oro va al norvegese Sebastian Foss Solevaag, argento all’austriaco Adrian Pertl, bronzo all’altro norvegese Henrik Kristoffersen, dal quale Vinatzer è rimasto staccato di 74 centesimi. Fuori, tra gli altri, due dei grandi favoriti, il francese Clement Noel e l’austriaco Marco Schwarz.
E’ stata una gara molto adrenalinica, ben di più di quando scendono i primi trenta invertiti, format nel quale i migliori della prima manche sono troppo penalizzati dalle condizioni della pista, oggi invece tutti hanno potuto dare il meglio su una Druscié preparata alla grande col sale, compresi quelli che sono usciti, come Noel, che peraltro è risalito alla porta saltata chiudendo ventunesimo, e Schwarz, che stavano andando fortissimo, ma che sono i grandi sconfitti di oggi, soprattutto Schwarz, sette volte sul podio su nove slalom stagionali.
Alla fine la Norvegia si porta a casa il secondo oro in questi Mondiali e il primo nelle porte strette maschili da quello di Tom Stiansen a Sestriere 1997, Foss Solevaag aveva vinto l’unica gara di Coppa del Mondo a Flachau lo scorso 17 gennaio ma oggi, se ce ne fosse ancora bisogno, si consacra tra i big dello slalom mondiale. Pertl, terzo l’anno scorso a Chamonix, si porta a casa un argento che per molti, chissà perché, è inaspettato, così come la sua leadership della prima manche, ma è uno che se azzecca la gara giusta, come oggi, pochi possono batterlo, Kristoffersen invece è alla sua prima medaglia in slalom, lui che in Coppa del Mondo ha vinto 19 volte tra le porte strette.
L’Austria vince il medagliere di questa rassegna iridata grazie ai trionfi di Vincent Kriechmayr in superG e discesa, di Katharina Liensberger in parallelo e slalom e di Schwarz in combinata. Quinto lo svizzero Daniel Yule, al miglior risultato stagionale, sesto il croato Istok Rodes, al miglior risultato in carriera, settimi ex-aequo lo sloveno Stefan Hadalin e il francese Alexis Pinturault, nono l’austriaco Michael Matt, decimo il belga Armand Marchant. Undicesimo lo svizzero Ramon Zenhaeusern, fuori anche l’altro austriaco Manuel Feller.
E’ stato un mondiale strano per l’Italia: i più pronosticati o non sono arrivati in zona medaglia, come Dominik Paris, o hanno vinto l’oro nella specialità in cui non erano attesi, come Marta Bassino nel parallelo invece che in gigante, o addirittura non c’erano, come Sofia Goggia, invece alcuni dei meno pronosticati, come De Aliprandini, sono andati bene, e nel caso del trentino hanno preso l’argento. Visto il secondo posto nella prima manche la quarta posizione finale di Vinatzer lascia un po’ di amaro in bocca ma il distacco dalle medaglie è importante e comunque il giovane gardenese ha fatto una bella prestazione, che ci fa sperare per i prossimi anni. Unico altro azzurro al traguardo l’immarcescibile Manfred Moelgg, quattordicesimo. Ora gli uomini disputeranno, sabato e domenica, i due giganti di Coppa del Mondo di Bansko.