Viktoria Rebensburg, una campionessa che ama la musica
Nata in Baviera, a pochi metri da uno skilift, già a 3 anni Viktoria Rebensburg faceva su e giù in continuazione. Da lì non ha più smesso, arrivando a conquistare 3 Coppe di specialità e 2 medaglie olimpiche, sempre in gigante. Suona il clarinetto e la scorsa estate si è laureata in Sport management di Andrea Cappelletti
Una campionessa nata sulla neve. Così potremmo definire la tedesca Viktoria Rebensburg, che ha messo gli sci a 3 anni sulle piste proprio di fronte a casa. E non ha più smesso, collezionando una lunga fila di successi fin dalle categorie giovanili, successi culminati in 2 medaglie olimpiche e in 3 Coppe di specialità.
Oltre ai successi in gigante, sei molto competitiva anche in velocità, con vittorie e podi in superg e discesa. In quest’anno senza medaglie, c’è qualche obiettivo particolare, una soddisfazione che ti vuoi togliere, magari con un pensiero alla Coppa generale?
«La Coppa generale non è un mio obiettivo, ci sono tante cose che devono essere allineate per poterla vincerla. Per me l’importante è continuare così, in tutte queste discipline. Sciare come sono riuscita a fare a Lake Louise, per esempio (prima in superg, quarta e nona in discesa). Non avendo ancora vinto una discesa, questo è uno dei miei obiettivi per la stagione, dato che comunque ci sono andata abbastanza vicina».
Vieni da un villaggio montano. Qual è il tuo rapporto con la montagna e con la natura in questo periodo così difficile per il clima?
«Vengo dalla Baviera, da Tagensee, dove c’è anche un lago. Ci sono piccole stazioni, con pochi impianti. Sono cresciuta a 500 metri da una skilift. Amo molto la natura e la montagna, sia in inverno che in estate, amo godermi le giornate all’aria aperta. Mi danno tanta energia positiva. È incredibile. In inverno le condizioni sono mutevoli: troviamo un freddo estremo e poi, anche a dicembre, temperature molto sopra lo zero. Non è sempre facile per gareggiare. Penso che il tema del global warming sia di grande importanza, per tutti. Ognuno dovrebbe parlarne, e fare qualcosa. Non mi piace quando si dice: non importa quello che faccio io, tanto non cambia niente. Perché anche nelle piccole cose, nelle abitudini quotidiane, se ognuno si impegnasse, ad esempio ad andare di più a piedi o in bici e usare meno l’auto, ciò contribuirebbe a fare la differenza».
Dicono che sei appassionata di musica. Suoni qualche strumento o magari la usi per caricarti quando metti gli sci?
«Suono il clarinetto, ma ultimamente non ho potuto molto tempo. Ho finito di recente i miei studi universitari, che mi hanno occupata parecchio. Mi piacerebbe imparare a suonare il piano in futuro, è uno strumento che mi interessa in particolare. Ascolto volentieri musica, ma va a periodi. Comunque, in camera non manca mai, ascoltiamo spesso musica la mattina, o dopo lo sci, quando facciamo stretching o allenamento in palestra. Abbiamo un piccolo amplificatore che ci portiamo dietro».
A proposito di studi, ti sei di recente laureata. Come hai fatto a conciliare I libri con lo sci e in cosa in particolare ti sei specializzata?
«E’ stata dura, soprattutto la scorsa estate. Non mi restava molto tempo libero, tra allenamenti, studio, mangiare e dormire. Sono davvero felice di aver finito, ma sono anche fiera di esserci riuscita, perché non è stato facile, dato che per me lo sci è un’attività a tempo pieno. Studio e sci richiedono entrambi tante energie, molte ore di lavoro, ed è mentalmente stancante. Ho studiato sport management: abbiamo imparato un po’ di tutto, dalla gestione di eventi al funzionamento di organizzazioni, federazioni, per quanto riguarda gli aspetti gestionali ed economici. Ho scelto questo indirizzo perché per me era importante che ci fosse una relazione con lo sport. Non avrei potuto studiare solo economia, ad esempio. Quello che ho ottenuto è un titolo di studio che rappresenta una buona base, una buona formazione generale, anche se non so ancora in quale ambito specifico vorrò cimentarmi finito di gareggiare».
Quali sono le tue altre passioni, oltre a sci, studio e musica?
«Mi piace giocare a golf. La scorsa estate ho ripreso anche con il tennis e spero di potermi dedicare maggiormente a questo la prossima estate. Sono attività piacevoli per stare con gli amici e la famiglia. Non li vedo molto durante l’inverno, quindi recupero in estate facendo trekking in montagna o sport con loro; insomma, preferisco i passatempi attivi. In futuro vorrei andare a vedere un Grande Slam di tennis, in particolare l’Open di Francia, al Roland Garros di Parigi. Non ne ho mai avuto il tempo prima, ma l’ho messo in calendario per il prossimo maggio. Adoro lo sport, leggo molto a questo proposito e quando posso lo seguo in tv, quindi sarà l’occasione di avvicinarmi ancora di più a una delle mie passioni».
Il palmares (aggiornato al 19 aprile 2020)
19 vittorie, 49 podi in Coppa del Mondo
3 Coppe del Mondo di specialità, 2011, 2012 e 2018 (Gigante)
1 Medaglia d’oro olimpica, Vancouver 2010 (Gigante)
1 Medaglia di bronzo olimpica, Sochi 2014 (Gigante)
2 Medaglie d’argento ai Campionati del mondo di Vail 2015 e di Åre 2019 (Gigante)
Box – Qualcosa su Viktoria
– Viktoria Rebensburg è nata il 4 ottobre 1989 a Tegernsee, in Baviera. I genitori, amanti dello sci, le hanno trasmesso la passione, così come alla sorella maggiore e al fratello maggiore. Cresciuta sciisticamente a Hirschberg in Kreuth, vicino Wallberg am Tagensee, con le piste di allenamento proprio fuori casa, ha cominciato a sciare a 3 anni e da subito si è messa in evidenza nelle categorie giovanili.
– Entrata in squadra a 15 anni, l’anno successivo ha vinto i campionati nazionali in superg e poi ha debuttato in Coppa del Mondo. Nel 2008 e 2009 ha dominato i Mondiali junior, vincendo 3 medaglie prima e due ori poi.
– La prima vittoria al massimo livello l’ha ottenuto nel gigante dei Giochi Olimpici di Vancouver, nel 2010. Prima era salita solo una volta sul podio, un paio di settimane prima, a Cortina.
– I migliori risultati li ha ottenuti in gigante, ma ha sempre avuto affinità anche con le discipline veloci. In particolare, dalla stagione 2016 si è dimostrata molto competitiva anche in Coppa del Mondo, forse grazie ai nuovi sci e a un nuovo ski man, Andrea Vianello, già a servizio di Tina Maze, Julia Mancuso e Giorgio Rocca. Ha già vinto in superg ed è salita sul podio in discesa.
– Ama cucinare, il suo piatto preferito è la pasta, ovviamente italiana. Nel tempo libero si diverte negli sport all’aria aperta, in particolare nel golf, ma anche mountain bike, tennis, passeggiata e trekking in montagna.