“Un tavolo per due”, l’offerta touch-and-go dell’Hotel Lamm di Castelrotto
Ottobre è senza dubbio il mese ideale per regalarsi una toccata e fuga in montagna e godere delle belle giornate d’autunno con il sole ancora caldo e l’aria pulita e frizzantina. Allora perché non concedersi questo lusso e cogliere al volo l’offerta “Un tavolo per due” dell’Hotel Lamm di Castelrotto, 4 stelle superior nel cuore delle Dolomiti?
Fino al 30 ottobre, nei giorni di giovedì, venerdì e sabato, check-in dalle ore 14.00, accesso gratuito a tutta la zona spa – dall’area relax con lettini di cirmolo alla piscina rooftop, dall’idromassaggio all’aperto alle tante saune (bagno turco, Biosauna e sauna finlandese) – cena esclusiva di 4 portate nell’intimità del nuovo spazio gourmet Lampl Stube (3 tavoli per un massimo di 10 posti a sedere, premiato con 2 cappelli nella Gault Millau 2021 e tre forchette su quattro nella guida dei ristoranti Falstaff), pernottamento in una delle eleganti camere di design del secondo piano, ricca colazione e check-out per le ore 11.00. Prezzi a partire da 399,00 euro a camera. Posti limitati.
La Lampl Stube
Inaugurata a dicembre 2019, la Lampl Stube è il tempio di Marc Oberhofer: qui lo chef altoatesino delizia i raffinati palati degli ospiti in un ambiente privato ed esclusivo con la sua ricercata cucina che reinterpreta le ricette della tradizione usando esclusivamente ingredienti locali, di stagione e di alta qualità, con cicli di trasporto brevi nel rispetto della sostenibilità: frutta e verdura bio, erbe alpine, latte e prodotti caseari, uova e carne, provengono tutti dai masi contadini di queste valli (anche il pesce è dell’Alto Adige), e nei piatti proposti in menù fanno davvero la differenza.
Un modo di cucinare sano e consapevole, dove l’attenzione alla salute è tra le cose più importanti: “Sto sempre attento che ogni piatto contenga le giuste quantità di proteine, carboidrati, vitamine e fibre, perché ogni pietanza deve essere equilibrata da un punto di vista nutritivo, oltre che bella e buona. Ed è quindi fondamentale avere materie prime ottime. Nei miei piatti cerco di mettere sempre un tocco di colore, in particolare il verde e il rosso, qualche spezia (ne ho tantissime varietà… solo di pepi ne ho oltre quindici tipi), e amo mescolare consistenze diverse, dal morbido al croccante”.
Fine fusion cuisine, quindi: dal km 0 ai sapori internazionali, sempre con equilibrio e delicatezza di gusto. Qualche esempio? Beef tartare, rapa e storione; rombo, spinacio d’acqua e licheni; Rubia Gallega Dry Aged, guancia di manzo brasata e tartare. Piatti “di ricerca” da abbinare a etichette selezionate con cura dal maître sommelier Robert Beuger. Il servizio in sala è affidato al giovane Gianluca Rovai.
Comunicato Stampa