Un po’ di storia: le 80 edizioni delle gare di Kitzbuehel
Quest’anno si festeggia l’80° anniversario delle gare dell’Hahnenkamm che si disputano a Kitzbuehel. Il trofeo dell’Hahnenkamm prende il nome dalla montagna, alta 1712 metri, che sovrasta la celeberrima località del Tirolo. Questa manifestazione, anche se le prime competizioni su questi pendii si disputarono nell’inverno 1894-1895, nacque ufficialmente nel 1931, un anno dopo il Lauberhorn di Wengen e tre anni più tardi rispetto alla nascita del trofeo itinerante dell’Arlberg-Kandahar, questi trofei, fatti di discesa, slalom e combinata, furono i tre più importanti dello sci alpino fino alla nascita della Coppa del Mondo del 1967 nella quale naturalmente le gare di Kitzbuehel vennero immediatamente inserite, anche se la combinata non contò per la classifica generale fino al 1975.
Nel 1937 si corse per la prima volta sulle piste attuali, la Streif per la discesa e la Ganslern per lo slalom, che divennero sedi permanenti della manifestazione a partire dagli anni quaranta, anche se nel corso degli anni, per problemi col meteo o con la mancanza di neve, hanno subito numerose variazioni di percorso, specialmente la Streif. Una curiosità che forse pochi sanno è che dal 1932 al 1961 vennero disputate anche gare riservate alle donne. Nel 1970 non si riuscì a mandare in scena la discesa e al suo posto venne scelto di far disputare un gigante, con le due manche in due giorni diversi.
Dal 2000, dopo un primo esperimento nel 1995, sulla Streif si disputa anche un superG, che dal 2014 al 2016 è stato valido anche per la combinata che prevedeva, come seconda parte di gara, una manche di slalom in notturna. Kitzbuehel è stata l’ultima a resistere al volere della Federazione internazionale dello sci, che vuole la disputa della combinata nello stesso giorno: l’ultima edizione della gara multipla dello sci alpino in formato classico, prima la discesa e poi il giorno dopo lo slalom o viceversa, andò in scena nel 2013 e la vinse Ivica Kostelic, che eguagliò in quella occasione i quattro trionfi di Kjetil Andre Aamodt nella gara multipla, che dal 2017 non è più prevista.
Il plurivincitore in discesa è lo svizzero Didier Cuche con cinque successi, ma “solo” tre di questi li ha ottenuti sulla Streif completa: nel 1998 vinse una gara in due manche e nel 2012 su pista dimezzata. A quota quattro seguono gli austriaci Karl Schranz e Franz Klammer, mentre tra quelli che sono a quota tre c’è anche Dominik Paris, che come tutti sanno quest’anno non è presente a causa del grave infortunio al ginocchio subito martedì. Il record della pista completa lo fece segnare il 25 gennaio 1997 l’austriaco Fritz Strobl in 1’51″58. Anche in superG il recordman è a quota cinque e si tratta del mitico “Herminator”, Hermann Maier, stesso discorso per quanto riguarda lo slalom, dove il pentavincitore è Ingemar Stenmark, mentre Marcel Hirscher ha portato a casa “solo” due vittorie, nel 2013 e nel 2017.
Per finire, le vittorie italiane: in discesa, oltre alle tre vittorie di Paris nel 2013, 2017 e 2019, c’è quella di Kristian Ghedina nel 1998, su un percorso che aggirò la difficilissima zona dell’Hausbergkante, e quella di Peter Fill nel 2016. Paris ha vinto in superG nel 2015, Gustavo Thoeni in combinata, nel 1975 e nel 1977, ma mai in slalom, nel quale si sono imposti Piero Gros nel 1975, Alberto Tomba nel 1992 e nel 1995 e Cristian Deville nel 2012.
Foto: FISI Pentaphoto