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Trionfo bis di Federica Brignone nel secondo gigante di Sestriere, quarta Sofia Goggia
Nessuna riesce a schiodare Federica Brignone dal gradino più alto del podio di un gigante quando arriva al traguardo. La 34enne fuoriclasse valdostana rimonta come ieri ma dal quarto posto della prima manche, anche se a soli 12 centesimi da Alice Robinson, e trionfa facendo ancora una volta il miglior tempo parziale nella seconda metà gara. Seconda è la svizzera Lara Gut, staccata di 77 centesimi, terza Robinson a 79.
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Per Fede è la 34ª vittoria in Coppa del Mondo, una in più di Hanni Wenzel e quindi ora è decima in solitario nella classifica delle plurivittoriose di sempre, è il suo terzo successo a Sestriere dopo quelli del 2020 e di ieri ed è il sedicesimo in gigante, il che le fa affiancare al terzo posto delle plurivittoriose di specialità Annemarie Proell e Tessa Worley e diventa anche la primatista italiana in assoluto, uomini compresi, di successi tra le porte larghe, perché ne ha uno in più di Alberto Tomba. È la settima vittoria di questo inverno per Brignone, nuovo primato femminile assoluto per l’Italia, la quarta tra le porte larghe. Infine, i podi di Federica sono 79, 40 in gigante, 10 stagionali.
Gut è a 97 podi totali in Coppa, 27 in gigante, 7 stagionali, 2 tra le porte larghe e nella classifica generale vede allontanarsi sempre di più Brignone: ora le due sono separate da 190 punti. Robinson invece tiene con i denti la testa della graduatoria di gigante con 40 punti su Federica, per lei è il sesto podio stagionale su sette giganti, sedici in carriera, tutti tra le porte larghe. Quarta con il secondo tempo parziale che le è valso una grande rimonta dal diciassettesimo posto della prima manche Sofia Goggia, mai così bene nella specialità da sette anni e al secondo top ten stagionale in gigante.
Quinta l’austriaca Julia Scheib, sesta Lara Colturi che è ormai una certezza, settima e ottava le statunitensi A.J. Hurt e Paula Moltzan, nona la norvegese Thea Louise Stjernesund, decima la svizzera Camille Rast. Fuori le canadesi Valerie Grenier e Britt Richardson, rispettivamente ottava e terza a metà gara, tredicesima la svedese Sara Hector. In casa Italia, unica altra azzurra nella seconda manche oltre a Brignone e Goggia è Marta Bassino, che è finita fuori confermandosi sempre più in crisi. Domani lo slalom chiude la tre giorni sul Colle di Sestriere.
Federica Brignone: “Ci tenevo tantissimo a queste due gare, è un sogno vincere due volte in Italia nel giro di pochi giorni. Nella seconda manche ho messo in pista il mio sciare, non ho inseguito nulla di speciale: in questo sport non c’è da inventarsi l’acqua calda e se si pretende troppo si va fuori giri. Non c’erano condizioni facili, la visibilità per le ultime non era ottimale. Sono andata all’attacco dopo una prima manche solida, eravamo tutte vicine e ho voluto tentare il massimo: ho cercato di prendere tutte le curve al meglio, di spingere dall’inizio alla fine. Mi sembrava di aver perso velocità in basso ed allora ho spinto a tutta. Oggi mi sentivo maggiori energie dopo la febbre dei giorni scorsi e sono contentissima. È una stagione incredibile ma ci sono ancora tante tappe. L’anno scorso il mese di gennaio ha rovinato il mio cammino: ora voglio isolarmi e pensare solo alle mie gare, al mio sciare. Mi spiace aver perso punti in tre giganti, quest’anno, ma sono sempre andata all’attacco e sto mettendo in pista il mio miglior sci. Ed è una cosa molto positivaI bilanci però mi piace farli a fine stagione, per capire nel dettaglio cosa poteva andare meglio o no. Sto vivendo un momento fantastico perchè mi sento come rilassata, resto concentrata sulle mie cose e di vivere le emozioni sul momento. Questo mi permette di recuperare molto tra una gara e l’altra e di girare pagina in fretta, a volte quando si vince è persino più difficile farlo. Sento tante persone vicine a me, in Italia e all’estero: a Sestriere ho sentito il boato lungo tutta la pista dopo che sono uscita dal cancelletto. Il tifo lo sento, magari non aiuta, ma da una bella sensazione. A La Thuile cercherò di gestire questa attesa: non ho mai vinto in casa, la pista mi piace molto e proverò a dare il massimo. Ora arriva Kvitfjell, in Norvegia: è una pista in cui bisogna leggere il terreno, spero faccia caldo per trovare una neve che mi piace, ma sono cresciuta molto in discesa, ci ho lavorato e cercherò di fare bene”.
Sofia Goggia: “Da un lato è bellissimo, dall’altro spiace essere quarta. Ma il distacco dalle prime era troppo per via di quell’errore nella prima manche. Sono molto contenta di questa seconda, ho avuto ottimi feeling con gli sci. Penso di aver fatto davvero una riga, quasi come una pallina da ping pong tra una porta e l’altra”.
MV