Trionfo a sorpresa di Strasser a Zagabria
Clamorosa sorpresa nello slalom maschile di Coppa del Mondo a Zagabria: a trionfare è il tedesco Linus Strasser, tre volte sul podio in un parallelo tra cui la vittoria a Stoccolma del 31 gennaio 2017, ma mai in uno slalom, dove era stato al massimo quinto a Schladming il 27 gennaio 2015 e dove la Germania torna a vincere per la prima volta dalla gara di Levi del 12 novembre 2017 quando ci riuscì Felix Neureuther.
Strasser ha rimontato dall’ottava posizione della prima manche col quinto tempo parziale precedendo di 10 e 16 centesimi gli austriaci Manuel Feller e Marco Schwarz, secondo e terzo come in Alta Badia lo scorso 21 dicembre, Feller è al sesto podio in Coppa del Mondo, il quinto in slalom, mentre Schwarz è al decimo podio in Coppa, il settimo in slalom.
Entrambi non hanno mai vinto una gara tra le porte strette al contrario del loro connazionale Michael Matt, che col miglior tempo parziale nella seconda manche ha rimontato dal ventiseiesimo al quarto posto conquistando nettamente il suo miglior risultato stagionale a 46 centesimi da Strasser e con un solo centesimo sul croato Filip Zubcic, quinto e al primo risultato top ten in carriera nella specialità. Sesto e settimo i francesi Victor Muffat-Jeandet e Clement Noel, per quest’ultimo è l’ennesima delusione dell’inverno visto che era in testa dopo la prima manche su una pista dove aveva vinto l’anno scorso.
Peggio ancora di Noel però ha fatto il norvegese Sebastian Foss Solevaag, secondo a metà gara e tredicesimo alla fine. Ottavo il quarto austriaco, Fabio Gstrein, nono e decimo gli svizzeri Ramon Zenhaeusern e Daniel Yule, quest’ultimo ex-aequo con un’altra delle grandi delusioni di giornata, Henrik Kristoffersen, il norvegese ha anche perso la leadership di specialità a favore di Feller che ora comanda con 210 punti, 444 di vantaggio sullo scandinavo. Nella classifica generale invece Alexis Pinturault, pur giungendo diciottesimo crollando dal settimo posto della prima manche commettendo un gravissimo errore, sorpassa di 10 lunghezze l’altro norvegese Aleksander Aamodt Kilde.
Due gli azzurri al traguardo, gli unici qualificati per la seconda manche, e lontanissimi dalle prime posizioni: ventiquattresimo Tommaso Sala e ventiseiesimo Giuliano Razzoli, che tra l’altro sono proprio i reduci dal Covid-19 e che, per non essere riusciti a sfruttare il fatto di essere partito per terzo e per quarto nella seconda manche (Matt era il quinto), quantomeno hanno la scusante del poco allenamento che non fa reggere loro la distanza. Ora ci saranno i due giganti e lo slalom di Adelboden da venerdì a domenica ma se Alex Vinatzer e Dominik Paris non tengono alti i nostri colori la situazione in campo maschile è drammatica per non dire fallimentare: in nessuna specialità si intravedono giovani che possano prendere il posto dei veterani, a parte probabilmente Giovanni Franzoni e, naturalmente, Vinatzer, che però è già una certezza. Aggiungiamoci anche qualche infortunio di troppo e il quadro è completo e deprimente, in totale contrasto con quello della squadra azzurra femminile.