Trentino, la stagione dello sci entra nel vivo
C’è voglia di tornare sulle piste, di provare emozioni forti infilando una curva dopo l’altra sulle piste dei campioni, circondati dal panorama incantevole delle Dolomiti, di ammirare compiaciuti la propria traccia disegnata su un ampio lenzuolo bianco. Il sistema turistico trentino è pronto alla ripartenza della stagione sciistica per puntare a riconfermare, o perché no migliorare ulteriormente, la performance dello scorso inverno 22-23 che ha fatto registrare oltre 7 milioni di presenze.
Anche per questo si è lavorato e investito molto nelle principali skiarea per rendere ancora più attrattiva una destinazione con 800 km di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski con 350 chilometri e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta con quasi 400 chilometri, serviti da 227 impianti di risalita veloci e confortevoli.
A mettere in movimento per primi gli impianti, da sabato 18 novembre saranno le skiarea di Madonna di Campiglio e Passo Tonale, favorite dalla maggior quota e dove le recenti perturbazioni hanno depositato una consistete coltre di neve che permetterà loro di anticipare l’apertura regalando agli appassionati la possibilità di godersi le prime discese della stagione.
Da sabato 18 novembre a Madonna di Campiglio saranno accessibili i tracciati nella parte alta del Grostè, la più in quota della skiarea. A Passo Tonale si potrà sciare nella parte più alta della skiarea Tonale-Pontedilegno, quella del bacino glaciale del Presena.
Nei successivi weekend, se il meteo si manterrà favorevole, per temperature o ulteriori possibili nevicate, anche altre skiarea metteranno in funzione gli impianti e apriranno le prime piste. In particolare da sabato 25 novembre la Paganella e lo Ski Center Latemar dal versante di Pampeago.
Dal 2 dicembre, invece, Folgarida Marilleva, Pinzolo, Peio, Monte Bondone, Folgaria, l’Alpe Cermis, l’Alpe Lusia e Passo San Pellegrino. E per il tradizionale Ponte dell’Immacolata si aggiungeranno, dal 5 dicembre, Val di Fassa, San Martino di Castrozza e Lavarone.
Comunicato Stampa
Foto: Mauro Mariotti