Tomba e Brignone in coro: “Gli impianti vanno aperti!”
Anche Alberto Tomba e Federica Brignone, rispettivamente ultimo vincitore italiano della Coppa del Mondo di sci alpino maschile e prima vincitrice italiana di quella femminile, si uniscono all’appello del mondo della neve perché gli impianti di risalita possano riaprire al più presto.
“Lo sci è per eccellenza sport all’aperto ed individuale: in più, visto come ci si veste quando si va a sciare, non è davvero un problema di mascherine, perché già ora si usano normalmente protezioni della bocca e del viso. E sciando neppure c’è un problema di distanziamento”, ha detto Tomba all’Ansa.
“Le piste dovrebbero dunque essere aperte, anche se ci sono ovviamente degli accorgimenti da prendere – prosegue il fuoriclasse bolognese -. Per gli impianti non vedo però problemi particolari: dove c’è una seggiovia a due o tre posti si va da soli, se è da cinque si va in tre. E si possono benissimo diminuire e segnare anche i posti sulle cabinovie: non c’è dunque problema a mantenere il distanziamento sugli impianti. Il problema è, semmai quello dell’apres ski e dei rifugi dove si va a bere e mangiare qualcosa dopo una sciata, ma anche in questo caso, come avviene nei ristoranti, si può limitare gli accessi, con mascherina e distanziamento obbligatori”.
“E’ molto importante che gli impianti sciistici aprano a Natale, perché sarebbe un segnale positivo per tutti – gli fa eco Brignone, sempre all’Ansa -. Altrimenti, con le stazioni chiuse, il danno sarebbe irreparabile”.