Sua Maestà è tornata: Shiffrin oro in combinata. Brignone fuori alla terza porta
Sesto titolo mondiale in carriera per Mikaela Shiffrin che trionfa nella combinata mondiale di Cortina d’Ampezzo con 86 centesimi di vantaggio su Petra Vlhova e 89 su Michelle Gisin. Federica Brignone si è sdraiata alla terza porta di una pista ghiacciatissima.
Su un fondo sul quale è cresciuta sciisticamente nel Vermont, Mikaela è tornata a far vedere quello di cui è capace in slalom dando una lezione di sci sul ghiaccio a tutte, ma soprattutto è arrivata a questi Mondiali in una forma straordinaria. E dire che in carriera non aveva mai disputato una combinata mondiale: insieme a quello in discesa era l’unico oro che le mancava in un grande evento.
Vlhova conferma l’argento di Are di due anni fa mentre Gisin, campionessa olimpica della specialità, era stata argento a St. Moritz dietro alla compagna di squadra Wendy Holdener, che aveva vinto anche in Svezia e che invece oggi è uscita alla terza porta esattamente come Fede.
Svanite subito le speranze di medaglia per l’Italia, Elena Curtoni si è piazzata quarta ma a 1”46 dal terzo posto e a 2”35 da Shiffrin, sesta Marta Bassino a 3”54, in mezzo alle due azzurre l’austriaca Ramona Siebenhofer, quinta e in rimonta dalla quindicesima posizione nel superG che avrebbe dovuto essere la sua specialità migliore. Settima la francese Laura Gauche, ottava la ceca Ester Ledecka, nona la norvegese Ragnhild Mowinckel, decima la slovena Marusa Ferk. Di seguito le dichiarazioni di tre delle quattro azzurre.
Elena Curtoni: “Non ho alcun rimpianto, ho provato a fare la mia parte ma lo slalom era veramente tosto e particolarmente ghiacciato. Ho guardato come stesse andando Brignone ma è uscita subito e mi sono mancati i riferimenti. Così ho provato a sentire gli appoggi nel migliore dei modi, il distacco è ampio ma ho davanti le tre migliori slalomiste al mondo e personalmente mi ritengo ormai una velocista, per cui mi sento promossa. Mi rimane ancora il gigante da fare, sono molto orgogliosa perché è la disciplina madre, voglio chiudere bene”.
Marta Bassino: “E’ stata una gara tosta, con uno slalom veramente difficile, quasi al limite, perché non c’era grip e faticavi a stare in piedi. Speravo fosse più facile perché stavo sciando bene anche in questa disciplina, ma già era diventato difficile al mattino con quell’errore che avevo commesso in superG. E’ andata, adesso cambiamo sci e mettiamo quelli da gigante con i quali mi trovo a mio agio, ma rimarrà comunque una grande lotta con quel duro lucido che rende difficile la sciata. Oggi mi pareva un duro simile alle gare di Kranjska Gora, anche se in Slovenia avevo lo sci più lunghi, anche se lì le cose erano andate diversamente”.
Federica Brignone: “Pista degna di un Mondiale, queste sono le condizioni che normalmente mi piacciono, sono partita troppo all’attacco, pensavo non si scivolasse così tanto e ho commesso un errore. Sapevo di giocarmela con le tre migliori slalomiste del circuito che si trovavano molto vicine dopo il superG, ho provato a rischiare il tutto per tutto ma probabilmente non è stata la scelta più adatta. Ero un attimo dentro e lo sci mi è scappato via. Questa formula della combinata mi sembra equa, lo slalom fa veramente la differenza ed è giusto dare un piccolo vantaggio almeno nel pettorale a chi fa bene la manche veloce. Esco da questa giornata con le buone sensazioni del mattino, mi spiace per lo slalom perché sto sciando bene anche in questa specialità”.