Stuhec la più veloce (ma con salto di porta) nell’unica prova di Crans-Montana. Fuori Goggia
È stata Ilka Stuhec, ma saltando almeno una porta, la più veloce nell’unica prova cronometrata in vista della discesa femminile di Coppa del Mondo di Crans-Montana che si svolgerà domani.
La slovena, una delle poche a tirare al massimo fino alla fine ma, appunto, saltando almeno una porta, ha preceduto di 91 centesimi la svizzera Lara Gut e di 1”22 la statunitense Isabella Wright, ma anche loro hanno saltato almeno una porta. Quarta a 1”26 la miglior azzurra, Laura Pirovano, che è quindi stata la migliore di coloro che hanno completato correttamente il tracciato, quinta la francese Romane Miradoli, sesta la norvegese Ragnhild Mowinckel, settima la tedesca Kira Weidle, ottava, nona e decima le svizzere Joana Haehlen, Priska Nufer e Corinne Suter.
Seguono, undicesima la terza azzurra, Elena Curtoni, dodicesima con salto di porta la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, tredicesima l’austriaca Tamara Tippler, quindicesima la svizzera Michelle Gisin, sedicesima, diciassettesima e diciannovesima le austriache Cornelia Huetter, Nina Ortlieb e Ramona Siebenhofer, ventunesima la svizzera neocampionessa del mondo della specialità Jasmine Flury, ventiduesima la statunitense Breezy Johnson, ventitreesima la francese Laura Gauche, ventisettesima e ventinovesima le austriache Mirjam Puchner e Nicole Schmidhofer. Ventiquattresima con salto di porta la slovacca Petra Vlhova, un po’ a sorpresa presente sulla pista Mont Lachaux della località svizzera del Canton Vallese.
Sofia Goggia è caduta in una curva a sinistra finendo fortunatamente a velocità ridotta nelle reti, si è rialzata ed è arrivata al traguardo sui suoi sci. E visto che Stuhec aveva fatto il miglior tempo e Sofia era caduta, qualcuno aveva già messo in discussione l’assegnazione della coppa di discesa, come se il risultato di questa prova, che peraltro non era ancora finita e il risultato ufficiale della FIS non era ancora uscito, non contasse meno di zero, anzi, contasse addirittura per la classifica di specialità.
Così le altre azzurre: venticinquesima con salto di porta Roberta Melesi, ventiseiesima Federica Brignone, ventottesima salto di porta Elena Dolmen, trentesima Nadia Delago, trentacinquesima Nicol Delago, trentasettesima Marta Bassino, trentanovesima Karoline Pichler, le ultime tre tutte con salto di porta. Delle dieci azzurre impegnate oggi, una non parteciperà alla gara di domani poiché il contingente a disposizione dell’Italia nella discesa femminile è di nove atlete. Ecco le dichiarazioni di alcune delle azzurre da fisi.org.
Sofia Goggia: “Devo analizzare bene al video cosa mi è successo, al di là ell’episodio mi è dispiaciuto non riuscire a provare il resto del tracciato in assetto per studiarlo al meglio, visto che anche le condizioni della neve sono difficili”.
Federica Brignone: “Ho sempre voglia di performare in tutte le gare, la costanza è uno degli aspetti che seguo maggiormente, ci tengo a fare bene qui, dove ho sempre fatto bene. Rimangono tappe molto interessanti e spero positive, la pista si presenta come sempre molto esposta al sole e calda, come negli anni scorsi. Purtroppo partirò con un pettorale alto ed è uno svantaggio, cercherò di dare il massimo per la discesa e poi mi concentrerò sul superG, dove posso togliermi soddisfazioni”.
Marta Bassino: Qualche giorno di relax e sono ripartita, tornata a casa dopo i Mondiali mi è arrivata addosso una bella serie di emozioni. Manca un mese alla fine della stagione con Norvegia, Svezia e le finali di Soldeu, però mi sento bene e c’è ancora un po’ di benzina. Oggi nella prova non belle sensazioni, neve estiva, fa caldo ed era molle, poco feeling, vedremo nei prossimi due giorni se gira un po’ di freddo e la pista si rimette un po’ insieme. La medaglia d’oro è stata indimenticabile ma alla fine cambia poco, si ricomincia tutti da capo e io affronterò questo fine settimana pensando solamente a sciare forte”.
Elena Curtoni: “Il pettorale avrà grande importanza, le condizioni sono decisamente bruttine, partiremo un’ora dopo le prove e cambierà ulteriormente. Personalmente darò il massimo come sempre, con le condizioni che ci saranno. Sono ancor in lotta per salire sul podio finale in due specialità, finora ho raccolto abbastanza, forse in superG potevo fare ancora qualcosina di meglio, ma rimangono alcune opportunità per pensare a spingere tutte le curve come sempre, faremo i conti alla fine”.
Laura Pirovano: “Bisogna sperare in un mezzo miracolo per sabato, la neve non darà tanta risposta come in questo allenamento, bisogna sperare in un numero di partenza basso, che dovrebber aiutare, il tracciato è sempre bello, speriamo riescano a lavorare bene gli addetti”.
Foto: FISI Pentaphoto