
Solo Aicher batte Goggia e Brignone nel minisuperG di La Thuile
Arrivando terza nel primo dei due superG femminili di La Thuile malgrado abbia picchiato duramente la mano destra contro una porta Federica Brignone fa un altro passo verso la conquista della sua seconda Coppa del Mondo generale. A trionfare, su una 3 Franco Berthod notevolmente accorciata dopo la pioggia e la neve dei giorni scorsi, è stata una delle dominatrici del Circo Rosa dei prossimi anni, Emma Aicher.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
La tedesca è letteralmente esplosa dopo i Mondiali specialmente nella velocità e oggi ha colto la sua seconda vittoria in carriera nel circuito maggiore, la prima in superG, specialità in cui aveva ottenuto un quinto posto a Kvitfjell due anni fa e nella quale l’ultima tedesca a vincere era stata Viktoria Rebensburg a Lake Louise il 5 dicembre 2019. Per Emma i podi sono tre, ottenuti tutti in questa stagione. Ma la 21enne nata e cresciuta in Svezia, il paese della madre, deve ringraziare, oltre alla sua bravura, anche l’austriaca Cornelia Huetter, che all’ultimo intermedio era in testa con 43 centesimi di vantaggio ma che nei pressi del traguardo è andata in rotazione finendo senza conseguenze nelle reti.
Dietro Aicher, staccata di appena 6 centesimi, Sofia, Goggia, terza, come detto, Brignone a 39. Le due fuoriclasse azzurre salgono per la quarta volta insieme sul podio in questa stagione, la seconda in superG, l’undicesima complessiva in carriera, la quinta in superG. Per Goggia i podi totali in Coppa sono 61, 18 in superG, 7 stagionali, 4 in superG, per Brignone 82 totali, 25 in superG, 13 stagionali, 5 in superG, oltretutto conquistati nelle ultime cinque gare della specialità.
Quarta a 47 centesimi, a soli 8 dal podio, la svizzera Lara Gut, e questo è un risultato importantissimo per Brignone in chiave classifica generale di Coppa del Mondo perché a cinque gare dalla fine ha 332 punti sulla ticinese, che in quella di superG mantiene 45 lunghezze di vantaggio sulla fuoriclasse valdostana. Quinta oggi la statunitense Lauren Macuga, sesta Marta Bassino, autrice finalmente di una bella gara, settima la ceca Ester Ledecka, ottava la migliore delle austriache, Ariane Raedler, nona la svizzera Mchelle Gisin, per la quale vale lo stesso discorso di Bassino, decima l’austriaca campionessa del mondo della specialità Stephanie Venier.
Così le altre azzurre: dodicesima Elena Curtoni, diciassettesima Laura Pirovano, venticinquesima Roberta Melesi, trentesima Nadia Delago, tentunesima Nicol Delago, trentatreesima Vicky Bernardi, fuori Asja Zenere. Domani, sperando che il meteo conceda un’altra tregua, superG bis. Di seguito le dichiarazioni di Goggia, Brignone e Bassino a fisi.org.
Sofia Goggia: “Facciamo un grosso in bocca al lupo all’addetto alla pista che ha avuto un problema. Io penso di avere disputato una grandissima gara. Sapevamo dalla ricognizione che avremmo trovato una pista misto-mare. E così è stato. Gli organizzatori sono stati bravissimi a permetterci di gareggiare. Alle volte bisogna essere grati di arrivare in fondo. Faremo un all-in in America, ma alla discesa penseremo più avanti. Era inutile oggi prendere rischi eccessivi. Io di solito ho bisogno di sentire bene la pista sotto i piedi, oggi non era possibile e per questo reputo la mia gara notevole. Continua il mio trend di solidità”.
Federica Brignone: “Sono arrabbiata perché oggi non sono riuscita a rimanere concentrata sulla mia sciata. Ho fatto errori che ho pagato duramente. Probabilmente sono andata troppo al di là, ho voluto troppo. Il risultato è comunque tanta roba, visti gli errori. Ho preso anche un rischio infilando quella porta, e non so davvero come ho fatto a rimanere in pista. Avrei voluto arrivare davanti per la mia gente, che è qui a fare il tifo. Non ci sono riuscita. È una pista che non ti dà fiducia, dove molte atlete fanno fatica, probabilmente è la gara nella quale sono riuscita meno a fare ciò che avevo in mente. Ma oggi è già importante essere al traguardo, perché il manto è davvero difficile da interpretare. Comunque, ormai la gara è andata, e bisogna già pensare alle prossime. Lara (Gut, ndr) è un’atleta fortissima e può darsi che anche quest’anno mi toccherà arrivarle alle spalle in superG. In ogni caso, non farò calcoli fino all’ultima gara della stagione: andrò avanti gara per gara cercando di fare del mio meglio”.
Marta Bassino: “È una gara strana, il fondo era così così e le sensazioni non erano buonissime. Ho cercato di correggere le linee, dopo aver visto Laura Pirovano, e vediamo come andrà a finire. Certamente, un po’ di tempo l’ho lasciato, ma devo dire che gli organizzatori hanno fatto un gran lavoro. Speriamo di riuscire a fare un’altra gara qui e poi partiremo per le finali in America”.
MV