Slalom di Levi, le dichiarazioni della vigilia delle azzurre
Ecco le dichiarazioni rilasciate dopo la sciata in pista a fisi.org dalle sette azzurre che gareggeranno nei due slalom femminili di Coppa del Mondo di Levi. Domani Serena Viviani farà il suo esordio assoluto in Coppa del Mondo, Marta Bassino torna a gareggiare in slalom dopo due anni e quelle di domani e dopodomani saranno la sua nona e la sua decima gara tra le porte strette. Federica Brignone invece si cimenterà di nuovo sulla Levi Black dopo ben sei anni. Inoltre, grazie a ritiri, infortuni e all’esclusione delle ragazze della Svezia a causa della positività al Covid-19 del loro capoallenatore Christian Thoma, per la prima volta dallo slalom di Flachau del 12 gennaio 2010 quattro azzurre partiranno tra le prime 30 della start list di specialità, inoltre col 31 ci sarà Marta Bassino.
Marta Bassino: “Il primo pettorale rosso della carriera indossato dopo la vittoria di Soelden mi ha regalato una grande emozione, ma adesso sono concentrata su questi due slalom e il parallelo di Lech. Mi sento bene, sono pronta a ripartire, questo mese di stop dal gigante austriaco è servito per dedicarmi soprattutto a queste due specialità, sento che sto trovando il giusto assetto anche fra i pali stretti. La preparazone è stata ottima nonostante abbiamo dovuto cambiare i nostri programmi, voglio continuare a tenere questo livello, a Soelden ho preso tanta confidenza perché fa sempre bene partire con il piede giusto. Lo slalom è una disciplina nella quale fatichiamo da qualche anno, ma ho avuto modo ultimamente di allenarmi con le giovani e hanno tanta voglia di mettersi in gioco, sono sicura che arriveranno buoni risultati in futuro. Sono contenta per il ritorno di Mikaela Shiffrin, mancava al nostro ambiente, non vediamo l’ora di averla nuovamente al cancelletto di partenza. Noi siamo fortunate in questo periodo delicato perché riusciamo comunque a fare il nostro lavoro nonostante le regole da osservare”.
Federica Brignone: “La pista mi sembra molto bella, la neve è dura e i dossi un po’ meno accentuati rispetto all’anno scorso. La sciata in pista è stata un po’ condizionata dal vento, ma credo che in gara avremo condizioni diverse. Per quanto riguarda il mio attuale stato di forma fra i pali stretti, mi sento bene e il livello medio della nostra squadra non è affatto male, sono curiosa di vedermi all’opera in due manche vere”.
Ieri sera invece Fede ha postato una storia su Instagram esprimendo solidarietà alle ragazze svedesi escluse dai due slalom del weekend per la positività del loro capoallenatore Christian Thoma: “Per cosa facciamo tutti i test? Com’è possibile che tutte le atlete di una nazione (tutte negative dopo tre test) con solo un coach positivo non siano autorizzate a gareggiare? È giusto? E se una persona in ogni squadra fosse stata trovata positiva? Nessuno gareggerebbe? Questo succederà sempre in questa stagione e tutti lo sanno! Perché nel calcio, dove c’è contatto fisico tra i giocatori, è consentito giocare comunque anche se tra loro c’è qualche caso positivo? Per favore, dateci regole chiare e uguali per tutti. Tutto il mio sostegno alle ragazze svedesi”.
Irene Curtoni: “Sono motivata per una stagione da protagonista, lo scorso inverno ho preso la scelta di abbandonare la disciplina del gigante per dedicarmi esclusivamente allo slalom in questa fase conclusiva della carriera, perché sono ancora nel primo gruppo di merito e perché penso che in questa specialità posso puntare ancora al podio. La pista di Levi non esalta certamente le mie caratteristiche, ma non sono certo qui per fare da comparsa. La preparazione è andata bene, finalmente possiamo pensare esclusivamente allo sport in un periodo difficile per tutti”.
Lara Della Mea: “A Soelden non sono riuscita a qualificarmi per la seconda manche, qui l’obiettivo è entrare nella trenta per ricominciare la scalata. L’anno scorso il blocco dell’attività ci ha costretto a saltare praticamente tutta l’ultima parte della stagione, c’è voglia in tutte noi di fare una bella prestazione”.
Martina Peterlini: “Soffro per una protrusione discale che mi ha bloccato circa un mese fa, un vero peccato perché fino al quel punto ero soddisfatto della preparazione che avevamo fatto durante l’estate. Da quel momento è stato un calvario, le cure delle settimane successive hanno un po’ migliorato la situazione ma non risolta completamente, purtroppo arrivata in Finlandia il dolore è tornato a farsi sentire, oggi ho preferito fare solamente un giro e mezzo di riscaldamento e fermarmi per non rischiare. In questo momento la principale preoccupazione è la schiena, purtroppo l’aspetto sportivo passa in secondo piano, però ce la metterò tutta come sempre, quando mi presenterò al cancelletto di partenza”.
Marta Rossetti: “La pista è bella, i dossi sono meno accentuati dello scorso anno, la neve è un po’ aggressiva ma bella. A questo punto della stagione non sono mai al massimo della condizione, però è da qualche allenamento che ho ricominciato a sciare bene, sono fiduciosa di mettere qualche marcia in più in gara. Dovrei anche partire intorno al numero 25, una bella opportunità per raggiungere un buon piazzamento”.
Serena Viviani: “Debuttare in Coppa del Mondo sarà un’esperienza bellissima e un’enorme opportunità per me. Sono molto tranquilla: cercherò di dare il meglio e soprattutto di godermela, perché sono prove che segnano positivamente. L’infortunio del 2017 al ginocchio non mi ha aiutata in termini temporali con la mia crescita di atleta, però è servito a capire che c’era solo una strada ed era quella di fare la sciatrice. Ho attraversato periodi bui che mi hanno resa più consapevole di quello che avevo. Niente va mai dato per scontato. L’obiettivo principale di questa stagione sarà trovare continuità di risultati in Coppa Europa, per guadagnarmi un posto fisso nelle prime 30. Per quanto riguarda le due gare di Levi, l’obiettivo è divertirsi e sciare al 100% delle mie potenzialità”.