Shiffrin domina la prima manche del gigante di Are
Sembra davvero arrivato il momento per Mikaela Shiffrin di eguagliare le 86 vittorie in Coppa del Mondo di Ingemar Stenmark e di entrare definitivamente nella leggenda, anche se questa è una cosa che diciamo spesso.
L’aliena del Colorado, scesa col numero 7 proprio quando ha cominciato a uscire il sole dopo che le prime sei hanno avuto visibilità completamente piatta, ha fatto polpette di quasi tutte le avversarie nella prima manche del gigante femminile di Are, solo la canadese Valerie Grenier, scesa col numero 15, le è rimasta abbastanza vicina, ma il suo distacco, 58 centesimi su 55 secondi di gara, è molto consistente. La terza, l’austriaca Franziska Gritsch, scesa col 16, è già a 93 centesimi.
Quarta a 1”04 Federica Brignone, che aveva il pettorale numero 4, quinta la polacca Maryna Gasienica Daniel, sesta la svedese Sara Hector, settima la norvegese Thea Louise Stjernesund, ottava la svizzera Wendy Holdener, nona la francese Tessa Worley, decima la slovacca Petra Vlhova, scesa col numero 1, mentre subito dopo di lei, col numero 2, è uscita alla dodicesima porta la svizzera Lara Gut, colei che era meno lontana da Shiffrin nella classifica di specialità.
Dodicesima Marta Bassino, tornata in nord Europa dopo aver abbandonato Kvitfjell per l’improvvisa scomparsa della cognata. Così le altre azzurre: ventiquattresima Roberta Melesi, venticinquesima Elisa Platino, trentaquattresima Sofia Goggia, unica a non qualificarsi per la seconda manche ma la fuoriclasse bergamasca era solo al secondo gigante stagionale dopo quello di Sestriere a dicembre.