Shiffrin 86 vittorie come Stenmark e coppa di gigante conquistata! Brignone seconda a Are
Che potesse arrivare a eguagliare le 86 vittorie in Coppa del Mondo del grande Ingemar Stenmark lo si era capito da tempo, Mikaela Shiffrin ci è riuscita oggi nel gigante femminile di Are, proprio nella patria del leggendario Ingo, la Svezia, trionfo che la fa entrare a sua volta nella leggenda. 64 i centesimi di vantaggio della statunitense, che compirà 28 anni lunedì, su Federica, che col secondo posto, acciuffato rimontando due posizioni e col miglior tempo nella seconda manche, conquista il suo 55° podio in carriera in Coppa del Mondo, tanti quanti la croata Janica Kostelic, e il sesto stagionale, il terzo in gigante. Terza a 92 centesimi la svedese beniamina di casa Sara Hector, al quarto podio dell’inverno. Per le azzurre invece i podi di questo 2022-2023 sono 24, a una sola lunghezza dal record dell’Italia femminile della stagione 2016-2017.
Quello del grande Ingemar è solo il più importante tra i record che Mikaela eguaglia oggi: è alla sesta vittoria stagionale in Coppa in gigante, tante quante le svizzere Vreni Schneider nel 1988-1989 e Sonja Nef nel 2000-2001, inoltre eguaglia le 20 vittorie totali in Coppa tra le porte larghe della stessa Schneider, finora primatista solitaria assoluta. Poi, l’aliena del Colorado è la prima dai tempi dell’austriaca Anna Fenninger, che tra 2013-2014 e 2014-2015 vinse cinque giganti consecutivi, ad aggiudicarsene quattro di fila. Shiffrin è inoltre alla dodicesima vittoria complessiva stagionale in Coppa, ma aggiungendo anche l’oro mondiale delle porte larghe si arriva a tredici stagionali e sette in gigante. È la sua prima vittoria tra le porte larghe a Are, che è il luogo dove il 20 dicembre 2012 vinse la sua prima gara di Coppa del Mondo, in slalom, da queste parti ha poi vinto altre tre volte tra le porte strette ma nel dicembre 2015 si procurò anche un infortunio che le fece rimandare di un anno la conquista della sua prima Coppa del Mondo generale. Per concludere, oggi Mikaela si porta a casa matematicamente con una gara d’anticipo la sua decima coppa di specialità, la seconda stagionale e la seconda in gigante dopo quella del 2018-2019.
64 i centesimi di vantaggio della statunitense, che compirà 28 anni lunedì, su Federica, che col secondo posto, acciuffato rimontando due posizioni e col miglior tempo nella seconda manche, conquista il suo 55° podio in carriera in Coppa del Mondo, tanti quanti la croata Janica Kostelic, e il sesto stagionale, il terzo in gigante. Terza a 92 centesimi la svedese beniamina di casa Sara Hector, al quarto podio dell’inverno. Per le azzurre invece i podi di questo 2022-2023 sono 24, a una sola lunghezza dal record dell’Italia femminile della stagione 2016-2017. Quarto posto per la quinta volta in stagione tra le porte larghe e per l’ottava in totale nell’inverno per la slovacca Petra Vlhova, che si è ripresa la piazza d’onore sia nella classifica di specialità sia in quella generale, ovviamente dietro a Shiffrin, anche se naturalmente non può più raggiungerla, essendo staccata di 214 e 903 punti.
Quinta la francese Tessa Worley, sesta la canadese Valérie Grenier, seconda a metà gara, settima la neozelandese Alice Robinson, al miglior risultato stagionale, ottava la norvegese Thea Louise Stjernesund, none ex-aequo l’austriaca Stephanie Brunner, al primo top ten dopo oltre un anno, e la polacca Maryna Gasienica Daniel, è uscita invece l’altra austriaca Franziska Gritsch, terza dopo la prima manche. Disastro svizzero: dodicesima la migliore, Wendy Holdener. Così le altre azzurre: undicesima Marta Bassino, diciannovesima Elisa Platino, ventesima Roberta Melesi. Alla gara delle finali di Soldeu parteciperanno, per i colori azzurri, solo Brignone e Bassino, che sono comunque in piena corsa per il podio nella classifica di specialità dato che sono a 10 e 11 punti da Vlhova. Domani lo slalom, nel quale Mikaela Shiffrin può diventare la plurivittoriosa di sempre in Coppa del Mondo staccando definitivamente Stenmark.