Sara Hector stravince il gigante di Kranjska Gora, seconda Lara Colturi, quinta Sofia Goggia
Sara Hector si conferma nettamente la più forte dopo la leadership della prima manche e vince per distacco il gigante femminile di Coppa del Mondo di Kranjska Gora sulla difficilissima Podkoren 3, dove si era già imposta nel 2022. Storico secondo posto a 1”42 per Lara Colturi, terza a 1”52 la neozelandese Alice Robinson.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
Per la 32enne svedese è la settima vittoria in Coppa del Mondo, tutte tra le porte larghe, la seconda stagionale dopo quella di Killington, 21 podi totali in Coppa, 20 in gigante, la scandinava inoltre si prende la testa non solo della classifica di specialità, con 96 punti su Federica Brignone e Robinson, ma anche di quella della generale con 24 punti sulla svizzera Camille Rast, oggi ottava.
Per Colturi, seconda anche dopo la prima manche, è un altro podio storico dopo la piazza d’onore in slalom a Gurgl: lo ottiene all’età di 18 anni e 50 giorni e ovviamente è il primo in gigante nella storia dell’Albania, il suo miglior risultato tra le porte larghe era il nono posto a Killington dello scorso 30 novembre. Per Robinson è il terzo podio su quattro giganti stagionali, il tredicesimo totale in Coppa, tutti tra le porte larghe.
Quarta l’austriaca Julia Scheib, donna da seconde manche, che ha fatto il miglior parziale ed è risalita dalla tredicesima posizione, sesta la svizzera Lara Gut, settima la norvegese Thea Louise Stjernesund, che era terza a metà gara, ottava, come detto, Rast, ex-aequo con la slovena Neja Dvornik, decima la bravissima statunitense A.J. Hurt davanti alla connazionale Nina O’Brien.
Da notare che l’Argentina arriva per la prima volta in zona punti in una gara diversa dalla combinata grazie a Francesca Baruzzi Farriol, che si è classificata trentesima, prima del paese sudamericano tra le prime trenta dopo Macarena Simari Birkner, che era stata ventottesima nella combinata di Altenmarkt/Zauchensee del 12 gennaio 2020.
Quinta una strepitosa Sofia Goggia che malgrado qualche pasticcio sul ripidissimo muro finale risale dal dodicesimo posto col secondo miglior parziale e si installa subito tra le top ten a quasi un anno di distanza dalla sua ultima gara tra le porte larghe, quella di Kronplatz dello scorso 30 gennaio, dove ottenne lo stesso piazzamento odierno. Così le altre azzurre: diciannovsima Lara Della Mea, al miglior risultato nella specialità, ventiduesima Asja Zenere, ventiteesima Ilaria Ghisalberti, ventottesima Roberta Melesi. Domani lo slalom. Ecco le dichiarazioni a fisi.org di alcune delle azzurre a fine gara.
Sofia Goggia: “Quando si suol dire… riprendiamo da dove abbiamo lasciato. “Sono davvero contenta del risultato, mi resta solo un po’ di rammarico per la prima manche, se avessi sciato sciolta come nei giorni scorsi in allenamento avrei potuto avere meno distacco al traguardo. Nella seconda sono scesa più libera e a parte l’inspiegabile impuntata alla quartultima porta sono davvero contenta. Avrei firmato anche di questo risultato. Nei giorni scorsi ci siamo allenati sul Monte Zoncolan con le svedesi e vedevo che ero leggermente dietro alla Hector e sapevo di sciare forte. Ho talmente tanto lavoro da fare anche a livello di set up a livello di gigante che prendo quello che viene, gara per gara, restando concentrata, senza pensare a cose troppe in là. Voglio ringraziare il mio allenatore Luca Agazzi con cui ho intrapreso un percorso importante sotto la supervisione del dt Gianluca Rulfi. Dopo la prima manche ci siamo detti di essere grati e felici per quello che possiamo fare dopo l’infortunio. Nella risalita prima della seconda manche mi ha detto ‘Siamo come al Palio di Siena, cavallo di rincorsa’. E allora che Palio di Siena sia, ho detto a me stessa”.
Lara Della Mea: “Sono contenta, l’ultimo periodo non è stato facile perchè ho avuto qualche problema di salute. Va bene così, ora vediamo domani in slalom”.
Asja Zenere: “Dopo la prima manche mi sono un po’ schiarita le idee; nella seconda mi sono sentita molto meglio ma questa pista purtroppo non è nelle mie corde ma cerco di farmela andare bene, ma non sono troppo contenta”.
Roberta Melesi: “Ultimamente in gigante ho poca fiducia: non sono contenta, credo di poter dare molto di più ed allora provo a partire da qui per portare anche in gara quello che mi riesce in allenamento. Ho voglia di mettere gli sci veloci a St. Anton, su una pista che mi piace”.
Federica Brignone: “Sono molto arrabbiata: ho iniziato a scivolare alla quinta porta e da lì mi sono messa sulla difensiva e in queste condizioni se non ti appoggi con convinzione e fiducia rischi di scivolare come è successo a me”.
MV