Sara Hector domina l’assurda prima manche del gigante di Jasna
In Formula 1 direbbero “Mai visto questo!”. Effettivamente una manche come la prima del gigante femminile di Coppa del Mondo di Jasna non si vedeva da tempo immemorabile. Qualcosa di paragonabile si può trovare nello slalom di Garmisch-Partenkirchen in cui solo in 17 arrivarono al traguardo, e allora la seconda manche la disptavano tutte quelle arrivate al traguardo della prima, non solo le prime trenta. O quando Marie Therese Nadig nel gigante di Furano del 19 marzo 1979 diede 5”20 non a una qualsiasi ma ad Annemarie Proell.
Su una pista ghiacciatissima e con una tracciatura impossibile dell’allenatore delle svizzere comanda Sara Hector e il suo vantaggio è di un secondo esatto su una certa Mikaela Shiffrin e di 1”05 sulla neozelandese Alice Robinson. La quarta, la croata Zrinka Ljutic, incredibile ma vero, è a 2”61, Marta Bassino, che passa per una che ama le piste tecniche e ghiacciate, è addirittura a 8”21 piazandosi cinquantaquattresima e terzultima fra quelle arrivate al traguardo.
Fuori alla quinta porta Federica Brignone, che su un fondo lucidissimo ha già sbagliato alla quarta e a quella successiva per restare nel tracciato è finita per terra senza conseguenze. Fuori alla decima porta anche Petra Vlhova e purtroppo la beniamina di casa dopo l’impatto nelle reti è stata portate via in toboga e per lei si teme un grave infortunio.
Quinta a 2”87 si è piazzata la svizzera Camille Rast, sesta a 2”92 la norvegese Ragnhild Mowinckel, settima a 2”97 la svizzera Lara Gut, ottava a 3”13 la statunitense A.J. Hurt, nona a 3”42 la norvegese Thea Louise Stjernesund, decima a 3”65 la piemontese d’Albania Lara Colturi. Incredibilmente undicesima al suo primo gigante di Coppa del Mondo la discesista norvegese Kajsa Vickhoff Lie.
Così le altre azzurre: tredicesima una grande Elisa Platino, quindicesima Asja Zenere, ventiseiesima Lara Della Mea, trentaduesima Roberta Melesi, quarantunesima Ilaria Ghisalberti, fuori l’esordiente Ambra Pomarè.