Saalbach-Hinterglemm, Kilde vince il superG
Aleksander Aamodt Kilde trionfa nel superG maschile di Coppa del Mondo di Saalbach-Hinterglemm, della durata di meno di un minuto, con partenza quindi abbassata e rinviato di oltre due ore rispetto all’orario inizialmente previsto, e cioè le 11. Il norvegese conquista la quarta vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la prima stagionale e la seconda in superG, specialità in cui non primeggiava dal 27 febbraio 2016 a Hintersoder, ma soprattutto passa in testa alla classifica generale con 79 punti sul connazionale Henrik Kristoffersen e anche a quella di specialità con 51 lunghezze sullo svizzero Mauro Caviezel, oggi secondo a 15 centesimi e all’ottavo podio in Coppa senza vittorie, il sesto in superG, il terzo stagionale, il secondo nella specialità.
Terzo a 31 centesimi il fenomenale tedesco Thomas Dressen, unico a fare bene con un pettorale relativamente alto, il 19, e che probabilmente se avesse auto un pettorale più basso avrebbe bissato il trionfo nella discesa di ieri, per lui è il decimo podio in Coppa, il terzo in superG. Quarto il migliore dei beniamini di casa austriaci, Christian Walder, al miglior risultato della carriera, quinto Mattia Casse, il più bravo degli azzurri, che conquista per la terza volta in questa stagione questo piazzamento, sesto il francese Alexis Pinturault, anche lui come Casse e Walder favorito dal numero basso, settimi ex-aequo lo statunitense Travis Ganong e il tedesco Andreas Sander, nono il norvegese Kjetil Jansrud, decimo e undicesimo gli austriaci Vincent Kriechmayr e Max Franz, dodicesimo lo svizzero Marco Odermatt, tredicesimo il francese Johan Clarey.
Fuori, tra gli altri, lo svizzero Beat Feuz e l’austriaco Matthias Mayer. Due parole su questo superG: solo in Austria può andare in scena una gara di meno di un minuto subito dopo una nevicata e con gli allenatori ancora impegnati a rimuovere la neve fresca dalla pista. Ma il Wunderteam, oltre che un potere predominante se non assoluto all’interno della FIS, ha anche un’enorme fortuna, perché in queste condizioni non si fa mai male nessuno, e se succede, magari a Kitzbuehel, come l’ecatombe di infortuni di quattro anni fa, è meglio non ricordarselo. Anzi, è meglio mettere in discussione la pista di Garmisch-Partenkirchen, abolire i paralleli e mandare in scena gare come quella di oggi che, oltre a essere di una lunghezza ridicola per la Coppa del Mondo, sono totalmente prive dei necessari requisiti di sicurezza per gli atleti. Gli altri azzurri: quattordicesimo Emanuele Buzzi, venticinquesimo Florian Schieder, trentesimo Matteo Marsaglia, fuori come ieri Davide Cazzaniga.