Razzoli settimo a Kitzbuehel, trionfa Yule
Lo svizzero Daniel Yule, dopo le vittorie di Madonna di Campiglio e di Adelboden, trionfa anche nello slalom di Kitzbuehel, primo elvetico a vincere sulla pista Ganslern dopo Dumeng Giovanoli nel 1968. Secondo a 12 centesimi l’austriaco Marco Schwarz, al secondo podio stagionale, terzo a 37 centesimi il francese Clement Noel. Scende dal primo posto della prima manche al quarto finale ex-aequo col connazionale Henrik Kristoffersen il 19enne norvegese Lucas Braathen. Giuliano Razzoli rimonta dall’undicesima posizione ed è settimo.
Per Yule è il terzo successo stagionale, il quarto in carriera, per Schwarz è il secondo podio stagionale dopo il terzo posto di Adelboden ma l’Austria torna fra i primi tre dello slalom di Kitz con un atleta che non sia Marcel Hirscher dopo otto anni, dal 22 gennaio 2012 quando Mario Matt fu secondo. Schwarz è anche al quinto podio in slalom e l’ottavo in Coppa mentre Noel è al nono podio, il quinto stagionale. Inutile dire che per Braathen, classe 2000, è al miglior risultato in carriera: è stato quinto nel gigante parallelo dell’Alta Badia mentre in slalom è stato sesto a Zagabria. Kristoffersen invece comanda sempre la graduatoria di specialità con 17 punti su Yule e 52 su Noel ma torna anche in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo con 41 punti sul connazionale Aleksander Aamodt Kilde, e martedì sera c’è lo slalom in notturna di Schladming, da lui già vinto tre volte.
Fuori per un’inforcata nella seconda manche colui che molti continuano a considerare il rivale diretto di Kristoffersen per la sfera di cristallo, il francese Alexis Pinturault, staccato attualmente di 99 punti dallo scandinavo. Sesto nella gara di oggi l’austriaco Michael Matt, sceso dal terzo posto di metà gara, incredibile l’altro austriaco Adrian Pertl che, partendo col numero 73, si classifica ventiquattresimo posto e poi nella seconda risale fino all’ottava posizione col miglior tempo di manche, bravissimo col 46 anche lo svizzero Reto Schmidiger, nono, decimo un altro norvegese, Sebastian Foss Solevaag, deludente undicesimo lo svizzero Ramon Zenhaeusern.
In casa Italia, detto dell’ennesima resurrezione proprio dove si infortunò gravemente al ginocchio quattro anni fa di Razzoli, che torna tra i primi dieci dopo il sesto posto dello scorso marzo a Soldeu e che per la seconda volta nella sua carriera ha cambiato marca di sci a stagione in corso, Alex Vinatzer, settimo dopo la prima frazione, ha chiuso quattordicesimo commettendo un errore madornale prendendo una porta doppia al contrario e praticamente fermandosi, ventunesimo Simon Maurberger.
Foto: FISI Pentaphoto