Pinturault profeta a casa sua: torna sul trono mondiale della combinata
Secondo titolo mondiale in combinata per Alexis Pinturault che, dopo l’oro a Are 2019 nella specialità multipla dello sci alpino, ne vince un altro sulla porta di casa sua a Courchevel tornando al successo in una gara di Coppa del Mondo o Mondiali oppure Olimpiadi dopo quasi due anni.
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Il francese si è così preso la rivincita sull’austriaco Marco Schwarz, che due anni fa a Cortina l’aveva battuto per 4 centesimi, e stavolta è lui che deve accontentarsi dell’argento, staccato di un solo decimo, a causa di un errore nel finale in corrispondenza di una porta assurdamente angolata messa in quel modo dall’allenatore dei tedeschi che si era accorto di non aver messo sul terreno un numero sufficiente di porte. Medaglia di bronzo a 44 centesimi per un altro austriaco, Raphael Haaser, che imita sua sorella maggiore Ricarda, vincitrice ieri nella corrispettiva gara femminile dello stesso metallo.
Per Pinturault è la sesta medaglia mondiale, per Schwarz la quinta e per entrambi la terza consecutiva nella specialità, per Haaser la prima. Quarto lo statunitense River Radamus, quinto il norvegese Atle Lie McGrath, autore del miglior tempo parziale, sesto lo svizzero Loic Meillard, secondo nello slalom dietro a McGratth, ottavo lo spagnolo Albert Ortega, nono e decimo gli statunitensi Erik Arvidsson e Ryan Cochran-Siegle. Unico dei due azzurri al traguardo che hanno fatto lo slalom Tobias Kastlunger, settimo, fuori Giovanni Borsotti. Domani cominceranno anche per gli uomini le prove della discesa.
“Ci ho provato – ha detto Kastlunger a fine gara -, il pezzo centrale e in cima molto bene ma l’errore commesso in fondo, mi è costato tutto il distacco accumulato. La posizione era quella, però ottenere subito il miglior risultato in carriera, proprio ai Mondiali mi rende felicissimo. E’ in combinata: ma il settimo posto è comunque un risultato che mi dà fiducia per le prossime gare. Adesso il 10-11 gareggerò in Coppa Europa per mettere insieme ancora qualche gara, per poi allenarmi e pensare al gigante iridato”.