Peter Fill si ritira: “Avrei voluto arrivare a Cortina 2021, farò l’ultima gara a Garmisch”
In una conferenza stampa tenuta a Kitzbuehel al termine della leggendaria discesa sulla Streif, nella quale ha perso lo sci destro sulla Steilhang, la terribile esse della parte alta, Peter Fill ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica dopo 354 gare e quasi 18 anni di Coppa del Mondo. Nella sua bacheca due trofei di discesa, uno di combinata, due discese e un superG vinti in Coppa più altri 19 podi, e due medaglie mondiali. Questo quanto detto da Peter nel corso della conferenza.
“Ringrazio tutti perché se uno raggiunge i suoi obiettivi lo fa con l’aiuto di tante persone: gli sponsor, gli allenatori, tutti quelli che mi sono stati vicini, soprattutto alla mia famiglia, perché senza di loro non avrei mai raggiunto quello che ho raggiunto e se si festeggia insieme è ancora più bello. Mi rimarranno ricordi di momenti bellissimi e sono contento di aver potuto viverli.
“Il mio obiettivo era quello di arrivare ai Mondiali di casa a Cortina 2021, ma tutti i problemi fisici non me l’hanno permesso, quest’estate l’ho capito e purtroppo ho dovuto anche rinunciare l’idea di arrivare alle finali di marzo sempre a Cortina, lasciare in casa sarebbe stato bellissimo, purtroppo non sono andato così bene per riuscire a qualificarmi, dopo l’uscita di oggi sarebbe stato impossibile arrivarci e così ho deciso di dire addio qua e fare l’ultima gara a Garmisch e festeggiare con tutti lì, sperando che si riesca a fare. I miei figli non sono tanto abituati ad avermi a casa però spero di passare molto tempo insieme a loro”.
“Nella mia carriera sono partito subito forte, poi ho avuto problemi coi materiali e sono un po’ crollato ma le cose sono migliorate quando sono passato ad Atomic, dove si può dire che sono rinato. Ho vinto la medaglia mondiale in Val d’Isere e lì potevo cominciare a fare veramente bene ma poi è arrivato l’infortunio e ritornare è stato molto difficile perché non mi era mai successo prima e non sapevo bene come comportarmi. Alla fine mi sono ripreso bene ma in questi ultimi due anni l’infortunio si è fatto sentire e mi ha frenato molto”.
“Lo sci mi ha dato tanto e devo tanto allo sci, che è uno sport bellissimo, sano e all’aperto col quale puoi goderti a natura, mensa che non ci sia uno sport più bello. Lo sport ti insegna tanto e ti fa crescere tanto anche per la vita dopo l’agonismo. Almeno lo spero!”
Foto: FISI Pentaphoto