Paris quarto e Innerhofer sesto nella discesa di Cortina
Nella discesa maschile dei Mondiali di Cortina secondo oro per Vincent Kriechmayr, sceso col numero uno, e terzo argento per la Germania con Andreas Sander, sceso col numero 2 e battuto per un solo centesimo. Kriechmayr è il terzo a fare la doppietta iridata tra discesa e superG dopo Hermann Maier nel 1999 e Bode Miller nel 2005, l’Austria non faceva doppietta nella velocità dal 2003 con Michael Walchhofer e Stephan Eberharter.
I tedeschi non avevano mai vinto tre argenti in quattro gare veloci tra uomini e donne nella stessa rassegna iridata, oltretutto Sander non era mai salito sul podio in Coppa del Mondo e aveva come migliori risultati tre quinti posti, dei quali due quest’anno, in superG in Val Gardena e in discesa a Kitzbuehel. Bronzo a 18 centesimi per lo svizzero campione del mondo del 2017 Beat Feuz. Quarto posto amarissimo a 65 centesimi ex-aequo con quel fenomeno dello svizzero Marco Odermatt per Dominik Paris che oggi er nettamente il più veloce ma ha fatto due errori in due punti chiave che gli hanno compromesso la vittoria. Sesto Christof Innerhofer.
E’ stata una discesa solo di nome perché, almeno nella parte alta, assomigliava a un superG se non addirittura a un gigante, per cui sono stati favoriti i primi a partire e i gigantisti come Odermatt oppure i discesisti bravi tecnicamente come Kriechmayr e Sander, Feuz ha fatto un mezzo miracolo ad acciuffare il gradino più basso del podio col numero 7 mentre Paris ha sbagliatoin due punti subito dopo i quali la pista spianava e ha recuperato solo poco meno della metà del distacco accumulato in alto. Una gara che lascia sicuramente con l’amaro in bocca perché Domme aveva il 3 e senza quei due errori avrebbe sicuramente vinto. Bene anche Inner su una pista, la Vertigine, dove si fece male al ginocchio due anni fa ma autore di un errore proprio nel punto in cui si infortunò nel superG dei campionati italiani assoluti.
A chiudere i top ten ci sono settimo il francese Nils Allegre, ottavo il norvegese campione uscente Kjetil Jansrud, nono lo svizzero Carlo Janka, decimo l’interessantissimo norvegese Henrik Roea ex-aequo con lo statunitense Bryce Bennett. Tredicesimo uno dei favoriti, l’austriaco Max Franz, diciottesimo il rientrante tedesco Thomas Dressen, fuori l’altro austriaco Matthias Mayer, ventiquattresimo il terzo azzurro, Matteo Marsaglia. Ci sono state anche brutte cadute, poteva essere terribile quella del francese Maxence Muzaton che si è salvato miracolosamente da un esito peggiore anche se rialzandosi sembrava sofferente; l’austriaco di Germania Romed Baumann, argento in superG, dopo aver tagliato il traguardo quattordicesimo si è schiantato contro i materassi di fondo pista rialzandosi sanguinante. Ma soprattutto il quarto azzurro, Florian Schieder, proprio come Mattia Casse è stato convocato e mandato allo sbaraglio dalla FISI senza alcun motivo in virtù unicamente di un quattordicesimo posto a Kitzbuehel, col risultato che è caduto nella parte alta e per lui si teme un grave infortunio al ginocchio sinistro.