Ora è ufficiale: Marcel Hirscher si ritira
Otto coppe del mondo, undici medaglie iridate e tredici coppette di specialità… Cos’altro? Ah già tre medaglie olimpiche.
Il palmares di Marcel Hirscher è talmente lungo che si rischia di dimenticare qualcosa, ma da oggi il campionissimo di Annaberg ha deciso di scrivere la parola “fine” in fondo al capitolo gare.
Il campione, che ha affermato di aver preso questa decisione solo due settimane fa, si dichiara irritato dalle voci circolate riguardo al suo ritiro prima del suo verdetto finale e in particolare da alcuni titoli.
Marcel dice di non avere ricevuto particolari pressioni riguardo al suo ritiro ma che d’ora in avanti gradirebbe che la sua privacy e la sua intimità fossero rispettate, specialmente nel momento in cui si appresta a fare un passo indietro.
Quali sono i veri motivi del suo ritiro? Marcel dice di non essere più disposto a pagare l’alto prezzo richiesto dalla sua carriera e dalla sua preparazione. Il suo corpo è molto stanco, e sebbene sappia di essere ancora ad un picco nella sua carriera, ammette di voler lasciare da campione.
Non crede in un possibile ritorno Marcel, si dice sicuro della sua decisione, e a guardarlo negli occhi si può testimoniare la sincerità delle sue parole. Il campione austriaco spera che il suo vuoto venga riempito da nuovi e più giovani atleti a cui passare il testimone, e a cui affidare la sua esperienza, per poter restituire qualcosa dopo aver ricevuto tanto per tanti anni. Hirscher crede che ci sarà presto un nuovo campione che salirà alla ribalta delle classifiche internazionali e che lui non vede l’ora di assistere all’ascesa di un nuovo astro nascente come lo è stato lui a sua volta.
Non dichiara di avere nessun nuovo piano agonistico imminente, certo si divertirà ad andare in moto e a gareggiare, d’altronde ama gareggiare, è nella sua natura. Ma si dichiara certo di non volersi lanciare a capofitto in una nuova carriera sportiva, non subito perlomeno.
Alle dichiarazioni dello sciatore è seguita una lunga intervista in cui Hirscher ha parlato con gli occhi lucidi e una chiara malinconia addosso della sua lunga e soddisfacente carriera ma anche di tutte le sofferenze e della fatica di uno sport che gli ha dato tanto ma che gli ha anche tolto molto in termini di salute e vita privata.
Marcel dice che desidera giocare a calcio col figlio e smettere di allenare il suo corpo più di quanto il suo fisico possa sopportare. Troppo alto il prezzo delle sue ambizioni, sebbene non nasconde l’enorme gioia di vincere e raggiungere risultati eccellenti durante tutti questi anni.
Hirscher si dice orgoglioso e felice di tutto quello raggiunto in questi anni nella sua carriera di sciatore e che intende guardare al futuro in prospettiva, potendo finalmente guardare lontano e non essere più legato a tutti gli imperativi e i doveri di una carriera così intensa.
Guardando all’inizio della nuova stagione non prova malinconia, non tutte le gare sono caratterizzate da cieli azzurri e soli splendenti dice il campione sorridendo.
Ringrazia la famiglia per il supporto e i sacrifici fatti per lui, il padre e il fratello senza cui non sarebbe stato possibile tutto questo. La moglie che lo ha conosciuto all’inizio della sua carriera e che è stata la sua fan numero uno anche quando le cose non erano tutte rose e fiori.
Un grande grazie lo dedica anche ai suoi sponsor che hanno sempre supportato in modo sano e proficuo la sua carriera. Ringrazia, inoltre, dal profondo del suo cuore tutti i suoi fan, che hanno reso emozionante una carriera ricca di momenti felici e la sua nazione: l’Austria per essere stata così fanatica nei suoi confronti. E’ fantastico avere attorno i propri compatrioti e sostenitori tutto il tempo, ma allo stesso tempo è una grande responsabilità ed un compito molto difficile. Diverse volte ammette di essersi chiesto per quanto tempo ancora avrebbe potuto sostenere il peso di tutto questo.
Prima o poi doveva succedere, ormai da qualche anno nel parterre si vociferava di un presunto ritiro di Marcel Hirscher, poi arrivava la conferenza stampa in cui il campionissimo annunciava di avere ancora gli stimoli per proseguire e poi, puntualmente dominava il massimo circuito per quanto riguardo lo sci alpino a livello mondiale.
Qualcuno dice sia stato lo sciatore più forte di sempre, qualcuno obietta che Stenmark abbia più vittorie, poi l’esperto dice che Hirscher ha battuto sciatori più forti… Non so se sia stato il più forte di tutti i tempi o meno, certo è che ha dato il suo nome ad un’era geologica, l’ultima all’interno della grande storia dello sci alpino.
Dal 2012 la Coppa del mondo generale è stata affare solamente suo e grandissimi sciatori come Kristoffersen, tanto per non fare nomi, hanno rischiato di perdere l’integrità mentale cercando troppo spesso inutilmente di batterlo. Ma l’avventura termina qui, perché questo ragazzone, non tanto alto ma dal fisico incredibilmente possente, che risponde al nome di Marcel Hirscher ha scelto di ritirarsi, di farlo a soli trent’anni, di farlo da campionissimo e da vincente, proprio ad un punto della sua carriera in cui avrebbe potuto tranquillamente dominare il circo bianco ancora per una, due o forse più stagioni. Sicuramente non deve essere stato facile decidere di concludere la propria avventura sapendo che alla fine della prossima stagione una nuova coppa di cristallo finirà nelle mani di qualcun altro, dopo che dal 2012 solo lui, Marcel Hirscher, era riuscito a mettere le mani su tale trofeo in campo maschile. Ma le priorità nella vita cambiano, infatti ad ottobre dello scorso anno, proprio poche ore prima del Media Day di Altenmark, Marcel era diventato papà. A questo si aggiunge il fatto che per la stagione che è alle porte non sono in programma Mondiali ne tanto meno Olimpiadi, ma “solo” la Coppa del mondo che Hirscher ha già stravinto.
Dopo che, per come si sono messe le cose nelle ultime settimane, l’annuncio del ritiro di Hirscher era quanto meno probabile, in tanti ci avete chiesto come cambieranno nel dopo Hirscher. Sicuramente vedremo gare di slalom e soprattutto di gigante più combattute, ma con altrettanta sicurezza possiamo dire che non vedremo più scatenarsi la quint’essenza della potenza fisica che vedevamo deformare gli Atomic rossi ogni volta che Hirscher saltava fuori dal cancelletto di partenza e questo indubbiamente ci mancherà non poco. Da domani nello sci si aprirà una nuova era, vedremo chi sarà in grado di scriverci il proprio nome.
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