Operazione Aderlass: le accuse contro Reichelt non si appesantiscono
Le accuse per doping mosse contro il 39enne velocista di Altemarkt sembrano indebolirsi a mano a mano che si procede nell’inchiesta denominata “Operazione Aderlass”.
Infatti, sebbene la procedura nei suoi confronti continui, il Kleinen Zeitung di Salisburgo sostiene che la posizione del campione del mondo di superG 2015 non si sarebbe ulteriormente appesantita.
Reichelt, che si è sempre dichiarato innocente, ha ora circa 4 mesi per poter presentare la sua memoria difensiva. Per fare questo pare abbia ingaggiato un esperto di doping incaricato di smontare le tesi accusatorie che pendono su di lui.
Un compito apparentemente complesso data la portata dello scandalo in cui è invischiato il velocista austriaco. Una vicenda spiacevole per il mondo degli sport invernali iniziata lo scorso febbraio dopo che durante un raid della polizia austriaca, in occasione dei campionati del mondo di sci nordico a Seefeld, Max Hauke è stato colto nel bel mezzo di una trasfusione.
L’indagine che ne è seguita ha portato a galla un sistema di doping, capitanato dal dottor Mark Schmid, in cui sarebbero coinvolte decine di atleti, e che al momento ha portato all’arresto di alcuni medici, 5 fondisti e 2 ciclisti.