Nella prima discesa di Cortina d’Ampezzo trionfa Venier, Goggia terza, Shiffrin ko
È stata molto molto impegnativa la prima delle due discese femminili di Coppa del Mondo di Cortina d’Ampezzo, centesima gara del Circo Rosa sulle nevi ampezzane, con tante atlete cadute specialmente sul salto del Delta, dove tutte andavano molto più lunghe del solito, tra le quali Federica Brignone e le svizzee Priska Nufer e Michelle Gisin. E sembrano purtroppo essersi fatte male Corinne Suter e Mikaela Shiffrin.
La svizzera, già caduta e infortunatasi l’anno scorso nella parte finale, oggi non è finita per terra ma si è fermata tenendosi il ginocchio e urlando di dolore. La Regina dello Sci invece è finita violentemente nelle reti dopo circa 20 secondi di gara e dopo qualche lunghissimo minuto si è rialzata ma zoppicando e così come Suter è stata portata via in elicottero. Vi aggiorneremo sulle condizioni di entrambe.
A trionfare è stata Stephanie Venier, argento mondiale nella specialità a St. Moritz nel 2017, che ha riportato alla vittoria l’Austria in una discesa femminile di Coppa del Mondo dal trionfo di Nicole Schmidhofer a Lake Louise il 7 dicembre 2019, mentre l’ultima a vincere a Cortina era stata Ramona Siebenhofer il 19 gennaio 2019.
Venier sale per la nona volta su un podio di Coppa, la sesta nella specialità, e vince la sua seconda gara dopo la discesa di Garmisch-Partenkirchen del 27 gennaio 2019. Seconda si è piazzata a 39 centesimi la svizzera Lara Gut, straordinaria nella parte alta ma poi sorpassata in quella bassa da Venier, che sale a quota 82 podi, uno in più di Tina Maze e Maria Riesch, e 21 in discesa. Ma sul terzo gradino oggi si accomodano addirittura in tre, staccate di 71 centesimi dalla vincitrice: Sofia Goggia, Christina Ager e Valerie Grenier.
Una circostanza simile si era verificata due sole volte, nella discesa maschile di Zell am See del 18 dicembre 1973 e nel superG maschile di Beaver Creek dell’1 dicembre 2018. La fuoriclasse bergamasca sale a 53 podi complessivi in Coppa e 33 in discesa, uno in più di Katja Seizinger, e il suo vantaggio nella classifica di specialità è di 74 punti su Venier. L’austriaca Ager, molto spesso bene in prova ma mai in gara, conquista il suo primo podio, la grande gigantista canadese il suo quarto ma anche il suo primo top ten nella specialità. Sesta e settima una bravissima Laura Pirovano, al miglior risultato stagionale che è stato a lungo un terzo posto, e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, ottava e nona le altre due austriache Cornelia Huetter e Mirjam Puchner, decima e dodicesima le svizzere Joana Haehlen e Jasmine Flury.
Così le altre azzurre: undicesima una Marta Bassino velocissima nella parte più tecnica ma che poi ha perso tanto su quella più scorrevole, diciannovesima Nicol Delago, ventitreesima Nadia Delago, ventiquattresima Roberta Melesi, ventiseiesima Teresa Runggaldier, fuori, appunto, Brignone. Domani discesa bis. Ecco le dichiarazioni tratte da fisi.org di Goggia, Brignone e Bassino.
Sofia Goggia: “È sempre bello finire la gara quando senti l’affetto del pubblico. La giornata non è stata facile, oggi l’ho presa per studiarla un po’ visto che la prova non era venuta granché bene. Poi ci sono state una serie di uscite che non hanno reso facile la gara. Viste anche le tante uscite sono andata più tranquilla. Cercherò di analizzare questa gara per poter migliorare già da domani”.
Federica Brignone: “Sono a posto anche se ho qualche botta qua e là. Ho sbagliato quel passaggio e sono uscita. E’ un peccato perché non riesco a fare in gara quello che ho preparato in allenamento. Oltretutto se cado anche non va proprio bene. Bisognerebbe forse riflettere sui calendari, viste le tante cadute di oggi, perché la Coppa del Mondo richiede molto e forse alle volte è un po’ troppo”.
Marta Bassino: “Sono contenta per oggi, so che ho sbagliato nella parte bassa. E’ stata una gara molto difficile per la gestione, ma, nel complesso, sono contenta per la mia discesa. Oggi non era una gara difficile da sciare: era una questione di tempismi corretti. Certo, se si sbaglia si finisce fuori e si rischia”.