Nel cuore dell’Oasi Zegna
Bielmonte è un piccolo comprensorio nelle Prealpi biellesi, a poca distanza da Milano e da Torino. Ma soprattutto rappresenta il centro dell’Oasi Zegna, il primo esempio di mecenatismo ambientale che ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del territorio. A febbraio ospita per la seconda volta la manifestazione Sciatori d’Epoca di Maila Costa
Bielmonte, posto al culmine dell’Oasi Zegna, è un piccolo comprensorio sciistico e naturalistico nelle Prealpi biellesi, a 1500 metri di altitudine, adatto soprattutto alle famiglie. A meno di due ore da Milano e da Torino, lo si raggiunge con la Panoramica Zegna e ne rappresenta il punto più alto.
Qui, all’Alpe Marca di Piatto, negli anni ‘50 dello scorso secolo, il Conte Ermenegildo Zegna realizzò un sogno: costruire dal nulla una località sciistica per tutti.
Sono gli anni ’30 quando Zegna, dopo aver creato a Trivero il Lanificio Ermenegildo Zegna, si dedicò a realizzare case per i suoi dipendenti e un centro dedicato alla salute, alla formazione, allo sport e al tempo libero dei suoi concittadini. È nell’ambito di questo progetto che viene decisa la riforestazione delle pendici della montagna, con 500.000 tra conifere, rododendri e ortensie e la costruzione della Panoramica Zegna che collega Triviero a Rosazza, dando la possibilità a tutti di godere della montagna.
L’Oasi Zegna, che interessa il territorio montano posto attorno ai primi 26 chilometri della Panoramica e si estende per un’area di circa 100 chilometri quadrati, è stata realizzata dai suoi famigliari nel 1993. Primo esempio italiano di mecenatismo ambientale, l’Oasi Zegna ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del territorio, trasmettendo ai visitatori una maggiore conoscenza della natura e, quindi, un suo maggior rispetto.
Bielmonte rappresenta il centro dell’Oasi e si sviluppa intorno al suo primo nucleo ricettivo, lo Chalet Bielmonte. L’intervento di grandi architetti come Luigi Vietti ed Ernesto Giuliano Armani determinò la progressiva trasformazione residenziale della località, con la costruzione di strutture ricettive non invasive nell’area attorno agli impianti sciistici e di complessi residenziali. Venne poi creato il piazzale per il parcheggio delle autovetture e, infine, gli impianti di risalita. Il primo fu la seggiovia del Monte Manca, seguito dalla sciovia della Buca di Forno fino ad arrivare agli attuali sette impianti.
In pochi anni Bielmonte è diventata protagonista di importanti eventi sportivi, come il Parallelo di Natale nel 1976 e nel 1977, che vide la partecipazione della Valanga Azzurra, e le gare di Kl, il chilometro lanciato, negli anni 1998 e 1999. Sempre dell’architetto Vietti è la creazione dell’Hotel Bucaneve, di recente ristrutturato e dotato oggi di accoglienti camere, di una bellissima sala ristorante con un grande camino e di una piccola e moderna spa.
E le piste? Sono 11, per circa 10 chilometri. Si lascia l’auto nel parcheggio coperto, si sale una rampa di scale fiancheggiando la biglietteria e si raggiunge il Piazzale impianti da dove parte la seggiovia che da 1482 metri raggiunge il Monte Cerchio, a quota 1621. Da qui si può tornare al Piazzale scegliendo tre diversi tracciati: una blu adatta ai corsi di primo livello; una rossa dove si svolgono le gare e dotata di impianto di illuminazione per lo sci notturno; un’altra una blu adatta ai corsi. Sul piazzale si trova anche il Campo scuola con i tre tappeti mobili.
Risalendo al Monte Cerchio, in direzione nord, si entra nel Parco della Valsessera. 3 sono i tracciati per ritornare a valle, tutti catalogati rossi: il primo è caratterizzato da una pendenza costante; il secondo è più mosso, mostra alcuni cambi e ha l’omologazione per le gare Fis; il terzo è leggermente più impegnativo.
Scendendo a metà della Monte Cerchio si trova la deviazione che raggiunge lo skilift del Massaro, dove al fianco corre la pista blu della Marchetta. Salendo con lo skilift del Massaro, ecco l’omonimo monte, a 1494 metri e, scendendo verso est, la pista della Muschiera, una rossa con un tracciato piacevole e una pendenza costante, che si snoda in mezzo a un bosco di faggi fino all’alpe, a quota 1300. Tornando al Piazzale impianti, sulla sinistra si trova la Piazzetta della scuola sci da dove parte una vecchia seggiovia monoposto che raggiunge il Monte Marca, a 1616 metri; da qui la vista può spaziare a 360 gradi: a sud, nelle giornate terse, si vede Biella e i paesi limitrofi, la brughiera della Ba- raggia di Candelo, la costa morenica della Serra, la collina di Superga con Torino e lo splendido Monviso; verso sinistra il Vercellese con le sue risaie, Novara con la cupola di S. Gaudenzio e Milano. Verso nord si entra nel Parco della Valsessera, ma lo sguardo viene rapito dalla vista del Monte Rosa con la sua parete sud e la capanna Margherita, proseguendo verso nord-est fino all’Adamello.
Tornando alle piste dal Monte Marca, in direzione ovest scende la Buca di Forno, una rossa con due varianti. Sempre dalla cima del Monte Marca, in direzione nord, parte la pista più lunga e impegnativa, il Dosso Grande, una nera con un primo tratto più dolce che poi aumenta di inclinazione fino a raggiungere il 50 per cento di pendenza. Con la seggiovia del Dosso si raggiunge nuovamente il Monte Marca, da qui con un tratto di collegamento si arriva al colletto e alla pista Piazzale, che scende alla base degli impianti. In alternativa, si può lasciare la macchina al Piazzale Due e, sci ai piedi, ci si collega alla Buca di Forno, tornando al Piazzale impianti.
Bielmonte ha una conformazione a panettone e pertanto gode di un’esposizione solare favorevole. La pista della Muschiera, rivolta a est, è la prima a essere raggiunta dal sole al mattino, poi tocca alla pista del Cerchio, del Piazzale e, infine, al pomeriggio alla Buca di Forno.
L’apres ski goloso
E dopo una giornata sugli sci, appuntamento alla terrazza panoramica dell’albergo Bucaneve per la “merenda sinoira” e l’aperitivo intorno al braciere, con ottimi vini e assaggi preparati dallo chef.
In alternativa, con le ciaspole o con
la seggiovia monoposto, si raggiunge
il rifugio Monte Marca, dove gustare miaccie valsesiane, polenta concia e tome locali.
Per chi vuole rilassarsi al caldo, ideale è il centro benessere del Bucaneve, posto pressochè alla partenza degli impianti. Un percorso di benessere con sauna detossinante, circuito Kneipp, bagno turco aromatico, doccia emozionale cromatica che culmina con una sosta nell’idromassaggio panoramico e che può essere arricchito con massaggi e trattamenti olistici a base di prodotti naturali (il fieno dell’Altipiano di Asiago e le erbe selvatiche).
I più sportivi potranno invece godersi
il paesaggio montano con le ciaspole o gli sci da fondo (su percorsi separati) fino alle baite dell’Artignaga, in Alta Valsessera. Al rientro, per chi lo desidera, degustazione di polenta concia e possibilità di pernottamento alla Locanda Bocchetto Sessera.
L’8 e il 9 febbraio torna Sciatori d’Epoca
Anche quest’anno l’8 e il 9 febbraio si terrà a Bielmonte il Raduno di Sciatori d’Epoca, nell’ambito del quale verrà disputato lo Slalom storico in notturna Trofeo Mario Ferragut (maestro di sci e fondatore nel 1956 della Nuova Scuola di Sci Bielmonte, oggi Scuola di Sci Bielmonte Oasi Zegna).
Si tratta di una gara aperta a tutti e alla quale lo scorso anno vi hanno preso parte 67 appassionati provenienti da tutta Italia. Particolarmente elevato il numero di chi si è cimentato con gli sci di legno, tutti vestiti in modo davvero curato, come del resto gli spettatori. Una giornata di grande divertimento e di grande amore per la montagna e per lo sci che per Biella rappresenta una tradizione consolidata, un evento che ha visto la partecipazione di Piero Gros, Claudia Giordani, del freestyler Roberto Franco e di Elena Banfo, medagliata del KL e, per l’occasione, apripista d’eccezione. Una manifestazione, quella passata, contraddistinta da un grande calore umano, con i biellesi schierati in prima linea a dare il proprio sostegno a partecipanti e organizzatori.