Morto Finn Christian Jagge, oro olimpico in slalom ad Albertville 1992
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno quasi a conclusione di una giornata tragica per gli sport invernali che ha visto anche la scomparsa a 32 anni dell’australiano due volte iridato di snowboard cross Alex Pullin: Finn Christian Jagge, norvegese di 54 anni, è morto a causa di una malattia fulminante, come ha annunciato sua moglie Trine-Lise sulla sua pagina Facebook. Il più grande successo di Jagge fu l’oro olimpico in slalom conquistato ad Albertville 1992 davanti ad Alberto Tomba.
Nato il 4 aprile 1966 a Oslo e cresciuto nello Sci Club di Baerum, Finn Christian Jagge, soprannominato “Finken”, apparteneva a una famiglia di grandi sportivi: la madre, Liv Christensen, era a sua volta una sciatrice che partecipò ai Giochi di Squaw Valley 1960 e Innsbruck 1964 (in questa occasione fu settima in slalom), il padre Finn Dag era un tennista che rappresentò anche la Norvegia in Coppa Davis. Il primo risultato di rilievo di Finken in Coppa del Mondo fu il settimo posto nello slalom di Are del 1986. Specialista quasi esclusivo delle porte strette, non disdegnava però dal disputare le combinate: fu quarto a Chamonix ne 1997 e nono ai Giochi di Calgary 1988. Conquistò il primo dei suoi 17 podi in Coppa del Mondo il 10 dicembre 1991 quando fu secondo al Sestriere dietro ad Alberto Tomba, che riuscì a battere una settimana dopo a Madonna di Campiglio, ottenendo la sua prima vittoria.
Ma, come detto, il suo capolavoro arrivò ai Giochi di Albertville 1992: il 22 febbraio a Les Menuires trionfò nello slalom resistendo per soli 28 centesimi alla rimonta imperiosa di Tomba che a metà gara era sesto a 1″58 dallo scandinavo che aveva fatto la manche della vita infliggendo più di un secondo di distacco a tutti gli altri. Ai Mondiali invece fu settimo in combinata nel 1987 e in slalom nel 1993, in totale ha partecipato a otto rassegne iridate e a quattro Olimpiadi invernali. Nella Coppa del Mondo di slalom è stato terzo nel 1992, nel 1997 e nel 1997 e quarto nel 1994 e nel 1998 e complessivamente ha vinto 7 gare: oltre a quella sul Canalone Miramonti del 1991, si impose a Kranjska Gora 1994, Vail 1997, Sestriere nel dicembre 1997 e dicembre 1998, e Ofterschwang 1999, e per finire ancora a Madonna di Campiglio il 13 dicembre 1999, all’inizio del suo ultimo inverno agonistico. L’Italia portava quindi particolarmente bene a questo simpatico norvegese che, come abbiamo visto, uno dei più grandi rivali di Alberto Tomba in un’epoca piena di grandissimi slalomisti.
Possiamo dire che, a parte Stein Eriksen negli anni cinquanta ed Erik Haker negli anni settanta, Finn Christian Jagge, insieme a Ole Christian Furuseth, e seguito dopo brevissimo tempo da Kjetil Andre Aamodt e Lasse Kjus, è stato il capostipite della grande Norvegia che da almeno trent’anni a questa parte ha ottenuto grandi risultati, e a tratti ha anche dominato, nello sci alpino maschile. Questo il saluto di Alberto Tomba al suo grande avversario e poi amico: “Quante sfide dagli inizi di coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi …..I WILL NEVER FORGET YOU !!! Un abbraccio VINCENTE fin lassù. Your friend Albi”.
Foto: Pagina Facebook Trine-Lise Jagge