Morto a 71 anni Rolando Thoeni, cugino di Gustavo e alfiere della Valanga Azzurra
Se n’è andato a 71 anni, compiuti lo scorso 17 gennaio, Roland (italianizzato Rolando) Thoeni, cugino di Gustav (italianizzato Gustavo), di cui era di poco più di un anno più grande, e uno degli uomini più importanti della Valanga Azzurra, almeno nei primi anni, quando il soprannome di quella grande squadra non era ancora stato inventato. Nato nel paese di famiglia, Trafoi, ai piedi del versante altoatesino dello Stelvio, “Rolly” era fortissimo in slalom ma sapeva cavarsela molto bene anche in gigante e in combinata, specialità nella quale fu quinto a Wengen nel 1975.
Il 13 febbraio 1972 vinse la medaglia di bronzo olimpica in slalom a Sapporo subito dietro al grande cugino, che fu argento, e allo spagnolo Paco Fernandez Ochoa, che conquistò un sorprendente oro. Un mese dopo Rolando visse i giorni migliori della sua carriera: il 15 e il 16 marzo in Val Gardena fu ottavo e terzo in discesa e in gigante, il 17 vinse lo slalom di Madonna di Campiglio, sua prima vittoria in Coppa del Mondo, e 24 ore più tardi, a oltre 500 km di distanza, trionfò anche nello slalom di Pra Loup, sua seconda e ultima vittoria in Coppa del Mondo, davanti a Gustavo, che il giorno dopo si aggiudicò la sua seconda sfera di cristallo.
Complessivamente, oltre a quei tre podi, in Coppa si è classificato altre 9 volte nei primi dieci dal 1971 al 1975, inoltre fu presente anche ai Giochi di Innsbruck 1976, ove fu quattordicesimo in discesa prima di chiudere la carriera a soli 26 anni.