Matteo Marsaglia, il papà jet più forte del mal di schiena
Fino a non molto tempo fa si pensava, e anche Enzo Ferrari lo diceva per quanto riguarda i piloti di Formula 1 e di automobilismo in generale, che chi diventa papà non avrà più le motivazioni sufficienti per continuare a essere uno sportivo di successo. Nel caso di Matteo Marsaglia, ma anche, tra gli altri, di Peter Fill, è stato esattamente il contrario. A novembre infatti era massacrato dal mal di schiena, più del solito, tanto è vero che ha scoperto di non avree più un disco vertebrale. In parole povere, era vicino all’abbandono dell’atività agonistica.
Ma poi, l’11 novembre, la sua compagna Marta ha dato alla luce il piccolo Andrea. Matteo subito dopo è partito per Copper Mountain, Colorado, per i consueti allenamenti di vigilia della nuova stagione della velocità, e come per incanto le cose sono migliorate, tanto è vero che sulla Birds of Prey di Beaver Creek, proprio il luogo dove aveva meditato di dare l’addio allo sci nel caso i suoi problemi fisici avessero continuato a tormentarlo, ha ottenuto uno splendido quarto posto in discesa, suo miglior risultato nella specialità e suo ritorno nella top ten di una gara di Coppa del Mondo dopo quasi tre anni, e poi a fine dicembre è stato anche decimo sempre in discesa sulla Stelvio di Bormio.
Niente male per uno che meditava seriamente di ritirarsi e che invece, a 36 anni suonati, essendo nato a Roma il 5 ottobre 1985, sta vivendo la stagione della rinascita di una carriera durante la quale, oltre a dover fare i conti con gli infortuni, in particolare al ginocchio e alla caviglia, col mal di schiena è sempre stato costretto a convivere. Nato nella Capitale, dicevamo, da padre maestro di sci e mamma tennista di alto livello, si trasferisce ancora ragazzo a San Sicario, sulle montagne olimpiche piemontesi, con tutta la famiglia, compresi i fratelli Eugenio e Francesca, quest’ultima facente parte della Valanga Rosa.
Matteo esordisce in Coppa del Mondo nel 2008 nella combinata di Val d’Isère, al suo attivo ha una vittoria e un secondo posto nel circuito maggiore, entrambi in superG ed entrambi nella stagione 2012-2013: primo a Beaver Creek l’1 dicembre 2012 e secondo in Val Gardena 13 giorni dopo. Ha anche all’attivo tre podi complessivi di cui due vittorie in Coppa Europa, cinque partecipazioni ai Mondiali e una ai Giochi invernali, a Pyeongchang 2018, dove è stato ventesimo in superG. Ha inoltre vinto ben 16 medaglie ai campionati italiani assoluti di cui 8 d’oro, 3 in discesa, 4 in superG e 1 in combinata.
E’ uno dei personaggi più simpatici, brillanti e intelligenti del mondo dello sci alpino, ben lontano dal prototipo dell’atleta di montagna tutto forza e coraggio: ma la forza e il coraggio non gli mancano di certo, altrimenti non sarebbe rinato dalle sue ceneri più e più volte dopo le avversità che ha dovuto affrontare in tanti anni di carriera. Un’altra sua passione oltre allo sci? La vela, una “malattia” di famiglia da sempre: lo racconta lui stesso nella bella intervista che gli ha fatto il nostro Andrea Cappelletti e che potete leggere sul numero di gennaio di Scimagazine. Non perdetevela, ne vale davvero la pena!
Foto: Pentaphoto