
Marco Odermatt campione del mondo di superG
Due anni fa Marco Odermatt aveva vinto gli ori mondiali in discesa e in gigante, gli mancava quello in superG e oggi ha colmato la lacuna stravincendo la gara iridata sulla pista Schneekristall/Zwolfer di Saalbach-Hinterglemm.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA
Un secondo netto il vantaggio del fuoriclasse del Canton Nidvaldo sull’austriaco Raphael Haaser, che era stato bronzo due anni fa in combinata e che oggi conquista un argento che sicuramente dedicherà alla sorella Ricarda, che si è gravemente infortunata al ginocchio destro nel superG femminile di ieri.
Il bronzo, con un distacco di 1”15, va al norvegese Adrian Smiseth Sejersted, una carriera segnata dagli infortuni e due podi in Coppa del Mondo, conquistati oltre quattro anni fa entrambi in superG. Per la Svizzera è il quarto oro mondiale in un superG maschile, l’ultimo l’aveva vinto Didier Cuche nel 2009.
Quarto a 5 centesimi dal podio l’austriaco Vincent Kriechmayr, che ha voluto essere ai Mondiali di casa malgrado l’infortunio di Wengen, quinto il giovane norvegese Fredrid Moeller, sesto il terzo austriaco, Stefan Babinsky, settimi ex-aequo lo statunitense Ryan Cochran-Siegle e l’unico degli azzurri a salvarsi, Dominik Paris.
Nono Stefan Rogentin, emblema di una Svizzera che come ieri tra le donne ha parecchio deluso ma oggi è stata salvata Odermatt. decimo il canadese Jeffrey Read. Ventisettesimo il canadese campione uscente James Crawford. Disastrosi gli altri azzurri: ventitreesimo Mattia Casse, ventiquattresimo Christof Innerhofer, iridato 14 anni fa in questa specialità, fuori Giovanni Franzoni. Di seguito le loro dichiarazioni.
Dominik Paris: “Sapevo di dover spingere al massimo ma non sono riuscito a partire molto bene, ho perso tanto in alto. Nella parte centrale non è andata male, poi in fondo in tutta onestà non capisco come Odermatt abbia fatto ad andare così forte. In discesa ci siamo, la fiducia cresce, specie dopo una gara così. Nella prova di domani cerco di sistemare ancora alcuni dettagli per poi dare il massimo domenica”.
Mattia Casse: “Non sono stato veloce, poi l’errore in basso mi ha di fatto frenato. Ora resettiamo tutto: il Mondiale propone ancora due gare e si va avanti, gli errori fanno parte del gioco ed ora si volta pagina”.
Christof Innerhofer: “Mi sentivo bloccato di tibia, così sono sceso senza mai lavorare in avanti, molto statico. Non ho commesso errori perché sapevo che linee seguire, ma mi è mancata la spinta in avanti. Peccato”.
Giovanni Franzoni: “Peccato, perché oggi ci credevo. Mi sentivo bene e ho rischiato un po’ le linee, poi ho fatto un errore stupido. Sono partito per puntare a qualcosa di grande e non è arrivato nulla. Mi spiace davvero, ma butto giù questo boccone amaro e penso alle prossime”.
MV