Lo sci e Cervinia ingiustamente attaccati
A Breuil-Cervinia stamattina è incominciata la stagione dello sci, con tanti appassionati che si sono cimentati sulle piste, complice anche la splendida giornata di sole. Secondo la stima della Cervino spa, le persone erano circa 1800-2000.
La giornata si è svolta in un clima spensierato e divertente per gli sciatori e con rispetto per il distanziamento sociale. Nessun problema all’entrata degli impianti, tranne quelli più a valle per qualche ingorgo subito smaltito, e nessun problema anche sulle piste. Solo alla biglietteria si sono formate lunghissime code di persone che andavano a ritirare lo stagionale e purtroppo questo è l’unico aspetto che i media nazionali stanno mettendo in evidenza sui loro siti internet, e altrettanto è stato fatto dalle televisioni, dato che è stato mandato qualche inviato sapendo benissimo che oggi era il primo giorno di sciate stagionali.
“C’è già molta gente, come se fossimo in piena stagione, ma la situazione è ottima dal lato dell’accesso graduale e del controllo – ha dichiarato all’Ansa Matteo Zanetti, fresco presidente e amministratore delegato della Cervino spa, la società che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia e non solo -. Ovviamente c’è stata gente alle casse, con una coda che abbiamo gestito esternamente per non creare ammassamento all’interno delle casse. C’è lo skipass online, lo skipass negli alberghi, tutte le nostre casse e anche la cassa automatica. A ogni persona venuta a fare il biglietto è stata misurata la temperatura, tutti sono con la mascherina”.
Insomma, la Cervino spa ha preso tutte le precauzioni per gestire i giorni di sciata con l’emergenza Covid che sta nuovamente esplodendo e le code nel giorno d’apertura erano pressoché inevitabili. Temiamo che queste code verranno strumentalizzate in modo tale da influenzare negativamente il comitato tecnico-scientifico, che dovrà agire nelle prossime ore col governo per prendere ulteriori provvedimenti. Noi ci permettiamo di fare un appello: non impedite agli appassionati la possibilità di sciare e di divertirsi. Non può bastare un solo intoppo, avuto da una società impianti che sicuramente non ripeterà l’errore per distruggere l’economia della montagna: lo sci è uno sport sicuro anche in emergenza Covid, sia sugli impianti di risalita sia in pista, e la giornata di oggi l’ha ampiamente dimostrato a chi era presente.
Oggi la paura della gente è stata strumentalizzata e si è cercato di trovare un nuovo capro espiatorio per i problemi che ci apprestiamo ad affrontare, rappresentando una realtà vera ma troppo parziale, facendo di tutta l’erba un fascio e gettando ombra sul lavoro che fino a questo momento è stato fatto per permetterci di ripartire in sicurezza. Auspichiamo una presa di consapevolezza da parte degli appassionati della neve che sapranno valutare la situazione con spirito critico.