Livigno : neve D.O.C.
Viene chiamato il Tibet delle Alpi, dove la neve è sempre abbondante e dove gli appassionati degli sci larghi si danno appuntamento
Camminando lungo la strada principale, all’ora dell’apres-ski, si rimane colpiti da due cose: dal gran numero di negozi che vendono alcolici e articoli elettronici e dai tantissimi ragazzi e ragazzi con giacche e pantaloni dai mille colori che si riuniscono nei locali più alla moda disseminati su questo corso che sembra non finire mai. E che taglia in due il paese di Livigno, 1816 metri di altezza e, soprattutto, la Mecca italiana dei freerider, che da anni si danno appuntamenti sui pendii carichi di fresca del Mottolino e del Carosello. Vengono da tutto il mondo con le loro tavole e con gli sci larghi, come ci spiega Sandro Mottini, la persona che anni fa aveva portato il freestyle in Italia. «Dall’America l’ho fatto conoscere in Svizzera e poi nel nostro paese – racconta -. Ho organizzato le prime gare di sci acrobatico in Italia, poi il fenomeno è esploso con numeri in costante aumento. E Livigno è la patria di questi ragazzi, che trovano pendii per tutti i livelli e park tra i più attrezzati e completi in Europa».
Sì, perchè Livigno, un “paesone” nel cuore della Valtellina, a una mezz’ora abbondante di curve da Bormio e con la Svizzerà lì a due passi, è davvero un posto particolare. Situato a 1816 metri e incastonato tra due comprensori, quello del Mottolino e quello del Carosello, è Porto franco. Significa che i prodotti sono esenti da Iva e che gli acquisti sono particolarmente favorevoli. O almeno lo erano in passato, interviene Mottini. «Dopo gli anni Venti si comprava caffè, farina e altri prodotti a Bormio, e si pagava il dazio, che a quei tempi esisteva. Importandoli dalla Svizzera, invece, non si applicava il dazio in entrata perché Livigno era Porto franco. E si risparmiava. Negli anni Ottanta il dazio è sparito e la differenza è data dall’Iva. Però, da qualche tempo a questa parte non è più tanto conveniente comprare da noi, tranne che fare il pieno alla macchina. In questo caso, infatti, si risparmia ancora parecchio».
Livigno è comunque sinonimo di sci, in tutte le sue declinazioni. Ci sono i freerider, ma anche gli appassionati “classici”, quelli che vogliono avere la garanzia di neve sempre bella e abbondante. Non per niente gli impianti chiudono molto avanti nella stagione, spesso oltre il primo di maggio, proprio per la quantità di neve presente e per le temperature alquanto rigide. Da qui il nomignolo di Tibet delle Alpi…
Il comprensorio è diviso in due versanti, il Mottolino e il Carosello, che si trovano uno di fronte all’altro, con in mezzo il paese, che si estende per il lungo. E non sono collegati sci ai piedi. In tutto ci sono 115 chilometri di piste, per la maggior parte rosse molto larghe, dove tirare ampi curvoni in velocità. Alla mattina conviene sciare al Carosello e spostarsi di pomeriggio al Mottolino, così da avere sempre le piste al sole. Piste che, lo ripetiamo, sono tecniche e ben tenute. Come la Giorgio Rocca, una rossa intitolata al grande campione di Livigno. Si sale con la seggiovia Teola, un paio di tornanti di macchina sopra la cabinovia del Mottolino, e si arriva ai 2360 metri del Camanel. Il primo tratto è ampio, poi l’ingresso nel bosco, dove sulla sinistra troneggia una gigantografia dell’atleta. Il tracciato si restringe mantenendo una pendenza costante, poi si fa via via più impegnativo in prossimità dell’arrivo. Tornati in quota conviene andare verso le piste del Monte Sponda (2576 metri) e del Monte della Neve (2785 metri), che è il punto più alto della ski area. Da non perdere il percorso che da qui si snoda fino in paese, dopo più di 1000 metri di dislivello; una pista adatta a tutti, ai più bravi e allenati che se la “mangiano” in pochi minuti ma anche alle famiglie, visto che non presenta passaggi difficili.
Scendendo ci sono due o tre varianti che piegano verso Trepalle, il comune più alto d’Europa (e il più freddo!) che si incontra venendo da Bormio in macchina, appena dopo il controllo doganale. A lato è stato ricavato un enorme snow park, con ogni genere di salto, dove si può tentare qualsiasi tipo di figura. E’ tra i più grandi d’Europa.
E sempre per gli amanti di questo genere di evoluzioni, ogni stagione viene costruito (in mesi di lavoro) una sorta di castello di neve, alto come due piani di una casa, con diverse rampe per i salti. Una costruzione incredibile, sulla quale viene organizzata a fine stagione una gara con i migliori rider al mondo. Rider che tra un salto e l’altro si ritrovano al rifugio Planon, appena sotto la costruzione. Musica a tutto volume e grandi tavoli in legno sulla terrazza. All’ingresso… la scocca di una Fiat 500 bordeaux parcheggiata nella neve. Età media? 25 anni, non di più.
Ci fermiamo a mangiare un boccone in compagnia di Fabio Giacomelli, il sales & marketing manager di Lungolivigno, l’azienda che riunisce l’attività della numerosa famiglia Giacomelli (parliamo di sette tra fratelli e sorelle): tre hotel, un ristorante, diverse boutique e appartamenti. Fabio osserva sorridendo un gruppo di rider tedeschi. «Vedi, Livigno in tutti questi anni si è modernizzata ed è stata capace di attirare una clientela variegata e internazionale. Nei nostri hotel arrivano belgi, polacchi, tedeschi, russi e tanti sudafricani. Gli italiani rappresentano il 25 per cento del totale. Una mano importante l’hanno data gli eventi, soprattutto quelli di freeride, che ci hanno aperto le porte a nuovi mercati. Basta guardarsi attorno per rendersene conto. Ci sono ragazzi e ragazze con le tavole e gli sci larghi ovunque. Gente che magari ha attraversato mezzo mondo per venire a Livigno».
Finito di mangiare torniamo in quota, da dove la vista spazia sul paese e sull’altro versante del comprensorio, quello del Carosello, dove gli impianti salgono fino a sfiorare i 2800 metri. Anche lì numerose rosse e un “pistone” che da Blesaccia, a 2,766 metri, si snoda fino in paese, un pendio vario, catalogato nero e che termina nella zona di San Rocco.
E se si vuole provare a cimentarsi in fuori pista per le prime volte? «Allora conviene andare alla Vallaccia – spiega Mottini -. Siamo sul versante del Mottolino. Si parte dal Monte della Neve e si scende fino a Trepalle, dopo circa 1000 metri di dislivello lungo i quali puoi andare dove vuoi, senza incontrare pericoli o difficoltà. La classica discesa per chi muove i primi passi in fresca. Mentre i più esperti possono cimentarsi, con prudenza, su uno dei percorsi più impegnativi e interessanti delle Alpi. Da Blesaccia 2, sul Carosello, si va verso la Val Federia, una valle parallela a Livigno, lungo canalini e tratti molto ripidi. Un percorsa vario e difficile. Non certo adatto a tutti».
I piatti della tradizione
A Livigno un tempo, prima dell’avvento del turismo, erano tutti pastori e avevano le stalle con le mucche e le pecore. «L’alimento primario era la farina gialla, con quello si faceva tutto», spiega Mottini. Alla mattina per colazione si preparavano gli sfrigol, con farina gialla, latte e panna; una sorta di cus cus con latte o minestra di latte. A mezzogiorno si mangiava la polenta, sempre fatta con la farina gialla, oppure gli gnocchi con la farina bianca, piatto che si è poi trasformato nei famosi pizzoccheri, che però non sono di Livigno e vengono fatti con la farina scura. Alla sera, polenta molle con il latte, la moesa, accompagnata a volte con della carne. Si ammazzava di tanto in tanto qualche bestia e la si cucinava.
Famiglie: a marzo sciare conviene
Il gruppo Lungolivigno organizza una settimana dedicata alle famiglie: dal 21 al 28 marzo il soggiorno del bambino, fino ai 12 anni, è gratuito (per il secondo bambino lo sconto è del 50 per cento), ma non solo: anche lo skipass è gratuito (per ogni bambino accompagnato da un adulto pagante), noleggio attrezzatura gratis per il primo bambino e scontata del 50 per cento per il secondo (accompagnato da due adulti paganti).
In questa settimana speciale, gli hotel del gruppo Lungolivigno applicano tariffe davvero convenienti: da 84 a 149 euro al giorno ad adulto in mezza pensione
Abbiamo scelto
Hotel Concordia (tel. 0342990200, www.lungolivigno.it) si trova nel cuore dell’area pedonale, affacciato sulla via dello shopping. Dispone di un parcheggio riservato, di un’area relax e di un ristorante raffinato. Il Lounge bar è la tappa obbligata per gli amanti dell’apre ski
Sciare a Livigno diventa un “mobile game”
Carosello 3000 Livigno, in partnership con Nike Vision, Apo, Dragon e Level Gloves presenta My3000, un innovativa applicazione mobile che consente agli appassionati di trasformare lo sci sulle piste in un in un’avvincente avventura a premi.
Si chiama My3000 l’applicazione mobile per dispositivi Android e iOS che permette, grazie alla geo-localizzazione gps, di trasformare lo sci sulle piste di Carosello 3000 in una divertente caccia al tesoro.
Utilizzando l’applicazione il turista avrà una settimana di tempo per compiere una serie di missioni, come sciare un certo dislivello, scannerizzare dei qr code oppure mangiare un certo tipo di hamburger. Il completamento di queste azioni, raggruppate in medaglie, consentirà di aggiudicarsi subito dei gadget della ski-area.
Inoltre, al termine della stagione verranno estratti a sorte bellissimi premi come una vacanza di una settimana a Livigno per 2 persone e i prodotti dei partner di Carosello 3000, come gli sci e gli snowboard di Apo e i guanti di Level Gloves, oltre alle tessere mountain bike per i nuovi sentieri flow-country di Carosello 3000.
Ogni martedì è anche prevista una Vertical challenge, ossia una competizione giornaliera basata sul dislivello che premierà i vincitori con le ambitissime mascherine messe in palio da Nike e Dragon.
La sfida non è rivolta però ai soli turisti settimanali. Gli appassionati che raggiungono Livigno più volte nel corso della stagione potranno competere in un contest stagionale, basato sul dislivello, per aggiudicarsi la medaglia Super hero, che assegnerà come primo premio uno skipass stagionale per l’inverno 2015-16.
Gli utenti che scaricheranno My3000 potranno accedere a un’area riservata del sito www.carosello3000.com per modificare il proprio profilo e visualizzare lo storico delle loro prestazioni sulle piste (chilometri percorsi, dislivello raggiunto, velocità).
My3000 non è però solo gaming. Si potranno consultare molte informazioni relative a meteo, livello della neve e web-cam. Importantissime sono le funzionalità safety che permettono agli utenti di contattare il soccorso piste semplicemente con un tasto, oppure di inviare al soccorso, ma anche agli amici, un sms che incorpora la propria posizione su google maps.
L’applicazione, già disponibile per il download su Google Play e Apple Store, è stata presentata direttamente sulle piste di Carosello 3000 domenica 25 e lunedì 26 gennaio.
http://carosello3000.com/it/my3000/whats-that).