Lena Duerr in testa alla prima manche di Are
Come quella del gigante maschile di Kranjska Gora anche la prima manche dello slalom femminile di Are è stata molto equilibrata, anche, va detto, per la facilità della pista, con le prime undici atlete racchiuse in 73 centesimi.
La comanda, pur con un grosso errore nel finale, la veterana tedesca Lena Duerr, scesa col numero 1, con 8 centesimi di vantaggio sulla slovacca Petra Vlhova, già vincitrice della coppa di specialità, e 11 sulla svedese Anna Swenn Larsson, quarta a 25 centesimi la statunitense Mikaela Shiffrin, quinta l’austriaca Katharina Liensberger, sesta la svizzera Michelle Gisin, strepitosa settima col numero 27 l’altra svizzera Aline Danioth, alla quarta gara stagionale dopo due anni di stop per infortunio, ottava la slovena Ane Bucik, nona la statunitense Paula Moltzan, decima la norvegese Mina Fuerst Holtmann. Non sono partite la svizzera Camille Rast, la svedese Sara Hector ma soprattutto l’altra svizzera Wendy Holdener per le conseguenze delle cadute di ieri nel gigante.
Nessuna azzurra si è qualificata per la seconda manche, neanche la presenza di due fuoriclasse come Federica Brignone e Marta Bassino è bastata a salvare l’onore nella gara di oggi: la valdostana si è piazzata trentatreesima, la cuneese trentaquattresima, trentanovesima Lara Della Mea, quarantesima Marta Rossetti, quarantacinquesima Vera Tschurtschenthaler, quarantottesima Celina Haller, fuori Anita Gulli. Ma soprattutto, nessuna azzurra si è qualificata per la finale di specialità a Meribel, a meno che, caso molto improbabile, Brignone, Bassino, Sofia Goggia ed Elena Curtoni, che hanno più di 500 punti nella classifica generale di Coppa del Mondo, non decidano di disputare l’ultima gara tra le porte strette. Una situazione, quella dello slalom femminile italiano, veramente disastrosa, dalla quale non sembra nemmeno esserci via d’uscita in tempi brevi.