L’emozione corre sui binari
Un viaggio unico sui trenini della neve che scalano le montagne. Tra gallerie, viadotti e ponti sospesi come ottovolanti. Per sciare lasciando a casa l’auto di Chiara Todesco
Sembrano i trenini con cui si giocava da piccoli, con i binari che corrono lungo percorsi fantasiosi e le piccole carrozze colorate. Sono i treni della neve, quelli che scalano le montagne, le attraversano e arrivano fino al cuore dei ghiacciai. Un viaggio pieno di sorprese ed emozioni per avvicinarsi alla neve a ritmo lento, scandito da una musica che fa “ciuff ciuff” e che riporta tutti indietro nel tempo, anche se le tecnologie sono ultra moderne. La maggior parte si trovano, guarda a caso, in Svizzera, dove il viaggio sui binari è quasi un’istituzione, ma ci sono anche quelli di casa nostra…
Bernina Express, il trenino giocattolo
Sembra davvero un giocattolo, eppure scala le montagne: il trenino rosso del Bernina compie uno slalom tra la neve correndo lungo le rotaie che uniscono Svizzera e Italia. Ed è un capolavoro dell’ingegneria ferroviaria.
Il viaggio è affascinante e imprevedibile, come un giro di giostra: seduti nelle sue piccole ma confortevoli carrozze panoramiche, sempre con lo sguardo puntato fuori dal finestrino, si attraversano ponti vertiginosi, viadotti e gallerie elicoidali affrontando pendenze del 70 per cento. Con un dislivello di 1823 metri, il trenino scala il Bernina fino a 2253 metri, sfruttando al massimo la forza dell’attrito.
L’intero tragitto dura circa 4 ore. Partendo da Coira, attraversa l’Engadina e si snoda lentamente dietro all’Ospizio Bernina, passando per la Val Poschiavo, fino alla Valtellina. Per gli italiani, che solitamente partono da Tirano e viaggiano verso Coira, il viaggio riserva subito una bella sorpresa: dopo pochi chilometri il treno incrocia il viadotto di Brusio, una rampa che fa guadagnare subito quota. Poi, oltrepassata Poschiavo (973 metri) si raggiunge l’Alpe Grüm, un punto panoramico d’eccezione tra ghiacci e nevi eterne. Superato il valico a 2253 metri, presso Montebello, la vista si apre sul ghiacciaio del Morterasch e sul gruppo del Bernina, con i suoi imponenti Quattromila: il Piz Bernina (4049 metri) e il Piz Palù (3905 metri).
È qui che gli sciatori potranno saltare giù dal treno per prendere la funivia del Diavolezza, che porta alla partenza della lunga discesa del ghiacciaio del Morterasch, una pista prevalentemente di media difficoltà con 300 metri da considerarsi neri. È la discesa più lunga su ghiacciaio in Svizzera: 10 chilometri tra paesaggi selvaggi e affascinanti. Il tracciato finisce proprio alla base del ghiacciaio, proprio davanti alla terrazza del ristorante vicino alla stazione della Ferrovia retica del Morteratsch.
Rimanendo a bordo del treno si raggiunge invece Pontresina (1774 metri), dove si dirama la linea per Samedan-Coira; proseguendo ancora pochi chilometri attraverso il dolce paesaggio dell’Engadina si arriva a St. Moritz (1775 metri). Chi percorre l’intero tragitto passerà anche da Filisur, dove il Bernina Express passa sopra il viadotto Landwasser che, con i suoi 65 metri di altezza, è un po’ il simbolo della Ferrovia Retica.
Glacier Express: il treno rapido più lento del mondo
Dal Piz Bernina al Matterhorn passando per 291 ponti, 91 gallerie, 7 valli. È l’altra grande meraviglia svizzera: il Glacier Express, il treno rapido più lento del mondo, che parte da St. Moritz (o da Davos) e viaggia fino a Zermatt. Ha una storia centenaria da quando tra il 1890 e il 1930 alcuni pionieri, con idee rivoluzionarie, seppero creare gallerie con tornanti e curve, viadotti e sistemi a cremagliera per domare le montagne e raggiungere sui binari anche i punti più impensabili.
Partendo da St. Moritz si prosegue lungo la spettacolare linea dell’Albula e in soli 5 chilometri si superano oltre 400 metri di dislivello. Se si parte da Davos i binari seguono il corso del fiume Landwasser incanalandosi nella gola di Zügen per poi superare il viadotto Wiesner.
A Filisur i due tracciati si ricongiungono e subito dopo la galleria il treno rimane come sospeso a un’altezza vertiginosa percorrendo l’arco del viadotto Landwasser. L’emozione continua e l’occhio rimane incollato al finestrino quando si attraversa la gola Schyn, tra torri e fortificazioni, prima di arrivare a Coira.
Come un gatto delle nevi si arrampica sul passo dell’Oberalp, fino a toccare i 2033 metri di quota e dopo aver attraversato la galleria del Furka sbuca nella regione del Vallese. Le carrozze ora puntano verso il basso, in direzione di Briga, passando attraverso la valle del Rodano.
Il viaggio continua tra scenari più dolci e gole strette e profonde fino a Zermatt, dove il trenino riprende fiato sotto la vetta del Matterhorn prima di iniziare un nuovo viaggio.
Jungfraujoch, sul tetto d’Europa
Con i suoi 3454 metri è la stazione ferroviaria più alta d’Europa: lo Jungfraujoch si trova proprio sotto la vetta del Mönch (4099 metri). Il treno, prima di arrivarci, buca l’imponente parete dell’Eiger. Oggi è ultra moderna e ricca di servizi: ristoranti, negozi, una postazione per le ricerche scientifiche, una terrazza panoramica per ammirare le cime dello Jungfrau e dell’Eiger e il ghiacciaio dell’Aletsch. Si può anche visitare la galleria Alpine Sensation, che ripercorre la storia della ferrovia e delle Alpi.
La ferrovia della Jungfrau nel 2012 ha celebrato il suo centenario. Un’opera di ingegneria nata dall’idea di Adolf Guyer-Zeller, un imprenditore dalle idee lungimiranti che nel 1893, in gita da queste parti, rimane affascinato da queste montagne e decide di conquistarle con le rotaie: mette su carta il possibile tragitto e dà il via al progetto.
La linea viene inaugurata nel 1912 e il tracciato disegnato dai tecnici ricalcherà quasi perfettamente quel primo schizzo buttato giù quasi a caso. La ferrovia va da Kleine Scheidegg allo Jungfraujoch, ma solitamente viene considerata come se fosse un unico percorso turistico che si compie da Interlaken, cambiando alcuni treni e lungo due possibili vie che possono essere unite in salita e discesa, compiendo una sorta di giro semi-circolare.
L’ultima parte del viaggio è quasi tutto in galleria; nonostante ciò si effettuano tre fermate dove si può scendere e affacciarsi ad alcune aperture da cui si apre una vista mozzafiato: la prima è Eigergletscher, la seconda è Eigerwand, con vista sulla parete rocciosa dell’Eiger, l’ultima è quella di Eismeer, a tu per tu con la cima dell’Eiger.
Un viaggio affascinante attraverso un mondo fatto di ghiaccio e neve lungo un percorso che tocca anche alcune delle stazioni sciistiche più rinomate delle Alpi, tra cui Grindelwald e Wengen. Nella prima l’atmosfera è frizzante e lo scenario formato dalle montagne del Wetterhorn, Eiger, Mönch e Jungfrau sullo sfondo è spettacolare. Anche l’arrivo a Wengen ha un che di magico: qui ci si sposta con il trenino o con le carrozze trainate dai cavalli. Bandite le auto, obbligatori gli sci. Ci sono infatti piste fantastiche, una per tutte quella del Lauberhorn, dove ogni anno si disputa una delle discese più spettacolari della Coppa del mondo.
Gornergrat Bahn, il trenino del Cervino
Passa su ponti sospesi su abissi, si infila in tunnel e gallerie, attraversa i boschi, costeggia gole profonde e laghetti alpini. Sempre con il Cervino (o Matterhorn, come lo chiamano gli svizzeri) sullo sfondo. La classica immagine della montagna che si specchia nel lago che ha fatto il giro del mondo è presa proprio lungo questo tragitto, quando si passa accanto al Lago di Riffel.
Il percorso è quello della Gornergrat Bahn, la ferrovia a cremagliera a cielo aperto più alta d’Europa (ed è pure la prima cremagliera svizzera), che parte accanto alla stazione della Matterhorn Gotthard Bahn, a Zermatt, per arrampicarsi fino al Gornergrat, a 3089 metri di quota, dove da una piattaforma panoramica si possono ammirare ben 29 quattromila. Lungo la tratta, invece, s’incrociano piste da sci, itinerari per passeggiate a piedi, piste per gli slittini.
Montenvers, la magia de la Mer de Glace
Sale sulle pendici del Quattromila per eccellenza, il Monte Bianco. Parliamo del trenino di Montenvers, che parte da Chamonix per toccare il ghiacciaio de la Mer de Glace. Un’altra esperienza che vale la pena di provare: in 20 minuti di viaggio, percorrendo poco più di 5 chilometri circondati dalla neve e dai boschi, si arriva davanti ai seracchi che hanno ispirato pittori, scrittori e poeti: nel 1818 Mary Shelley, dopo aver visitato la zona del Montenvers due anni prima, farà attraversare al suo Frankestein proprio la Mer de Glace.
Letteratura a parte, questo è un luogo veramente affascinante e anche senza essere alpinisti o sciatori lo si può scoprire in diversi modi. C’è da visitare la grotta di ghiaccio tagliata all’interno del ghiacciaio che permette di immergersi nell’universo magico della Mer de Glace e di riscoprire la vita degli alpinisti dell’inizio del XIX secolo, il Glaciorum, uno spazio interattivo dedicato al mondo dei ghiacci.
Da qui si possono vedere anche gli sciatori all’arrivo del Pas de Chèvre e dalla Vallée Blanche. Sci ai piedi, diverse sono infatti le possibilità per percorrere la Mer de Glace: si parte da Courmayeur con la nuova funivia Skyway del Monte Bianco che porta fino a Punta Helbronner per la classica traversata del Monte Bianco o da Chamonix salendo all’Aguille du Midi. Al termine dell’avventura s’incontra sempre il trenino rosso a cremagliera che può anche riportare gli sciatori a valle, in centro a Chamonix, in caso di poca neve.
L’Espresso della Val Pusteria
Da Plan de Corones alle Dolomiti di Sesto e viceversa in soli 30 minuti. Con lo Ski Pustertal Express, che collega la stazione di Versciaco alle aree sciistiche di Plan de Corones e Dolomiti di Sesto, sciare in Val Pusteria è diventato più facile. Un treno per 200 chilometri di piste e un solo skipass. Ci si può spostare da un comprensorio all’altro con più comodità, senza usare l’auto, senza dover trovare un parcheggio e senza il bisogno tutte le volte di togliersi gli scarponi.
Entrambe le stazioni si trovano infatti vicine agli impianti di risalita: a Plan de Corones proprio di fronte alla ferrovia, a Versciaco la stazione di valle del Monte Elmo dista solo 100 metri dai binari.
Direttamente dal treno alle piste
Nel comprensorio Diavolezza/Lagalb
Il Diavolezza (che in italiano significa “diavolessa”) è una delle montagne dell’Engadina. Secondo la saga, un tempo una bella fata faceva perdere l’orientamento agli uomini, che finivano per scomparire per sempre. In effetti, lo stesso Diavolezza è una tentazione incredibilmente bella: circondato da parecchi tremila, a picco sui ghiacciai Pers e Morteratsch, presenta uno scenario imponente per gli amanti dello invernale. Si scia su 32 chilometri di piste servite da 5 impianti.
La discesa del Morterasch
Da non perdere: 10 chilometri (la più lunga su ghiacciaio in Svizzera) dal Diavolezza a Morteratsch. Il viaggio comincia con un trasferimento in funivia, dopo pochi minuti la discesa mostra il suo lato affascinante: in 45 minuti si attraversano paesaggi selvaggi, fatti di neve e ghiaccio. A differenza di altri comprensori sui ghiacciai, la discesa del Pers e Morteratsch termina proprio alla fine del ghiacciaio, esattamente davanti alla terrazza del ristorante presso la stazione della Ferrovia retica del Morteratsch. Per gran parte è una pista rossa, 300 metri, però, sono da considerarsi neri.
In slittino sulla pista Preda-Bergün
La Ferrovia retica propone un’avventura in slittino abbinata al famoso trenino rosso. Si viaggia da St. Moritz a Preda percorrendo una tratta della Valle dell’Albula attraverso gallerie e viadotti. Qui si scende dal treno e si inforca lo slittino lanciandosi (da Preda a Bergün) lungo i 6 chilometri di strada innevata del passo dell’Albula (chiusa al traffico). Per chi ama la velocità esiste una variante: da Preda si prosegue in seggiovia fino a Darlux e si sfreccia fino a Bergün sulla Lauberhorn. Davvero suggestiva la discesa in notturna sulla pista illuminata.
Fermata prenotata per Andermatt, Sedrun e Disentis
Lungo la linea del Glacier Express si accede direttamente ai comprensori di Andermatt, Sedrun e Disentis. Si sale con gli scarponi ai piedi, ci sono i posti per gli sci e nello skipass è compreso il trasporto in treno. Più naturale di così!
Si passa ad esempio una lunga giornata di sci sul lato dei Grigioni, a Sedrun-Disentis per poi tornare facilmente ad Andermatt in treno. Qui la zona intorno al Gemsstock offre piste lunghe e ripide, adatte ai più esperti, ma ci sono anche tracciati in neve fresca molto belli.
I freerider troveranno di che divertirsi anche sui fuoripista di Disentis, che sono davvero spettacolari. Se invece si rimane in pista, i 60 chilometri di tracciati da quest’inverno sano collegati alle ski area di Sedrun e Andermatt, per un totale di quasi 200 chilometri sci ai piedi.
Con la cremagliera sulle piste di Zermatt
La mitica ferrovia del Gornergrat è una delle mete di punta del comprensorio di Zermatt, con un accesso diretto alle piste e ai sentieri invernali. Vale la pena anche fermarsi al ristorante in vetta, a 3100 metri: il Kulmhotel Gornergrat, che è il più alto di tutta la Svizzera.
Tappa imperdibile per chi ama lo slittino è la pista di Rotenboden, dove si trova anche il villaggio igloo.
Tra Plan de Corones e le Dolomiti di Sesto
Su e giù dal treno anche sulle Dolomiti. Il paesaggio della Val Pusteria scorre dai finestrini e in poco tempo si può passare dalle piste di Plan de Corones (Kronplatz) a quelle del comprensorio 3 Cime Dolomiti: 119 sono i chilometri di piste sul “panettone” innevato (ci sono ben 7 nere) e 110 quelli che si snodano in fondo alla valle, tra Monte Elmo e Croda Rossa.
Qualcosa da sapere…
Bernina Express
www.rhb.ch
Prenotazione obbligatoria del posto a sedere. Per l’acquisto dei biglietti e per le offerte si può consultare il tour operator specializzato in treni, Adrastea Viaggi, tel. 0342 706263
Glacier Express
www.glacierexpress.ch
Prenotazione obbligatoria del posto a sedere. Anche in questo caso per i biglietti ci si può rivolgere ad Adrastea Viaggi.
Jungfraujoch
www.jungfraubahn.ch
Harderstrasse Interlaken, tel. +41 (0)33 828 72 33
, info@jungfrau.ch
Gornergrat Bahn
www.gornergratbahn.ch
Rail Center Gornergrat, Bahn
Bahnhofplatz – Brig, tel. +41 (0)848 642 442, railcenter@gornergrat.ch
Montenvers
www.chamonix.com, www.compagniedumontblanc.fr
Ski Pustertal Express
www.skipustertal.com
I biglietti si possono acquistare solo ai punti vendita autorizzati e alle biglietterie automatiche. Il Dolomiti Superski Pass dà libero accesso a tutti i 200 chilometri di piste del Plan de Corones e del comprensorio 3 Cime Dolomiti e con la Holidaypass ci si può spostare gratuitamente con lo Ski Pustertal Express tra le due ski area.