La triste storia di una stagione mai iniziata
La bozza del nuovo dpcm del governo Draghi prevede che gli impianti di risalita restino chiusi fino al 6 aprile, mettendo quindi definitivamente la parola fine a una stagione che non è mai cominciata. Una pessima notizia, certo, ma che era nell’aria visto che ormai nessuno credeva più in una riapertura in questo scampolo di inverno. Dunque, tutto come previsto. Trovo anche inutile tornare su come il precedente governo, con il Ministro Speranza in testa, abbia avuto nei confronti della montagna un atteggiamento per lo meno discutibile.
Quello che però non capisco è che, nella bozza dello stesso dpcm, si dà finalmente il via libera a cinema e teatri dal 27 marzo. Una gran bella notizia per la gente, che ha bisogno di svagarsi e di cultura e, soprattutto, per le tante persone che di cinema e teatro ci vivono. Ma mi chiedo: qual è la ratio scientifica per la quale posso stare per due ore al chiuso in un cinema (ovviamente distanziato dagli altri) e non posso starci per 3, 4, 6 minuti al chiuso in una funivia (ovviamente distanziato dagli altri) quando anche il Cts a febbraio aveva approvato i protocolli redatti dalla Conferenza delle Regioni?
Mistero…
Luca Laudati