La regina dello slalom è tornata: Mikaela Shiffrin trionfa a Crans-Montana!
“Mie care ragazze, la ricreazione è finita!”. Questo potrebbe dire alle sue avversarie Mikaela Shiffrin che dopo essere stata costretta a un’assenza di due mesi dal Circo Rosa, al suo rientro ha subito trionfato nello slalom femminile di Coppa del Mondo di Crans-Montana, recupero di quello cancellato a Maribor.
Prima manche molto controllata in alto e fantastica in basso tanto da ottenere ugualmente il miglior tempo, seconda manche esattamente contraria, e cioè molto bene i primi dieci secondi e poi in assoluto controllo tanto è vero che quello della fuoriclasse del Colorado è stato il sedicesimo miglior parziale, anche per colpa di una pista ormai quasi impossibile, ma le è bastato e avanzato per portarsi a casa la 18a vittoria della sua carriera in Coppa del Mondo, la 17a in slalom, tante quante Anja Pärson al quinto posto delle plurivittoriose della specialità, cui sono da aggiungere due ori mondiali e uno olimpico. Naturalmente in stagione per lei sono tre trionfi su tre slalom da lei disputati avendo dovuto saltarne cinque. Inoltre, negli ultimi sette slalom del Grande Sci nei quali è scesa in pista, compreso quello dei Mondiali di Vail/Beaver Creek, ha sempre vinto. Tutto questo quando deve ancora compiere 21 anni e stupisce sempre la maturità e la freddezza con la quale nonostante la giovanissima età riesce a gestire le sue gare.
Con lei sul podio non ci sono le maggiori pretendenti alla coppa di specialità, tra le quali ora ritorna prepotentemente anche lei, ma due ragazze che non ci salivano da parecchio tempo. Seconda a 45 centesimi è infatti la francese Nastasia Noens, autrice di un bellissimo recupero dalla sesta posizione, ancora migliore è stato quello della Marie-Michele Gagnon, undicesima a metà gara e terza alla fine a mezzo secondo dalla statunitense. Per la transalpina è il miglior risultato della carriera e il terzo podio, non ci saliva dal terzo posto di Bormio del 5 gennaio 2014, la nordamericana eguaglia invece il terzo posto di Åre del 10 marzo 2012, suo unico podio nella specialità prima di oggi.
Quarta e quinta sono arrivate altre due atlete che non facevano così bene tra le porte strette da quasi due anni, l’austriaca Bernadette Schild e la svedese Anna Swenn Larsson, anche loro in rimonta rispettivamente dalla tredicesima e dalla dodicesima posizione, la sorellina di Marlies ha anche fatto il miglior tempo di manche. A proposito di Marlies, Mikaela ha già raggranellato quasi la metà delle sue vittorie… un’altra che non andava così bene da quasi quattro anni è stata la pluriresuscitata statunitense Resi Stiegler, oggi ottava, che si merita questo e anche ben altri risultati in cambio di tutta la sfortuna che ha avuto in carriera e perché nonostante tutto non ha mai perso la gioia di gareggiare anche se arrivava trentesima.
Le big invece hanno fatto i gamberi rispetto alla manche mattutina: la svedese Frida Hansdotter è retrocessa dal secondo al sesto posto, la ceca Šárka Záhrobská Strachová dal quarto al settimo, la slovacca Veronika Zuzulová addirittura dal terzo al decimo, la svizzera Wendy Holdener, già male nella prima frazione, ha perso una posizione chiudendo nona, mentre la norvegese Nina Løseth è uscita nella prima manche e la slovacca Petra Vlhová ha fatto lo stesso nella seconda. Alle spalle dell’austriaca Carmen Thalmann, undicesima, bene le le slovene Maruša Ferk, dodicesima e al miglior risultato stagionale in slalom, e Ana Bucik, tredicesima e al miglior risultato in carriera.
Nella classifica di specialità quando mancano due slalom e il City Event di Stoccolma è sempre in testa Hansdotter con 99 punti su Zuzulová, 113 su Záhrobská Strachová, 214 su Holdener, 225 su Vlhová, 235 su Shiffrin, 238 su Noens e 248 su Løseth: queste sono coloro che in linea teorica la possono ancora insidiare. La migliore delle azzurre è stata una buona Federica Brignone, che beneficiando del numero 31 per aver superato i 500 nella World Cup Start List generale è arrivata sedicesima, meglio nella specialità aveva fatto solo a Zagabria l’anno scorso piazzandosi quattordicesima, unica altra azzurra al traguardo Irene Curtoni, ventiduesima, non qualificate per la seconda manche Chiara Costazza, trentaquattresima, e l’esordiente Giulia Lorini, quarantatreesima, fuori nlla prima manche Nicole Agnelli e Manuela Moelgg.
Ora la Coppa del Mondo femminile torna in Val d’Aosta dopo più di un quarto di secolo, per la precisione a La Thuile, dove sabato e domenica sono in programma una discesa e un superG sulla difficilissima pista n.3 Franco Berthod. Sempre che si possa gareggiare, perché le previsioni meteo non sono incoraggianti.