Kilde brucia Odermatt e trionfa nella discesa di Beaver Creek
Nell’unica discesa di Beaver Creek rimasta in calendario dopo la cancellazione di quella di ieri e disputata anche se molto condizionata dal vento nella parte alta più pianeggiante è andato in scena l’ennesimo duello tra Marco Odermatt e Aleksander Aamodt Kilde.
Ha vinto quest’ultimo, con soli 6 centesimi sul rivale svizzero, per il norvegese è la vittoria numero 15 in Coppa del Mondo, l’ottava in discesa, pareggiando quelle del connazionale Kjetil Jansrud, e la seconda consecutiva in questa specialità sulla Birds of Prey. Dal canto suo Odermatt, col numero 10 uno dei più penalizzati dal vento, che ha cominciato a soffiare sempre più forte dopo una pausa dopo il numero 7 (Kilde aveva il 6) e accompagnato col passare della gara anche dal nevischio, è sempre vicinissimo alla prima vittoria in discesa ma non riesce ancora ad afferrarla, per lui è il sesto podio in Coppa in questa specialità senza vittorie ed è il quarto podio stagionale su quattro gare stagionali.
Terza posizione ma a 79 centesimi da Kilde il canadese bronzo olimpico in combinata James Crawford, al suo primo podio in discesa in Coppa del Mondo. Giù dal podio per un solo centesimo l’austriaco Matthias Mayer e per 5 l’altro austriaco Vincent Kriechmayr. Sesto l’austriaco di Germania Romed Baumann, settimo lo statunitense Ryan Cochran-Siegle, ottavo il francese Matthieu Bailet, noni ex-aequo gli svizzeri Beat Feuz e Niels Hintermann. Il numero 7 dopo il quale c’è stata la pausa era l’austriaco Daniel Hemetsberger, secondo una settimana fa a Lake Louise tra Kilde e Odermatt, che è finito undicesimo ex-aequo con lo svizzero Stefan Rogentin.
Lontani dalle zone nobili della classifica gli azzurri, anche se qualcuno di loro ha fatto bene e in sei sono finiti in zona punti: sedicesimo Matteo Marsaglia, sceso con il 3 subito dopo Crawford e con condizioni di vento ancora accettabiili, non così Dominik Paris, ventesimo col 9, e Mattia Casse, ventiduesimo col 30, bravi Nicolò Molteni, venticinquesimo col 36, e Florian Schieder, ventottesimo col 53, trentesimo Guglielmo Bosca, trentaduesimo Giovanni Franzoni, trentasettesimo Christof Innerhofer, quarantatreesimo Pietro Zazzi. Domani è previsto il superG ma le previsioni meteo sono tutt’altro che rosee.