Jansrud vince il superG di Lake Louise
Quello di oggi è stato un superG molto veloce, tracciato dall’ allenatore norvegese, che ha cercato di agevolare i suoi atleti, notoriamente molto bravi a fare velocità.
La pista non è particolarmente difficile per questi fuoriclasse, ma il tracciato ha riservato agli atleti molte più difficoltà di quelle che si pensava prima dello start.
Il terreno ha risentito delle ultime nevicate, infatti gli organizzatori hanno lavorato fino a poco prima della partenza per rimuovere tutta la fresca che era caduta sulla pista, che non ha, così, fatto in tempo ad indurirsi.
Ad aprire le danze è stato il campione olimpico di discesa Matthias Mayer, che è incappato nella prima trappola del tracciato, finendo molto lungo dopo un salto e andando infine a cadere.
Poi i nostri due azzurri, Innerhofer e Paris, che non sono riusciti ad esprimersi al meglio, Inner sbaglia in modo abbastanza vistoso la porta che aveva messo fuori combattimento Mayer, mentre Paris, che aveva sciato molto bene lungo tutta la prima parte di gara, commette troppi errori dall’ ingresso muro in giù.
Con il pettorale numero cinque è partito Hannes Reichelt che, forte della sua grande esperienza, ha sciato in modo molto efficace, senza commettere grossi errori, e si guadagna così un ottimo terzo posto finale; subito dopo è il turno di Jansrud, che impressiona in quanto a sicurezza e aggressività, soprattuto nella prima parte di gara, anche sul muro pennella linee che rasentano la perfezione ma nel finale commette qualche sbavatura di troppo, andando così ad inficiare la velocità proprio dove la pendenza viene meno, qui i rivali gli recupereranno qualcosa, ma invano, perché oggi questa gara se la aggiudica lui.
La seconda posizione va all’ austriaco Max Franz, che non tiene il passo di Jansrud nella parte più tecnica della pista, ma nel raccordo mette il turbo, porta gran velocità nel finale e recupera un’ enormità, facendo tremare anche la leadership del norvegese.
Buona prestazione anche per Alexander Kilde, che scia molto bene fino a metà del muro, dove compie un errore grave, che comunque non compromette in modo irreparabile la sua prestazione, anche perché commesso in punto della pista in cui la pendenza è parecchio accentuata.
Con il tredici prende il via il nostro Fill, dal quale ci si aspettava tanto, solo che nel frattempo la nevicata si è intensificata, il vento anche, Peter non parte benissimo fin da subito e, andando verso il traguardo, la sua azione non è delle più pulite, anche se grossi errori non ne abbiamo visti.
Pettorale numero quindici per Aksel Lund Svindal, che parte in sordina, lasciando come Fill qualche decimo di troppo al compagno di squadra Jansrud, ma nel finale, appena la pendenza diventa più dolce, il fuoriclasse norvegese tira fuori le abilità di scorrimento alle quali ci ha abituato e recupera sulla testa della classifica, stupendoci ancora con l’ennesima gara capolavoro, soprattutto alla luce della sua condizione fisica che è ancora lontana da quella dei giorni migliori.
QUESTA LA CLASSIFICA PROVVISORIA:
1 | 7 | JANSRUD Kjetil | NOR |
1:30.76 | |
2 | 17 | FRANZ Max |
AUT |
1:31.04 | +0.28 |
3 | 5 | REICHELT Hannes |
AUT |
1:31.08 | +0.32 |
4 | 9 | KILDE Aleksander Aamodt |
NOR |
1:31.17 | +0.41 |
5 | 15 | SVINDAL Aksel Lund |
NOR |
1:31.28 | +0.52 |
6 | 2 | INNERHOFER Christof |
ITA |
1:31.81 | +1.05 |
7 | 3 | PARIS Dominik |
ITA |
1:31.86 | +1.10 |
8 | 13 | FILL Peter |
ITA |
1:31.91 | +1.15 |
9 | 14 | KRIECHMAYR Vincent |
AUT |
1:31.92 | +1.16 |
10 | 16 | FERSTL Josef |
GER |
1:31.93 | +1.17 |
Mattia Laudati