Il ritiro di una fuoriclasse: Tessa Worley saluta il Circo Rosa
Il gigante di Soldeu è stata l’ultima gara della carriera in Coppa del Mondo per la francese Tessa Worley, che lascia dopo oltre quindici anni nel Circo Rosa. Una decisione che la 33enne transalpina ha maturato durante i Mondiali di casa di Courchevel e Méribel del mese scorso e il suo è un altro ritiro pesantissimo per la Francia dopo che anche Johan Clarey nei giorni scorsi aveva ufficializzato l’addio allo sci alpino.
Nata il 4 ottobre 1989 e cresciuta a Le Grand-Bornand, nel dipartimento dell’Alta Savoia, Tessa Worley era la donna in attività col maggior intervallo di tempo tra la prima gara nella quale ha ottenuto punti in Coppa del Mondo e l’ultima, che sono anche la prima e la 255ª e ultima alle quali ha partecipato, ossia il gigante di Ofterschwang del 4 febbraio 2006, nel quale fu ventinovesima a 16 anni e 4 mesi, e quello odierno di Soldeu, nel quale si è piazzata undicesima: oltre 17 anni di tempo, e ora lascia questo primato alla svizzera Lara Gut.
Nel mezzo c’è una serie incredibile di successi: 16 vittorie in carriera in Coppa del Mondo, tutte in gigante, comprese tra il 29 novembre 2008 ad Aspen e il 6 marzo 2022 a Lenzerheide, che ne fanno la terza plurivittoriosa di sempre nella specialità, ex-aequo con l’austriaca Annemarie Proell. È salita altre 20 volte sul podio in Coppa, sempre in gigante, per un totale di 36, quarta di sempre tra le porte larghe, e i suoi piazzamenti tra le top ten sono 102, di cui 81 tra le porte larghe, e questo è un record assoluto.
Ma i suoi fiori all’occhiello, sempre relativi al gigante, sono i due ori mondiali conquistati a Schladming nel 2013 e a St. Moritz nel 2017 (nella località svizzera vinse anche la gara a squadre) e le due coppe di specialità portate a casa nel 2017 e l’anno scorso, cui sono da aggiungere anche altri cinque piazzamenti sul podio della graduatoria di specialità, mentre nella generale è stata sesta nel magico 2017 e ottava l’anno scorso.
Tessa non è stata solo una grandissima gigantista ma da ragazzina anche una buona slalomista, decima a Courchevel nel 2011, poi gli infortuni, ai quali nemmeno lei è riuscita a scampare, l’hanno fatta virare sul superG, in cui ha ottenuto tre quarti posti, l’ultimo lo scorso 14 gennaio a St. Anton. Rispetto ai Mondiali, di cui ha disputato otto edizioni, ha avuto decisamente meno fortuna ai Giochi olimpici: dopo un’apparizione a Vancouver 2010 ha dovuto saltare Sochi 2014 e nelle due edizioni successive il suo miglior risultato è stato il settimo posto nel gigante di PyeongChang 2018.
Con Tessa appende sci e scarponi al chiodo anche la sua connazionale Coralie Frasse Sombet, 31enne di Saint-Ismier, dipartimento dell’Isère, lei sì monospecialista del gigante e anche lei vittima di tanti infortuni, che ha ottenuto il suo miglior risultato lo scorso 7 gennaio piazzandosi sesta a Kranjska Gora.
Foto: Colmar Pentaphoto