Il 25 maggio riparte il turismo in Alto Adige
Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato questa notte con 28 sì, 1 no e 6 astensioni la legge che accelera la fase 2 in Alto Adige e che prevede per domani la riapertura dei negozi e lunedì di parrucchieri, bar, ristoranti e musei. “La crisi – ha detto all’ANSA il governatore Arno Kompatscher in chiusura dei lavori – è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada”. La pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione è attesa in giornata.
Il 25 maggio, che è quello che più interessa il mondo dello sci e del turismo, riaprono invece le strutture ricettive e gli impianti a fune, come già previsto da un disegno di legge approvato qualche giorno fa dalla giunta provinciale. La programmazione del servizio di trasporto pubblico è disposta dall’assessore competente con servizi modulati assicurando quelli essenziali ma i sindaci potranno adottare misure più restrittive. La ripresa delle attività sarà comunque “condizionata dall’osservanza rigorosa e responsabile delle misure di sicurezza”, prevedendo Il divieto di assembramento, l’osservanza di una distanza di due metri e un adeguato rapporto tra superficie e persone per tutte le attività economiche.
La legge riguarda ambiti in cui la Provincia di Bolzano ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie e le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali. Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell’articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.
“La Provincia di Bolzano intende affrontare questa Fase 2 all’insegna dell’applicazione della nostra autonomia – ha continuato Kompatscher dopo l’approvazione della legge provinciale -. Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”. L’andamento dell’epidemia, che in Alto Adige ha portato ad avere un indice di contagio R0 al di sotto dell’1, secondo il governatore è stata la precondizione per arrivare a fissare le regole locali per la ripartenza. L’impatto di questa crisi, ha aggiunto Kompatscher, sarà nettamente superiore alla crisi finanziaria del 2008, pertanto è necessario consentire nuovamente la ripartenza della vita sociale ed economica in una “modalità sicura”. “Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo”, ha concluso.