Harakiri Swenn-Larsson, Vlhova ringrazia ma a caldo non esulta
Al parterre d’arrivo dello slalom femminile di Coppa del Mondo di Kranjska Gora si è vista una scena surreale. Anna Swenn-Larsson, in testa dopo la prima manche, aveva più di un secondo di vantaggio su tutte e ormai la sua prima vittoria in Coppa del Mondo era quasi in tasca, oltretutto in modo strameritato. Eppure è accaduto l’incredibile: quando mancavano da superare tre porte al traguardo, quindi in corrispondenza della quartultima, la svedese si è sbilanciata e si è letteralmente ribaltata consegnando la quattordicesima vittoria in una gara di Coppa a Petra Vlhova.
La scena surreale è stata questa: visto quello che era successo alla scandinava, sul momento non hanno esultato né Vlhova né Wendy Holdener, seconda a 24 centesimi e per la 24a volta sul podio di uno slalom di Coppa senza averne mai vinto uno. Per essere più precisi, le due sono rimaste letteralmente di sasso senza nemmeno provare a consolare l’avversaria. La più contenta era l’austriaca Katharina Truppe, terza come a Levi con un distacco di 89 centesimi, che con un sorriso largo fino alle orecchie è andata a piazzarsi per le prime foto delle tre del podio, mentre Vlhova e Holdener sono arrivate alle rispettive postazioni con un sorriso piuttosto forzato, per poi sciogliersi pian piano festeggiando con lo spumante sul podio vero e proprio durante la flower ceremony.
E’ vero che in uno slalom si può finire fuori anche quando meno ce lo si aspetta ma un’uscita come quella di oggi non può non fare un certo effetto anche sulle avversarie che beneficiano della disavventura di un’atleta che aveva dominato la gara in lungo e in largo e che poi, per la smania di tagliare il traguardo, finisce a gambe all’aria nel modo più inaspettato. La povera Swenn-Lasson si è comunque detta orgogliosa delle due manche che ha fatto e, tranne che per quella maledetta quartultima porta, non possiamo non essere d’accordo.
Vlhova ha quindi vinto la quinta gara stagionale, la terza consecutiva tra le porte strette, e che la serie di slalom di Coppa del Mondo vinti o da lei o dall’assente Mikaela Shiffrin si allunga a 26, 19 dalla fuoriclasse statunitense e 7 dalla slovacca che supera proprio Miki di 20 lunghezze nella graduatoria di specialità, inoltre le si avvicina a 154 punti nella classifica generale di Coppa portandosi soprattutto a sole 41 lunghezze da Federica Brignone, che oggi ha inforcato sul muro finale della seconda manche. Holdener nella prima manche era terza con 31 centesimi su Vlhova che era quarta ma un errore all’inizio del muro le è costato ben più dei 24 centesimi accusati al traguardo.
Quarta a 99 centesimi la norvegese Nina Loeseth, seconda a metà gara, quinta e sesta altre due austriache, Katharina Liensberger e Chiara Mair, già ottava un mese fa a Flachau e al miglior risultato della carriera così come la svedese Magdalena Fjaellstroem, decima, e una strepitosa Marta Rossetti, dodicesima e in rimonta dal ventiduesimo posto della prima manche col secondo miglior tempo parziale dietro a Vlhova e davanti a Holdener, la 20enne bresciana di Puegnago del Garda senza un grosso errore nella prima manche sarebbe sicuramente arrivata nelle prime dieci.
Al traguardo, per quanto riguarda casa Italia, anche Irene Curtoni, tredicesima, e Martina Peterlini, diciottesima malgrado fosse debilitata dall’influenza. Non qualificate per la seconda manche Vera Tschurtschenthaler, trentunesima e prima delle escluse con una gara maiuscola per essere all’esordio nel Circo Rosa, Roberta Midali, quarantaduesima, e Anita Gulli, quarantaquattresima, infine fuori nella prima manche Lara Della Mea.
Foto: FIS Alpine World Cup