Green Tour, terza tappa: Obereggen
Con Pampeago e Predazzo fa parte dello Ski Center Latemar che vanta una cinquantina di chilometri di piste sempre perfettamente preparate. Ma soprattutto rappresenta una delle stazioni più all’avanguardia nel campo della sostenibilità. Come vi raccontiamo in questo articolo
Dopo un lungo viaggio a bordo della mia Kia la strada inizia a farsi più stretta, dal tetto panoramico posso vedere il Latemar imbiancato avvicinarsi sempre, mentre tra gli alberi scorgo il torrente Ega. Sono quasi arrivato alla destinazione di oggi: Obereggen, che con Pampeago e Predazzo è parte dello Ski Center Latemar, un comprensorio che si estende per una cinquantina di chilometri di piste, più volte premiato per la preparazione dei tracciati.
La località è relativamente giovane, infatti fino al 1970 qui non arrivava nemmeno una strada, poi una colletta porta a porta ha finanziato viabilità e primi impianti. Ma in 50 anni Obereggen ne ha fatta di strada. Si è passati da un’unica locanda con soli 20 posti letto alle 20 strutture ricettive di oggi, che ne offrono circa 850.
Ciò che non è mai cambiato è l’atteggiamento degli abitanti verso la natura, da queste parti la tutela dell’ambiente sta da sempre particolarmente a cuore alla popolazione. In Val d’Ega, il rispetto verso la flora, la fauna e il loro habitat ha un ruolo centrale in tutti i progetti e le iniziative che coinvolgono il territorio. Perché anche le generazioni future possano continuare a divertirsi ai piedi del Latemar e ad ammirare il suo inestimabile patrimonio naturale.
In questi anni il comprensorio si è guadagnato un’ottima reputazione tra gli sciatori più esigenti in termini di preparazione delle piste, non per niente i tecnici locali sono molto attenti alle condizioni di innevamento, senza però trascurare l’aspetto principe per il quale mi trovo a sciare qui oggi: quello dell’ecosostenibilità.
Obereggen, come stazione sciistica, e non solo, è impegnata in vari progetti green fin da tempi “non sospetti”. La località ha fatto sì che i suoi impianti di risalita lavorino secondo un sistema di gestione ambientale certificato a norma ISO 14001 da più di dieci anni a questa parte, e sia gli impianti che le stazioni a valle vengono alimentati con energia prodotta da centrali idroelettriche locali.
I bacini permettono inoltre di mettere a disposizione del sistema di innevamento programmato un enorme quantitativo di acqua, che viene raccolta durante le stagioni più calde, in modo che sia disponibile per la campagna neve senza rendere necessario il pompaggio idrico dai torrenti in valle, pratica usata altrove ma parecchio dispendiosa dal punto di vista energetico. In quest’ottica si sta lavorando alla costruzione di un quarto bacino che permetterà di aumentare ulteriormente l’efficienza del sistema e la potenza della campagna neve, che in prospettiva di inverni sempre meno freddi diventa di fondamentale importanza.
Questi bacini sono considerati fondamentali anche dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile. Durante l’estate costituiscono, infatti, un’ottima risorsa idrica, sempre a disposizione degli elicotteri antincendio per eventuali interventi in zona.
L’impegno ambientale prosegue anche fuori dalle piste da sci. Ne è un esempio la rete di trasporto pubblico e l’impiego di bus navetta, che collegano tra loro tutte le località della zona e che permettono agli appassionati di raggiungere le piste lasciando a casa la loro automobile; in questo modo si punta a minimizzare lo stress ambientale e, al contempo, offrire una mobilità efficiente e di piacevole utilizzo.
Inoltre, dal 2007, grazie alla centrale unica del teleriscaldamento, l’intera area di Obereggen viene riscaldata esclusivamente con energia proveniente da fonti rinnovabili. In particolare, l’utilizzo di cippato della Val d’Ega come combustibile permette di risparmiare ogni anno 500.000 litri di gasolio. Trattandosi di un sottoprodotto dell’industria del legno locale, si evita poi l’inquinamento ambientale derivante dal trasporto da filiera lunga. Moderni sistemi di filtraggio dei fumi contribuiscono a migliorare ulteriormente il bilancio ambientale della centrale termica che, con emissioni di particolato non superiori ai 20 mg/m3, resta notevolmente al di sotto dei valori massimi consentiti di 70 mg/m3.
Durante l’estate vengono organizzate visite guidate agli impianti di questa centrale termica, per far conoscere ai turisti gli affascinanti dettagli di uno dei tasselli più importanti per rendere il loro soggiorno in Val D’Ega a basso impatto ambientale.
Nell’autunno 2018 la natura ha messo gli abitanti locali di fronte a un’ulteriore sfida ambientale, una sfida dalle dimensioni ciclopiche: ricostituire i boschi devastati dalla tempesta Vaia, che si è abbattuta con una violenza inaudita sui terreni su cui in inverno si scia. Alcune piste che erano interamente nel bosco ora si trovano esposte al sole e l’immagine di tutte quelle piante divelte è tristemente viva negli occhi di chi ama questi posti. Tuttavia, la Obereggen Spa non ha intenzione di mollare il colpo e ha avviato un lunghissimo processo di rimboschimento che porterà, nel corso dei prossimi decenni, a far dimenticare gli effetti di Vaia, che solo per miracolo non ha interessato gli impianti di risalita, in una stagione in cui rimediare ai danni prima dell’apertura sarebbe stato quasi impossibile.
Particolare attenzione è dedicata anche alla costruzione degli edifici in paese e delle baite sulle piste, infatti nel 2016 lo Ski Center Latemar raggiunge un importante traguardo a livello architettonico, con l’apertura della baita Oberholz, costruita a 2.096 metri di quota, con materiali di origine locale e riscaldata con energia geotermica. Il connubio tra architettura innovativa ed edilizia sostenibile è stato poi il fulcro che ha portato alla realizzazione del nuovo après-ski LOOX, che dal 2019 sostituisce il vecchio Tipi alla partenza degli impianti. Entrambe le baite sono caratterizzate da un design innovativo accompagnato al massimo rispetto dell’ambiente.
Mattia Laudati