Green Tour – San Martino di Castrozza
Una sessantina di chilometri di piste immersi in un panorama da favola, con le famose Pale a fare da cornice. E, soprattutto, una priorità: quella di proporre un modello totalmente ecosostenibile di vivere il territorio – di Mattia Laudati – foto di Lapo Pecchioli
San Martino di Castrozza, un borgo immerso nella natura incontaminata dell’alta Valle del Primiero. La sensazione di essere in un posto davvero speciale mi avvolge già da quando guido attraverso gli stretti tornanti del Passo Rolle; la bellezza delle Pale lascia senza fiato, questo posto è circondato da un alone di magia al quale, se si ama la montagna, non si può in alcun modo resistere. Non vedo l’ora di poter sciare tra gli altipiani rocciosi e le pareti bianche tipiche delle Dolomiti che sovrastano le piste, che scorgo in lontananza grazie alla giornata di sole.
Tutta la ski area è immersa nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, ciò implica una particolare attenzione nel momento in cui bisogna intervenire sul territorio. Ogni opera deve essere portata a termine in modo da limitare al minimo l’impatto ambientale da pagare. I chilometri del comprensorio sono una sessantina, serviti da 22 impianti di salita che portano dai 1400 metri del paese ai 2400 di XXX. Il tutto sfruttando esclusivamente energia green. Ma questa chicca è solamente un tassello del puzzle ecosostenibile che San Martino di Castrozza ha messo in piedi negli anni per arrivare, oggi, a proporre ai propri turisti e abitanti un modo completamente ecosostenibile di vivere il territorio.
Qui sono infatti presenti ben 13 centrali idroelettriche disseminate lungo i torrenti Trevignolo, Cismon e Vanoi, che producono energia sufficiente per 160mila famiglie, ovvero in quantità dieci volte superiore a quello che basterebbe per il solo far bisogno locale, inclusi hotel, impianti di risalita e case di residenti e turisti. Strutture che si riscaldano grazie a due centrali alimentate a biomassa, che soddisfano le necessità dell’intera zona con il 95% di utenze collegate. Tale progetto permette di risparmiare 88mila tonnellate di gasolio ogni anno tra San Martino e Primiero, che equivalgono a circa 270mila tonnellate di Co2 non emesse nell’aria.
In occasione della stesura delle tubature necessarie per distribuire il riscaldamento alle varie utenze, si è approfittato per interrare tutti i cavi elettrici, che prima erano sospesi per il paese: ora sono un lontano ricordo e non possono più contaminare la magia di questo posto
La popolazione locale, oltre al personale che gestisce le strutture ricettive, è inoltre stata eccellentemente educata nel corso degli anni, e riesce ora a differenziare l’82% dei rifiuti prodotti, percentuale incredibile se riferita allo standard italiano e, comunque, molto alta anche se portata sul panorama europeo.
Nell’ambito del progetto denominato “Because We Care”, che è partito con l’inizio della scorsa stagione, la ski Area San Martino di Castrozza Passo Rolle ha sperimentato l’utilizzo di 30.000 tessere Skipass One Way con Cip realizzate su supporto cartaceo completamente biodegradabile al fine di ridurre l’impiego della plastica per realizzare i supporti per lo skipass che, troppo spesso, vengono dispersi al termine della giornata di sci.
Un altro tassello importantissimo di un progetto ambientale così articolato, non può non tenere conto della mobilità delle persone. Dopo tutto quanto fatto per creare un turismo interamente ecosostenibile, era necessario mettere tutti nelle condizione di ridurre al massimo anche l’impatto ambientale del viaggio necessario a raggiungere questo angolo di paradiso.
Per vedere cosa è stato realizzato a riguardo usiamo la macchina del tempo, torniamo quindi indietro di otto anni, a quando Hirscher vinceva la sua prima Coppa del mondo e Lindsey Vonn la sua ultima: era il 2012, stagione in cui l’auto elettrica esisteva ma era considerata qualcosa di molto simile a un prototipo, sicuramente parecchio lontana dall’utilizzo quotidiano di tale mezzo. Bene, in quel 2012 una flotta di auto elettriche viene messa a disposizione dell’amministrazione locale. E contestualmente sono state installate le prime 12 colonnine di ricarica. Le prime colonnine offrivano la ricarica completamente gratuita del mezzo e tutti gli esercizi del posto sono stati fortemente incentivati a installare ulteriori impianti, da mettere a disposizione dei propri clienti. In questo modo si è potuta creare una rete di ricarica organica, che renda l’utilizzo dell’auto elettrica particolarmente comodo e conveniente, oltre che ecosostenibile.
Ma ora facciamo un ulteriore salto temporale e torniamo nel 2020. Poche settimane prima che Federica Brignone diventasse la prima vincitrice italiana della sfera di cristallo, tutte le colonnine di San Martino venivano sostituite in blocco, per istallarne di nuovissime. Questi dispositivi offrono un servizio completo tramite App, non sono più solamente punti di ricarica ma bensì “erogatori di servizi personalizzabili fino al singolo cliente finale”. Grazie alla nuova app Neogy, è possibile visualizzare in tempo reale la disponibilità di tutte le colonnine presenti sul territorio, la loro localizzazione, i parametri tecnici e i servizi aggiuntivi erogati. L’esperienza del cliente è migliorata a tal punto che gli utilizzatori hanno accettato di buon grado il fatto che il servizio non sia gratuito.
Un piano così articolato non poteva non suscitare l’interesse dei più importanti organi competenti a livello nazionale e internazionale . Nel 2016 Legambiente ha certificato la zona Primiero e Vanoi come “territorio 100% rinnovabile”; riconoscimento che è valso la candidatura alla Res Champions League, una competizione tra le migliori località europee che si distinguono per ecosostenibilità e utilizzo delle risorse rinnovabili. La realtà di Primiero e Vanoi ha ottenuto due anni fa il premio speciale come testimonianza energetica virtuosa nella nuova rivoluzione ecosostenibile.
Questa sfida è stata speciale per gli operatori della zona perché, per la prima volta, si sono trovati a competere non tanto con realtà turistiche di montagna, bensì con alcune delle più importanti località europee.
Una proposta turistica imperdibile
Il comprensorio non è vastissimo, ma veramente tutto da sciare. Dimenticatevi stradine di collegamento e raccordi vari, qui le piste vanno godute curva dopo curva, dall’inizio fino al tornello dell’impianto; sono concesse soste solamente per ammirare il panorama o per gustare i sapori dell’enogastronomia locale.
Infatti, proprio la proposta enogastronomica è il tema al centro del Carosello delle malghe, un tour che vi porterà lungo 45 chilometri di piste che uniscono le malghe più rustiche con i rifugi più avveniristici, dove potrete gustare tutti i sapori locali.
E il tour culinario continua anche dopo il tramonto. Infatti, nelle serate dello sci in notturna sarà possibile raggiungere con gli impianti alcuni locali sulle piste aperti per cena; nel corso delle altre serate della settimana i gestori si attivano per garantire il servizio di trasporto con motoslitta e gatti delle nevi.
La zona di San Martino di Castrozza è un’ottima meta anche per godersi le emozioni che solo il freeride sa regalare, in un contesto tra i più scenografici esistenti. Le Guide alpine locali vi aspettano per farvi godere un’esperienza unica in totale sicurezza.
Uno degli spettacoli che a San Martino proprio non si possono perdere è il tramonto: le Pale si tingono di rosa, sedersi sulla terrazza di un rifugio quando cala il sole è come sedersi in un cinema, e una volta finita la proiezione, in alcune serate dedicate, gli impianti del Colverde aprono nuovamente per tirare due curve in notturna. Un’altra esperienza imperdibile.