Gigante Lienz, dominio Shiffrin, Bassino seconda
Mikaela Shiffrin torna a dominare dopo la parentesi negativa di Courchevel trionfando nel gigante femminile di Coppa del Mondo di Lienz con ben 1″36 di vantaggio su Marta Bassino, al secondo podio stagionale e al settimo in carriera in Coppa, sesto in gigante, mentre Mikaela è a quota 63 successi totali in Coppa, una più di Annemarie Proell, 11 in gigante. Secondo podio in Coppa e primo in gigante dopo quello in slalom a Flachau lo scorso 8 gennaio, anche allora sul gradino più basso, per l’austriaca Katharina Liensberger, terza a 1″82, la 22enne del Vorarlberg si lascia definitivamente alle spalle un autunno travagliato per questioni di materiali rimontando quattro posizioni e precedendo di soli 8 centesimi Federica Brignone, che ha infilato il braccio in una porta perdendo il podio a causa di questo errore.
Com’è, come non è, Shiffrin è tornata a stracciare le avversarie proprio in coincidenza col ritorno di mamma Eileen, e non è questione di pista o di fondo nella neve, lei va fortissimo in tutte le condizioni ma evidentemente ha ancora bisogno del supporto materno per mantenere la concentrazione al massimo: guarda caso ha fatto il miglior tempo in entrambe le manche sulla pista Schlossberg, da lei domata per la prima volta tra le porte larghe dopo due terzi posti, mentre domani può vincervi per la seconda volta consecutiva tra quelle strette dello slalom.
La fuoriclasse del Colorado, al terzo successo stagionale, manco a dirlo aumenta il suo vantaggio nella classifica generale su Brignone, che in quella di specialità le sta davanti per soli 21 punti mentre Bassino è terza a 37 lunghezze dalla compagna di squadra. Peccato davvero per il mancato doppio podio di oggi ma la cuneese di Borgo San Dalmazzo e la valdostana di La Salle ci sono eccome e rimarranno in lotta per il successo finale nella graduatoria di gigante fino alla fine. Quinta la slovacca Petra Vlhova, che tra le porte larghe sembra piano piano tornare ai suoi migliori livelli malgrado i problemi alla tibia.
Sesta la migliore dello squadrone norvegese, Mina Fuerst Holtmann, una delle grandi rivelazioni della stagione, che ha rimontato dalla quattordicesima posizione col secondo miglior parziale, miglior risultato in carriera per la francese Clara Direz, settima, lei che era stata quattordicesima un mese fa a Killington e che oggi ha preceduto la sua capitana Tessa Worley, ottava, nona e anch’essa in rimonta di nove gradini rispetto a metà gara la neozelandese Alice Robinson, decima la svedese Sara Hector, che ha preceduto la sua connazionale acquisita Estelle Alphand, undicesima ex-aequo con la slovena Meta Hrovat e decisamente in ripresa.
Decisamente male la tedesca Viktoria Rebensburg, quattordicesima, suo peggior piazzamento in gigante da due anni a questa parte lasciando perdere le uscite, e la svizzera Wendy Holdener, quindicesima. Delle altre azzurre c’era in gara nella seconda manche solo Sofia Goggia, che ne ha combinate di tutti i colori ma quantomeno ha attaccato alla morte, diversamente da quanto aveva fatto nella prima manche, e ha chiuso diciassettesima risalendo otto posizioni.
Foto: GEPA Pictures