Finale con VAR a Palisades Tahoe: squalificato Ginnis, vince Steen Olsen
Finale con giallo dello slalom maschile di Coppa del Mondo di Palisades Tahoe: è il greco A.J. Ginnis a tagliare il traguardo col miglior tempo con un solo centesimo di vantaggio sul norvegese Alexander Steen Olsen, ma a causa di un’inforcata nella parte centrale della seconda manche è stato squalificato dopo una lunga visione del replay da parte della giuria e a vincere è stato quindi Steen Olsen.
Il verdetto è arrivato parecchi minuti dopo la conclusione della gara perché il punto incriminato in cui ha inforcato Ginnis, a causa della neve, della scarsa visibilità, della neve e dell’inquadratura di spalle del greco, non permettteva una visione chiara dell’infrazione. Alla fine però l’inforcata è stata l’ipotesi più evidente anche per i giudici e lo stesso Ginnis ha contribuito a cementarla non andando all’angolo del leader ed esibendo una faccia da funerale fin da quando era arrivato al traguardo. Il timore che lo squalificassero era evidente e adesso si beccherà anche una bella multa per aver proseguito nonostante l’inforcata.
Prima vittoria in Coppa del Mondo quindi per il 21enne Steen Olsen, mai sul podio finora (è stato ottavo in slalom e quarto in gigante a Schladming il mese scorso) e terzo dei giovani fenomeni norvegesi subito vincenti dopo Lucas Braathen e Atle Lie McGrath. Secondo a 5 centesimi Timon Haugan, che completa l’ennesima, ma stavolta inaspettata, doppietta norge, ma lui era già stato secondo tre anni fa a Chamonix. Terzi ex-aequo a 24 centesimi il francese Clement Noel, leader della prima manche, e Albert Popov.
Se avesse vinto, Ginnis avrebbe fatto la storia della Grecia, rimontando dalla venticinquesima posizione col miglior parziale la fa invece Popov per la Bulgaria, il paese balcanico torna su un podio di Coppa del Mondo, sempre in slalom, a 38 anni dal terzo posto di Petar Popangelov a Madonna di Campiglio il 16 dicembre 1984. I numeri di pettorale dei quattro del podio: Steen Olsen 20, Haugan 19, Noel 13, Popov 21, a dimostrazione dell’imprevedibilità di una specialità come lo slalom maschile, specialmente in condizioni ai limiti della praticabilità come quelle di oggi.
Quinto e settimo altri due norvegesi, Henrik Kristoffersen e Lucas Braathen, in mezzo a loro, sesto, lo svizzero Ramon Zenhaeusern: quando manca una gara alla fine Braathen comanda la classifica di specialità con 32 punti su Kristoffersen, 65 sull’altro svizzero Daniel Yule, crollato dal secondo al ventiquattresimo posto, e 99 su Zenhaeusern. Ottavo è l’austriaco Fabio Gstrein, decimo il tedesco Linus Strasser.
Capitolo Italia: nono con due posizioni guadagnate un bravo Tommaso Sala, ventiseiesimo Stefano Gross, ventottesimo Alex Vinatzer, che per completare il quadro di questa gara assurda è decollato prendendo in pieno una buca nel finale della seconda manche, è atterrato pesantemente sulla neve di schiena ma non ha saltato porte e allora si è rialzato come se niente fosse ed è arrivato regolarmente al traguardo. Sala, Gross e Vinatzer disputeranno tutti e tre lo slalom delle finali di Soldeu, intanto la Coppa del Mondo maschile resta negli Stati Uniti ma si trasferisce dalla California al Colorado per due discese e un superG ad Aspen da venerdì a domenica.