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Federica Brignone inarrestabile, suo il primo gigante di Sestriere
Neanche i postumi dell’influenza hanno fermato nel primo dei due giganti femminili di Sestriere una Federica Brignone più forte che mai. La 34enne fuoriclasse valdostana ha trionfato sul Colle, nella gara che recuperava quella cancellata lo scorso dicembre a Mont Tremblant, stabilendo il miglior tempo nella seconda manche e precedendo di 40 centesimi la neozelandese Alice Robinson, che come ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm si è dovuta inchinare alla legge della “tigre di La Salle” pur essendo stata stavolta leader a metà gara. Terza a 1”57 la norvegese Thea Louise Stjernesund.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
Per Fede è la 33ª vittoria in Coppa del Mondo, tante quante Hanni Wenzel che affianca al decimo posto nella classifica delle plurivittoriose di sempre, la seconda a Sestriere dopo quella del 2020 ed è la quindicesima in gigante, il che significa che è al quinto posto solitario delle plurivittoriose della specialità e si lascia alle spalle quattro leggende come Lise Marie Morerod, Anita Wachter, Tina Maze e Viktoria Rebensburg, inoltre è la stessa quota di successi raggiunti nella specialità in campo maschile da Alberto Tomba, presente al parterre. È la sesta vittoria stagionale per Brignone, tante quante quelle dell’anno scorso e tante quante quelle messe assieme nel 2021-2022 da Sofia Goggia, la terza dell’inverno tra le porte larghe e questo le fa aumentare il vantaggio nella classifica generale di Coppa del Mondo a 170 punti sulla svizzera Lara Gut, finita fuori nella prima manche. Infine, i podi della 34enne fuoriclasse valdostana sono 78, 39 in gigante, 9 stagionali.
Robinson è al quinto podio stagionale, il quindicesimo in carriera, tutti tra le porte larghe, e resta in testa alla classifica di specialità con 39 punti di vantaggio sulla svedese Sara Hector, oggi quinta, e 80 su Brignone. Stjernesund, quarta ai Mondiali a un solo centesimo dal bronzo, è al quarto podio in carriera, il terzo in gigante. Quarta la croata Zrinka Ljutic, quinta, come detto, Hector, anche lei debilitata dall’influenza, sesta la statunitense Paula Moltzan, che ha buttato via un podio sicuro con un gravissimo errore nel finale senza il quale, come ai Mondiali, avrebbe nuovamente relegato al quarto posto Stjernesund,, settima Lara Colturi, ottava la statunitense Nina O’Brien, none ex-aequo la svizzera Camille Rast e l’austriaca Julia Scheib.
Venticinquesima Mikaela Shiffrin, che raccoglie il suo secondo peggior piazzamento di sempre in un gigante di Coppa del Mondo dopo il ventiseiesimo posto di Soldeu del 12 febbraio 2012, quando non aveva ancora 17 anni. Così le altre azzurre: tredicesima Goggia, diciottesima Marta Bassino, ventitreesima Asja Zenere. Domani gigante bis.
Federica Brignone: “Oggi è stata una grande giornata dopo un periodo tosto. Ho fatto di tutto per riposare e recuperare al 100%: credo che nella mia vita non mi era mai capitato di stare sei giorni costretta a casa senza fare nulla. È stato complicato, mi sembrava di non guarire mai e ringrazio chi mi ha seguito in questi giorni. Ma ero consapevole di sciare bene e sapevo che concentrando le energie sulle due manche avrei potuto raccogliere un bel risultato. Robinson sta sciando alla grande, attacca sempre ed è un osso duro. Io ho fatto un po’ fatica a prendere il ritmo nella parte alta della prima manche, poi nella seconda ho voluto attaccare a tutta: ‘come va, va’, mi sono detta. Voglio vivere gara per gara: ero preoccupata per via della malattia ma volevo esserci, dopo il Mondiale mi sentivo in dovere di fare una bella gara davanti al pubblico italiano. Tomba è a 10 podi? Vabbè, ciao… non lo raggiungerò mai. L’ho già detto ad Alberto”.
Sofia Goggia: “Sestriere è sempre un posto speciale per me, per tanti motivi che esulano anche dallo sci. La gara di oggi mi seriva per riprendere confidenza in questa disciplina e mi serviva portare a casa un risultato, per capire di poter sciare più sciolta a livello mentale. Quando si torna in una disciplina dopo un po’ di gara in cui non sei riuscita a concretizzare, un po’ brucia e ti si mette una sorta di freno a livello mentale e bisogna ritrovare la fiducia. Oggi è stato un buon passo in questa direzione. Penso di aver messo in pista un ottimo atteggiamento, un po’ di errorini li ho fatti. Non sono ancora riuscita ad interpretare al meglio la parte alta, però sotto nonostante qualche imprecisione ero nel ritmo. Prendo quello di buono che c’è stato oggi e mi concentro su domani”.
Marta Bassino: “Bisogna ripartire da qualche parte, mi manca ancora un po’ di feeling e punto a ritrovarlo anche in gara per ritrovare al più presto quelle belle sensazioni”.
MV