Federica Brignone da dominatrice nel superG di Cortina d’Ampezzo
Forse la Coppa del Mondo femminile ha trovato la sua padrona, e si chiama Federica Brignone. La fuoriclasse valdostana non era mai andata sul podio sull’Olympia delle Tofane, invece ieri è arrivata terza nella discesa e oggi ha trionfato nel superG di Cortina d’Ampezzo.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA E CLASSIFICHE DI COPPA DEL MONDO
Fede incrementa il suo primato di vincitrice più vecchia in assoluto di una gara di Coppa del Mondo femminile e se lo prende anche per il superG dopo che lo detiene anche in discesa e gigante. Una carriera straordinaria quella di Brignone che è al 31° successo in Coppa del Mondo, tante quante Erika Hess e Petra Vlhova, l’11° in superG, il quarto stagionale in tre specialità, il 75° podio, tanti quanti Anita Wachter, il 22° in superG, tanti quanti Anna Fenninger, il sesto stagionale, il secondo nella specialità e prende ovviamente il largo nella classifica generale di Coppa del Mondo.
L’unica a stare vicina a Fede è stata la svizzera Lara Gut, la fuoriclasse ticinese si è piazzata seconda a 58 centesimi e conquista il quarto podio stagionale, il terzo in superG, tutte piazze d’onore, e comanda anche la classifica di specialità con 35 punti su Brignone, i suoi podi totali in carriera in Coppa sono 94, 42 in superG. Sul podio ci torna dopo quasi due anni l’altra svizzera Corinne Suter, terza a 1”08, e lo fa proprio sulla pista dove un anno fa si infortunò gravemente al ginocchio, per lei i podi totali sono 25, 9 in superG.
Peccato per Elena Curtoni che è quarta a 1”11 a soli 3 centesimi da Suter. Quinta la migliore delle austriache, Ricarda Haaser, sesta e settima la seconda e la prima della discesa di ieri, la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e una Sofia Goggia che si è presa come di consueto moltissimi rischi, ottava e nona le austriache Ariane Raedler e Cornelia Huetter, decima la tedesa Emma Aicher, che in prospettiva futura può essere donna da Coppa del Mondo generale. È caduta nella zona dello Scarpadon per fortuna senza conseguenze quando aveva un intermedio probabilmente da podio la statunitense Lindsey Vonn.
Così le altre azzurre: dodicesima Laura Pirovano, quattordicesima Roberta Melesi, trentaduesima Nadia Delago, trentaquattresima Nicol Delago, trentacinquesima Vicky Bernardi, quarantaduesima Sara Thaler, fuori una Marta Bassino in piena crisi. Martedì ci sarà il gigante sulla difficilissima pista Erta di Kronplatz. Di seguito le dichiarazioni di Brignone, Curtoni e Goggia.
Federica Brignone: “Oggi mi è venuto esattamente quello che avevo in testa. Ho attaccato, mi sentivo veloce, ho sempre tenuto premuto il piede sull’acceleratore: avevo ottime sensazioni e quando al traguardo ho visto il vantaggio su Suter mi sono detta che poteva essere il giorno giusto. Era un superG tattico: c’era spazio per lasciare andare gli sci, ma anche da affrontare con intelligenza per gestire al meglio l’alta velocità. È una di quelle giornate in cui di dici… che bello! Mi sento orgogliosa di quello che ho fatto in questo fine settimana: quanto si insegue a lungo un risultato, ottenerlo da grande soddisfazione. Volevo assolutamente salire sul podio di Cortina e questi due giorni sono davvero bellissimi per la mia carriera. La polivalenza è sempre stata un mio obiettivo, sin da bambina, e aver vinto ancora in tre discipline diverse nello stesso inverno per me vale davvero tanto. La stagione sta andando molto bene, ma per continuare devo essere capace di continuare a sciare così, so che non sarà facile farlo sempre. Proprio per questo non voglio pensare alla classifica, per ora; preferisco pensare ad ogni singola gara Riesco a concentrarmi molto ed in allenamento scio bene: riprodurre cose che si fanno tante volte è più facile, anche se la tensione della gara si fa sentire. Avere qui a Cortina a seguirmi campioni come Tomba, Compagnoni e Kostner è molto importante. Loro hanno fatto grandi cose. E come Deborah ed Isolde devo ringraziare molto il mio skiman Mauro Sbardellotto: è una garanzia, mi da una sicurezza incredibile. I Giochi Olimpici del 2026? Non so se ha senso parlarne oggi, l’anno prossimo sarà una cosa completamente diversa. Intanto c’è il gigante di Kronplatz e devo recuperare energie dopo un week-end così tosto”.
Elena Curtoni: “Peccato aver mancato di poco il podio, ma ci ho messo del mio. Sento di non essere me stessa al 100%, in qualche curva tendo ancora ad alzare un po’ il piede. Ma sto mettendo a posto tutti i pezzi del puzzle: sono fiduciosa, la strada è quella giusta e devo solo continuare a crederci”.
Sofia Goggia: “Ho fatto più fatica di ieri, non ho mai trovato il ritmo giusto; ma molto l’ho perso in partenza, ho aperto presto il cancelletto. Oggi era una neve più primaverile e più morbida, ma bisogna sapersi adattare. Per me è un week-end buono nel complesso: ieri superlativa, oggi peccato per quella partenza. E ora andiamo a Kronplatz: domani un allenamento per cambiare i materiali e martedì ci proviamo”.
MV