Federica Brignone argento nel superG mondiale di Saalbach, oro a Stephanie Venier
Ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm arriva un’altra medaglia per l’Italia: non è d’oro come tutti speravano ma è comunque un bellissimo, e lo vince Federica Brignone, che sotto uno splendido sole che continua a illuminare la località austriaca del Salisburghese è seconda nel superG femminile a soli 10 centesimi dalla trionfatrice, la beniamina di casa Stephanie Venier.
RISULTATO COMPLETO E ANALISI DELLA GARA
31enne del Tirolo, Venier è una delle atlete più incostanti del Circo Rosa, tanto è vero che ha vinto solo un superG in Coppa del Mondo, a Crans-Montana il 18 febbraio 2024, oltre a due discese, ma quando è in giornata può battere chiunque e oggi l’ha dimostrato, come aveva già fatto a Sankt Moritz nel 2017, quando vinse un argento ancora più sorprendente dell’oro di oggi.
Per l’Austria è l’ottavo titolo iridato in un superG femminile 8 anni dopo quello conquistato proprio in Alta Engadina da Nicole Schmidhofer. Brignone era la grande favorita della vigilia ma si deve accontentare del terzo argento mondiale vinto in carriera dopo i due vinti in gigante nel 2011 e nel 2023, a cui si deve aggiungere l’oro conquistato in combinata due anni fa, per l’Italia è la settima medaglia in questa gara.
Il bronzo, come negli ultimi Mondiali, lo vincono in due, staccate di 24 centesimi da Venier, e incredibilmente una delle due l’aveva vinto anche a Courchevel-Méribel, ed è la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, che allora salì sul gradino più basso del podio insieme all’austriaca Cornelia Huetter, oggi invece lo fa insieme alla statunitense Lauren Macuga, trionfatrice quest’anno a Sant Anton e le statunitensi non scendono dal podio iridato di un superG femminile da quattro edizioni, dal 2019, e nelle scorse tre ci era salita Mikaela Shiffrin, vincitrice di tre metalli di diverso colore e oggi assente.
Quinta una delle grandi deluse di giornata, Sofia Goggia, staccata di 30 centesimi dall’oro e di 6 dal bronzo, sesta la più grande mina vagante del Circo Rosa, Emma Aicher, settima la ceca Ester Ledecka, vincitrice della gara premondiale dell’anno scorso, ottava Lara Gut, la migliore di una squadra svizzera che ha clamorosamente bucato la zona medaglie, nona Elena Curtoni, decima Huetter. La 40enne Lindsey Vonn impatta violentemente cl braccio in una porta dopo pochi secondi di gara e si ferma dolorante. Le altre azzurre: sedicesima la campionessa uscente Marta Bassino, diciottesima Laura Pirovano. Di seguito le dichiarazioni delle nostre portacolori.
Federica Brignone: “Sono orgogliosa e contenta felicissima di aver fatto il mio massimo nel giorno giusto. In superG non mi era mai riuscito di fare bene in una grande rassegna. Questa pista non era forse nelle mie corde e mi sono detta di rischiare anche nei due punti in cui si poteva, anche a costo di uscire. È una bella emozione, sentivo parecchia pressione addosso in una stagione così. Mi aspettavo io in primis di fare qualcosa di grande ma sono riuscita a concentrarmi sulla mia sciata. Ho fatto qualche sbavatura, ma sono contentissima, sia della mia prova sia delle scelte fatte nei materiali e per questo ringrazio il mio team per il grande lavoro che abbiamo fatto in questi mesi. Mi sono detta di sciare a tutta e di rischiare ed ora mi godo questa medaglia: un grande orgoglio”.
Sofia Goggia: “Qualcuno deve essere ai piedi del podio ed oggi è toccato a me. Ho fatto una buona gara, qualche imperfezione qua e là, credo di essermi giocata tutto nel salto finale, troppo a destra. Mi spiace per quei centesimi: è esattamente quello che ho fatto a Schladming nel 2013 quando al mio primo mondiale ero stato quarta. La discesa sarà diversa da questo superG: oggi c’era una neve bella da spingere. In discesa ho tante cose da limare, da rivedere”.
Elena Curtoni: “È stata una gara poca velocità e quindi ho faticato ad interpretare al meglio, specie nella parte alta. Meglio in fondo: non sono riuscita a salire sul podio che è la cosa che conta in un Mondiale e mi dispiace, ma esco comunque con sensazioni positive”.
Marta Bassino: “Era una pista facile, bisognava andare dritti, senza rispetto: in queste condizioni a volte è difficile fare la differenza, ora penso al gigante”.
Laura Pirovano: “Mi spiace, non sono riuscita a trovare il ritmo giusto, senza il feeling con la neve. Mi dispiace, spero di poter crescere in discesa”.
MV