Elena e Nadia, due carriere con molti più dolori che gioie
Ripercorriamo la carriera di Elena e Nadia Fanchini, le due sorelle di Montecampione che oggi hanno annunciato il ritiro dall’attività agonistica.
Le due sorelle sono nate a Lovere, in provincia di Bergamo, Elena il 30 aprile 1985 e Nadia il 25 giugno 1986, ma entrambe sono cresciute a Montecampione, in provincia di Brescia, come la più piccola della famiglia, Sabrina, nata anche lei a Lovere il 17 agosto 1988, ritirata da quattro anni e dallo scorso 4 dicembre mamma del piccolo Niccolò. Elena e Nadia hanno fatto man bassa di successi nelle categorie giovanili, in particolare ai Mondiali juniores Nadia è stata iridata in tre specialità, in superG nel 2004 a Maribor, in discesa e in gigante nel 2005, in quell’anno a Bardonecchia fu argento in superG dietro l’austriaca Andrea Fischbacher e davanti a Elena, bronzo, che arrivò alle spalle di Nadia anche in discesa cogliendo l’argento.
Elena è sempre stata una velocista pura, una delle atlete più scorrevoli del Circo Rosa, mentre Nadia è riuscita a ottenere grandi risultati, oltre che nella velocità, anche in gigante. L’esordio in Coppa del Mondo per Nadia arriva in gigante, il 13 dicembre 2003, addirittura sulla Gran Risa dell’Alta Badia, pietra miliare del circuito maschile ma quell’anno affrontata anche dalle donne in una gara vinta da Denise Karbon, il debutto per Elena invece arrivò il 6 gennaio 2005 in discesa a Santa Caterina Valfurva quando si classificò subito in zona punti, diciassettesima. Nadia ha disputato 250 gare di Coppa del Mondo con 71 piazzamenti nelle prime dieci, dei quali 13 sono stati podi, 8 in discesa, 4 in superG e uno in gigante, per Elena invece le gare nel Circo Rosa sono state 171 con 25 top 10 e 4 podi, tutti in discesa.
Entrambe hanno all’attivo due gare vinte ed entrambe a molti anni di distanza l’una dall’altra: per Nadia passarono più di sette anni dal successo nel superG di Lake Louise del 7 dicembre 2008 a quello nella discesa di La Thuile del 20 febbraio 2016, per Elena addirittura più di nove, da quello di Lake Louise del 2 dicembre 2005 a quello di Cortina d’Ampezzo, sull’Olympia delle Tofane dimezzata, del 16 gennaio 2015, queste sue vittorie, naturalmente entrambe in discesa, furono tra l’altro il suo primo e il suo ultimo podio in carriera in Coppa. Il primo podio di Nadia arrivò quando salì sul gradino più basso l’1 dicembre 2006 nella discesa di Lake Louise un anno dopo il trionfo della sorella in una località nella quale insieme hanno raccolto complessivamente cinque podi. L’ultimo piazzamento tra le top 3 di Nadia fu quello con cui completò la prima tripletta azzurra della storia in una discesa femminile facendo compagnia a Sofia Goggia prima e Federica Brignone seconda.
Per quanto riguarda le classifiche di Coppa del Mondo, Nadia si giocò fino all’ultima gara la coppa di superG nel 2009 e chiuse seconda dietro a Lindsey Vonn, nella stessa specialità è stata nona nel 2014 e nel 2015, in discesa quinta nel 2009, sesta nel 2016 e decima nel 2019, in gigante sesta nel 2015 e nella generale nona nel 2009. il suo anno d’oro, Elena invece si è piazzata decima nel 2014 e quinta nel 2015 nella graduatoria di discesa. Hanno partecipato entrambe a sei edizioni dei Mondiali, Elena è stata argento in discesa il 6 febbraio 2005 a Santa Caterina Valfurva, esattamente un mese dopo aver debuttato in Coppa del Mondo sulla stessa pista, Nadia, quarta in superG per 3 centesimi nel 2005, in discesa ha vinto il bronzo a Val d’Isere e l’argento a Schladming 2013, beffata dalla francese Marion Rolland quando sembrava ormai sicura vincitrice.
A partire dal 2006 hanno disputato tre Olimpiadi ciascuna, con la differenza che Nadia ha dovuto saltare quella del 2010 ed Elena quelle del 2018, curiosamente i migliori piazzamenti Nadia li ha ottenuto in gigante, finendo ottava a Torino 2006, quando fu anche decima in discesa, e quarta a Sochi 2014, dove fu anche decima in superG, il miglior piazzamento a cinque cerchi di Elena è il dodicesimo in discesa a Sochi. Per finire coi numeri delle loro carriere, i titoli italiani: Elena ne ha conquistati 7, tutti in discesa (2005, 2007, 2010, 2011, 2012, 2015 e 2016), Nadia 13, 4 in discesa (2004, 2006, 2008 e 2019), 7 in superG (2004, 2006, 2008, 2014, 2015, 2016 e 2019), 1 in gigante (2015) e 1 in combinata (2004).
Purtroppo nel corso delle loro carriere Elena e Nadia sono state costantemente colpite dalla sfortuna: gli innumerevoli infortuni e malattie hanno impedito loro di vincere più di quello che hanno comunque vinto. Ci limitiamo a riepilogare solamente quelli principali, altrimenti l’elenco sarebbe ancora più lungo di quello dei numeri precedentemente elencati. Elena in allenamento alla fine del 2008 si distrusse i legamenti del ginocchio sinistro, poi nel gennaio 2018 annunciò di avere un tumore, per fortuna curabile, che sconfisse in brevissimo tempo, ma nel novembre dello stesso anno a Copper Mountain si fratturò il dito di una mano, la frattura del piatto tibiale e del perone della gamba sinistra e si lesionò il legamento collaterale del ginocchio sinistro.
Non si è fatta mancare niente nemmeno Nadia: nel dicembre 2007 fu fermata dai medici del Coni per un’aritmia cardiaca quando si era già infortunata più volte alle ginocchia, oltre a un trauma cranico e la frattura di un polso. L’infortunio più grave lo subì il 31 gennaio 2010 nel superG di St. Moritz, quando si distrusse tutti i legamenti di entrambe le ginocchia, un anno dopo era miracolosamente già apripista nella discesa di Cortina ma cadde rompendosi il crociato del ginocchio sinistro. Nel 2017 cadde in prova ad Altenmarkt-Zauchensee fratturandosi l’omero e i processi trasversi delle vertebre lombari. Eppure queste due grandi donne non hanno mai mollato riuscendo a tornare quasi sempre a ottimi livelli. Per fortuna la carriera di Nadia non è terminata dopo un infortunio ma dopo la cosa più bella che possa capitare a una donna, ossia la nascita di un figlio: lo scorso 17 dicembre, due settimane dopo Sabrina, è diventata anch’essa mamma dando alla luce Alessandro.
L’ultima gara di Coppa del Mondo Elena l’ha disputata il 17 dicembre 2017 chiudendo trentanovesima il superG di Val d’Isere, Nadia il 14 marzo 2019 nel superG delle finali di Soldeu terminato in nona posizione, l’ultima sua gara fu il superG tricolore del Passo San Pellegrino del 27 marzo nel quale ha conquistato il suo tredicesimo titolo italiano. L’Italia perde in un colpo solo le ultime due veterane di una squadra azzurra della velocità che attualmente è la migliore del mondo e che anche Elena e Nadia, oltre ai tecnici che si sono succeduti negli anni e ad altre veterane come Daniela Merighetti e Hanna Schnarf, altre due infortunate seriali, e a Verena Stuffer, hanno contribuito a far crescere fino al livello attuale, non a caso questa squadra da anni è chiamata “DH Lions”, le leonesse della velocità. Non possiamo far altro che applaudire Elena e Nadia per tutto quello che hanno fatto e ringraziarle per la loro disponibilità e gentilezza innata nei confronti di tutti.
Foto: FISI Pentaphoto